”Le città sono unità viventi, e svolgono un ruolo essenziale nella società contemporanea. Gli Stati non hanno il diritto di poterle distruggere. Il diritto delle città all’esistenza, nel loro valore politico, storico, religioso, che deve essere riconosciuto dagli Stati.”
Testimonianza di Akira Fukahori, sopravvissuto all’esplosione, presentata il 31 dicembre 2008 a Gravellona Toce, durante la Veglia di preghiera per la Pace della Diocesi di Novara.
Dichiarazione di Pace - Nagasaki 9 Agosto 2008 (inglese)
Come ogni anno - alle 11 del 9 agosto - la cittadinanza di Nagasaki, insieme a molti altri del mondo, ha rinnovato il loro impegno per la messa al bando delle armi nucleari.
Come ogni anno Hiroshima ricorda. E anche oggi, nel 62° anniversario del bombardamento atomico della città, il Sindaco Akiba Tadatoshi ha diffuso la sua annuale "Peace Declaration" nella cerimonia al Hiroshima Peace Memorial.
Sgomento e incredulità per la scomparsa di uno dei fondatori della Campagna mondiale dei "Mayors for Peace" nata nel 1982 e che stringe a sé migliaia di Sindaci delle varie città del mondo. Il Sindaco di Firenze, vicepresidente della Campagna, esprime il suo cordoglio insieme a diversi esponenti del Comune.
"I Sindaci sono più vicini, rispetto ai governi nazionali, ai miliardi di persone che potrebbero essere obiettivi di un attacco nucleare. Questo premio è pertanto un segno, non solo del nostro rispetto e ammirazione, ma anche nel desiderio che sempre più Sindaci aderiscano alla Campagna, e che essa possa continuare finché le nostre città divengano sicure da ogni bombardamento con armi convenzionali o nucleari"
5 settembre 2006 - Roberto Del Bianco
Non è una delle tante rievocazioni, in questo 6 agosto di memoria. Ma un sunto di attività svolte per diffondere una cultura volta al disarmo, attraverso la Campagna creata nel 1982 dai sindaci di Hiroshima e Nagasaki.
Sono già 24 anni che la Campagna "Mayors for Peace" si estende nel mondo, e con un obiettivo dichiarato: arrivare entro il 2020 a un disarmo atomico globale.
Mentre in Italia, in quest'ultimo anno...
6 agosto 2006 - Roberto Del Bianco
Il film è dedicato ai più giovani e a quelli che verranno
In memoria del 6 Agosto 2005 sessant'anni esatti dallo sgancio della prima bomba atomica della storia, che rase al suolo la città giapponese di Hiroshima. Tre giorni dopo, il 9 agosto 1945, la stessa sorte toccò a Nagasaki. Un orrore che ha contato più di 200 mila morti nei soli primi mesi successivi alla deflagrazione nucleare. Ad oggi le vittime sarebbero, secondo alcune stime, almeno 350 mila: morti che oggi non possono essere solo commemorati.
Sessant'anni dopo, infatti, il rischio di un conflitto nucleare torna a minacciare l'umanità...
Fu il capitano Robert Lewis, dopo aver verificato con un binocolo gli effetti della bomba sganciata su Hiroshima, a scrivere nel suo diario: "My God what have we done?". Nessun Presidente americano in carica ha mai visitato Hiroshima.
La radioattività da Uranio Impoverito sparsa in Iraq nella guerra del 2003 è notevolmente più alta che in ogni altro conflitto recente, tuttavia non è paragonabile a quella rilasciata da una bomba atomica. Tuttavia i suoi effetti, a livello di decine di migliaia di morti di tumore che dovremo attenderci nei prossimi anni, sono comparabili.
14 aprile 2004 - Massimo Zucchetti, Comitato Scienziate e Scienziati contro la Guerra
Cittadini che sappiano distinguere consapevolmente la verità dalla propaganda sono cittadini che guidano la politica senza farsi guidare e che controllano il potere senza farsi controllare. Centrale è l'educazione al pensiero critico e il principio di speranza che deve alimentare i movimenti civici.
A Taranto sembra prevalere la tattica di rinviare il passaggio all’acciaio “verde” ad un lontano futuro, magari responsabilità di altri affidando alla vigente autorizzazione integrata ambientale dello stabilimento ILVA il proseguimento di un’attività siderurgica svantaggiosa, inquinante e funesta.
12 settembre 2025 - Roberto Giua (chimico ambientale)
Podcast multilingue della poesia "Se dovessi morire", del poeta palestinese Refaat Alareer, assassinato durante i bombardamenti israeliani assieme a 6 membri della sua famiglia. Un progetto di Demospaz, l'Istituto per i Diritti Umani, la Democrazia, la Cultura di Pace e della Non Violenza.
12 settembre 2025 - Maurizio Montipó Spagnoli (Demospaz)
Durante l’incontro del 26 agosto con le sindacaliste e colleghe dell’Organizzazione Regionale di Odessa del Sindacato dei lavoratori dell’Istruzione e della scienza dell’Ucraina ho avuto un fitto scambio di informazioni e commenti.
L’Osservatorio era nato con l’obiettivo di rendere pubblici e facilmente accessibili tutti i dati, le relazioni, i documenti e i provvedimenti inerenti le questioni ambientali e sanitarie di competenza o nella disponibilità del Comune di Taranto.
Sociale.network