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Un oblò sul nostro futuro

Morte e vita dei migranti

Rischiamo condizioni irreversibili di ingiustizia e crudeltà. L'unico inattaccabile sul piano umano e della ragione è il comportamento dei volontari, a fronte di scelte dei governi miopi e scellerate
18 novembre 2021

Certamente molte persone vengono salvate, mentre si allontanano dai loro paesi di nascita o da quegli altri in cui sono già straniere, sfruttate e discriminate. Spesso vengono salvate appena in tempo, come accaduto il 16 di questo mese al largo della costa libica. E' difficile che manchino i morti. Anche stavolta è andata così. Hanno lasciato tra i vivi un fratello o un amico, con cui avranno parlato mille volte di futuro. Stavolta, nella stiva della barca rintracciata dalla nave Geo Barents (di Medici Senza Frontiere), sono i più giovani ad essere stati sacrificati. Sono quelli costretti in genere dai trafficanti a occupare i posti veramente rischiosi. Hanno respirato carburante. Dieci di loro sono soffocati. E i vivi avranno nuove ferite profonde da curare.

Foto di Candida Lobens, Msf, sul Manifesto del 18 novembre 2021,

Se ancora il numero di persone che riesce ad attraversare il Mediterraneo supera quello dei morti è grazie ad altre persone meravigliose, come i volontari delle organizzazioni non governative, tanti donatori e anche come chi interviene per conto dello Stato, quando viene autorizzato.

Ma non si deve rischiare di non capire: se la volontà di raggiungere l'Europa ha molte cause (guerre e terrorismo, catastrofi climatiche e fame, stupri e persecuzioni per condizioni politiche e personali) e spesso alla fuga non c'è alternativa, l'inflizione di quest'ultimo feroce supplizio dipende direttamente da decisioni dei nostri governi, come quella di non coordinare i soccorsi nel Mediterraneo, pur tenute sotto tono nel mentre ci si mette nelle mani di tiranni e di criminali.

Parliamo di governi dei Paesi più avanzati del mondo, forti di progressi quasi inverosimili in campi della conoscenza, della medicina, della tecnologia, e di secoli di storia da cui trarre insegnamento. Soluzioni immediate accettabili, per aiutare oggi alcune decine di migliaia di persone, sono possibili. Continuare a costringere i Paesi più poveri ad accogliere in emergenza milioni di persone, o renderle merce di scambio e di ricatto, senza affrontare invece uno dei fenomeni più colossali - accanto a quello dell'aumento della temperatura sulla Terra - di questi anni, in modo serio e trasparente, potrebbe condurre presto a condizioni di insicurezza, di ingiustizia e di crudeltà irreversibili. Qui dalla nostra nave Europa nessuno potrà dire che non era possibile rendersene conto.

Note: Dove leggere l'articolo del manifesto (alle condizioni indicate)
https://ilmanifesto.it/la-soccorritrice-di-msf-quei-dieci-ragazzi-uccisi-dalle-esalazioni-che-rabbia/?fbclid=IwAR3ytfSOyN0eDV9ko4TCGPs9XoVE0K-XZ_t5Fm7dX_ZaviiHyQ-mN-ntw5k

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