L’ex ministro dell’Economia argentino, Roberto Lavagna, ha fatto uscire il suo paese dalla crisi del 2002, facendo a meno degli aiuti del FMI. E raccomanda la stessa soluzione per la Grecia.
Robert Zoellick, neo-presidente della Banca mondiale, ha già dato una svolta decisionista alla sua gestione. Punta allo sviluppo privato nel sud del mondo, coinvolgendo negli aiuti imprese e fondazioni. Il mercato resta la soluzione ai problemi, anche di quelli climatici. Nefasta la possibile riforma del Fondo monetario internazionale: il Belgio conterebbe più di tutta l’Africa subsahariana.
Luca Manes
La Banca del Sud lavorerà per un'integrazione che renda autonoma l'America Latina.
L'autonomia economica del Sudamerica passa quindi dalla capacità del Banco del Sur di favorire gli scambi commerciali ed energetici tra i paesi aderenti
13 novembre 2007 - David Lifodi
Il Banco del Sur è una grande scommessa e una sfida al sistema politico-finanziario internazionale. Che però non è ancora defunto
Metà, 980 milioni di dollari, entro l'anno, anche se i sindacati protestano. Annunciata anche la costruzione delle inquinanti fabbriche di cellulosa che l'Argentina non vuole
Una globalizzazione dal volto umano è possibile. Basta rovesciare la dittatura della finanza che domina le istituzioni internazionali come il Fondo Monetario.
Che pure è sorto per sognare “un mondo senza povertà”.
L’impietosa analisi del Premio Nobel Stiglitz.
L'accordo evita una nuova sospensione del pagamento del debito argentino; l'economista Vanoli critica l'accordo e la posizione del FMI spinto dal G7 ad appoggiare i creditori privati stranieri piuttosto che aiutare la ripresa del paese
Vengono costruiti titoli per generare un'accentuata percezione del rischio di invasione in assenza di dati oggettivi. Lo scopo è quello di generare paura e di modificare i sondaggi di opinione che oggi danno in vantaggio un'opinione pubblica contraria alla prosecuzione della guerra.
Questo testo offre una guida pratica per pacifisti focalizzandosi su tre fasi chiave per opporsi efficacemente alla guerra e minare il consenso pubblico verso di essa. Queste tre fasi progrediscono attraverso quindici proposte concrete.
L'invio di armi da parte della Nato, sebbene nelle intenzioni miri a sostenere le forze ucraine, non capovolge la guerra ma la prolunga e ne ingigantisce gli effetti, paradossalmente a tutto vantaggio della Russia. Gli esperti lo definiscono "war paradox" e lo hanno anche studiato.
Come organizzare in vista del G7 una convergenza fra forze diverse attorno al comune obiettivo di contrastare il riarmo e la guerra? E come dimostrare che l'opinione pubblica è ampiamente contraria alla volontà dei G7 di fare guerra alla Russia?
Ma il Festival per il Giornalismo che si svolge nella stessa città continua a snobbarlo. Assange viene perseguitato dal Potere perché considerato reo di aver diffuso, nell’interesse pubblico, documenti segreti che rivelano gli illeciti commessi dai Governi.
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