Rischiamo condizioni irreversibili di ingiustizia e crudeltà. L'unico inattaccabile sul piano umano e della ragione è il comportamento dei volontari, a fronte di scelte dei governi miopi e scellerate
A colloquio con don Marco Lai, direttore della Caritas diocesana di Cagliari.
Il Mediterraneo può ancora tornare a essere ponte tra culture e persone, crocevia di popoli e di dialogo.
L’arco dei forti si è spezzato? Dal documento dei vescovi della metropolia di Bari del 1988 a noi.
In attesa dell’incontro tra papa Francesco e i vescovi del Mediterraneo, ricordiamo la forte denuncia di allora per confermare scelte di disarmo e di nonviolenza oggi.
Un giovanissimo sacerdote lo scorso maggio è stato a bordo della nave Mediterranea, salpata per salvare vite umane. La sua testimonianza accanto e per i migranti che attraversano il mare.
Meno arrivi via mare e più ostacoli per i migranti che viaggiano sulle rotte del Mediterraneo. E tanti immigrati sono sovraistruiti. Ecco i dati del Dossier statistico sull’immigrazione 2019.
Nel secondo volume di "Storia dei Mediterranei", una investigazione serrata dei fattori, sociali, economici, tecnici e scientifici che hanno introdotto il Mediterraneo e l'Europa in una difficile modernità.
E' il governo italiano, che da un anno sta facendo di tutto per impedire che i naufraghi siano soccorsi e recati in salvo nel nostro paese, il primo responsabile della mattanza di esseri umani nel Mediterraneo: potrebbe salvarli tutti, e invece decide di farli morire
Un appello dopo l'intenzione del Governo Italiano di chiudere i porti alle navi delle organizzazioni umanitarie, un atto che condannerebbe a morte migliaia di persone sospese fra le persecuzioni subite nei paesi di origine, quelle patite in Libia e il diritto alla salvezza. PeaceLink aderisce a quest'appello
Un giovane studente italiano racconta i campi profughi a Calais, la Lampedusa francese. E le mani tese dei volontari e della gente del posto che non smette di aiutare i migranti che vi risiedono.
Per molti ormai la frontiera non è più un luogo, ma una condizione: una condanna all'inferiorità e all'esclusione. Contro la retorica dei paladini degli arabi che dilaga in questi giorni, l'antidoto più potente è l'ultimo libro di Luca Rastello: perché la nostra politica migratoria viola sistematicamente, istituzionalmente, i diritti umani più basilari. Ed è stata strutturata insieme a tre paesi: Libia, Egitto, Tunisia
Il Tavolo dovrebbe essere aperto - si legge nel programma relativo ai primi 100 giorni di governo - a "comitati cittadini e realtà associative del territorio con funzione di monitoraggio costante sulle criticità ambientali e particolare attenzione alla qualità dell'aria, dell'acqua e del suolo".
Cittadini che sappiano distinguere consapevolmente la verità dalla propaganda sono cittadini che guidano la politica senza farsi guidare e che controllano il potere senza farsi controllare. Centrale è l'educazione al pensiero critico e il principio di speranza che deve alimentare i movimenti civici.
A Taranto sembra prevalere la tattica di rinviare il passaggio all’acciaio “verde” ad un lontano futuro, magari responsabilità di altri affidando alla vigente autorizzazione integrata ambientale dello stabilimento ILVA il proseguimento di un’attività siderurgica svantaggiosa, inquinante e funesta.
12 settembre 2025 - Roberto Giua (chimico ambientale)
Podcast multilingue della poesia "Se dovessi morire", del poeta palestinese Refaat Alareer, assassinato durante i bombardamenti israeliani assieme a 6 membri della sua famiglia. Un progetto di Demospaz, l'Istituto per i Diritti Umani, la Democrazia, la Cultura di Pace e della Non Violenza.
12 settembre 2025 - Maurizio Montipó Spagnoli (Demospaz)
Durante l’incontro del 26 agosto con le sindacaliste e colleghe dell’Organizzazione Regionale di Odessa del Sindacato dei lavoratori dell’Istruzione e della scienza dell’Ucraina ho avuto un fitto scambio di informazioni e commenti.
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