Per festeggiarlo, vi invitiamo a dare una mano alla societa' civile giapponese di cui la maggioranza vuole dire addio al nucleare, ma il governo, purtroppo, no.
La richiesta accorata di alcune associazioni giapponesi:
invocare un coro di protesta mondiale per far capire al Premier quanto sia sciocca, insensata e criminale la sua decisione di ritornare al nucleare
nonostante Fukushima.
In seguito al rimpasto del governo, il Giappone ha un nuovo ministro della giustizia, Ogawa, ben intenzionato a ordinare le esecuzioni di pena capitale. Potete firmare la NUOVA PETIZIONE anche in italiano
23 gennaio 2012 - traduzione di Claudia Caroli
Partire da Fukushima per trovare un'uscita di sicurezza definitiva dal nucleare
Dopo 19 anni con le esecuzioni costanti della pena capitale, il Giappone vive un anno di moratoria di fatto.
Grazie a tutti che hanno aderito alla nostra campagna!
29 dicembre 2011
Aggiornamento delle situazioni riguardanti la pena di morte in Giappone
Alla Festa della Toscana, che ricorda la prima abolizione della pena capitale nel mondo avvenuta il 30 novembre 1786, Centro lancia una campagna (dal 30/11 al 27/12) per dire NO alla pena di morte:
la petizione online:
Il Centro di documentazione, promotore di una petizione per chiedere al governo giapponese di uscire dalla dipendenza dal nucleare, invita ora i cittadini, ITALIANI e NON, a sostenere quest'iniziativa.
IL Popolo Italiano ha deciso di dire Addio al Nucleare.
Anche il Primo Ministro Giapponese Kan ha auspicato il futuro del Paese SENZA L'ENERGIA NUCLEARE. Ma ci riuscira'?
Alcuni giapponesi residenti in Italia si sono attivati per una petizione di sostegno
2 agosto 2011 - 資料センター《雪の下の種》
3 mesi dal grande terremoto/maremoto - Incidente di Fukushima
Lo scorso 11 giugno, 3 mesi esatti dal disastro che ha colpito il Giappone, sono state promosse centinaia di iniziative popolari per dire ADDIO AL NUCLEARE, un po' dappertutto nell'arcipelago.
Qui trovate alcune foto scattate durante una delle 9 manifestazioni avute luogo a Kyoto, promossa dagli studenti universitari.
Da Yukari Saito del Centro di documentazione "Semi sotto la neve" un ringraziamento per tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita e al successo dei referendum, in particolare a quello contro la costruzione di nuove centrali nucleari.
Un libro da leggere per scoprire che non esiste un "nucleare civile" senza applicazioni militari, non esiste "energia atomica pulita" senza rischi inaccettabili, non esistono "armi sicure" senza vittime di guerra.
Il volume recensito sull"Espresso online"
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/un-manga-per-dire-no-al-nucleare/2147746
edito dal Centro di documentazione
Il regime islamico iraniano vede in questa corsa al nucleare un mezzo ulteriore per ingannare il popolo ed abusare del sentimento di orgoglio nazionale
Una riflessione attenta sui potenziali rischi nucleari iraniani, uno stato che vuole dotarsi dell'energia atomica, ma incapace di produrre automobili secondo le norme internazionali sulla sicurezza e nel quale l’incompetenza in termini di managment è cosa internazionalmente risaputa
L'Associazione Indian Doctors for peace and development chiede al Governo indiano di sospendere la ricerca sugli impianti nucleari e rivolgersi invece a fonti rinnovabili più sicure e pulite
Un'operazione segreta che coinvolge le forze delle operazioni speciali statunitensi indica l'entità dello sforzo per assistere l'esercito ucraino che non ha ancora ricevuto le nuove armi.
La maggiore percentuale di pacifisti in Germania non è fra i Verdi ma fra i socialdemocratici dell'SPD. Intanto il giornale Der Spiegel ironizza sui leader verdi tedeschi ribattezzandoli "verdi oliva" e raffigurandoli con tute militari verdi, elmetto e bazooka
Una difesa è tale quando riduce le sofferenze, i morti, i feriti, non quando li aumenta, ed è quello che sta avvenendo. Biden ha detto che occorre vincere e battere la Russia (cosa che si sta rivelando irreale); prima tutti dicevano "no all'escalation" ma poi è arrivato l'ordine: "Vincere".
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