Morti bianche Ieri emessa la sentenza di primo grado. Coinvolti un capo reparto e due tecnici Silvio Murri, nel 2004, stava smontando con altri due colleghi un ponteggio quando precipitò da circa otto metri
PeaceLink invita a fare un minuto di silenzio per ricordare Silvio Murri, l'operaio Ilva vittima di un incidente sul lavoro il 21 maggio del 2004. Lunedì 22 dicembre in mattinata si celebra il processo.
Omicidio colposo. È questa l’accusa, pesantissima, alla quale dovranno rispondere 24 persone, di cui 23 dipendenti dell'Ilva - funzionari, capiarea e capiturno - rinviati oggi a giudizio a Taranto. Il gup ha respinto la costituzione di parte civile della Fiom Cigl.
I due episodi si sono verificati all’interno dello stabilimento siderurgico Ilva. Per la morte di Silvio Murri il 22 c’è la requisitoria. In più occasioni la moglie di Murri ha chiesto ai cittadini di essere al suo fianco in questa difficile battaglia non esitando ad esporsi anche in prima persona.
Domenica è stato davvero uno spettacolo vedere quasi 200 mila persone. Un arcobaleno di bandiere che a migliaia sventolavano lungo i 24 chilometri della Marcia. Ancora una volta da Assisi si è levata una voce forte: la pace è questione quotidiana di scelte quotidiane che coinvolgono tutti e tutte.
Richiesta di informazioni sull’esercitazione nucleare NATO “Steadfast Noon 2025” e sui possibili impatti per la popolazione civile circa gli scenari ad alta intensità simulati
Il silenzio delle istituzioni italiane è assordante benché essa riguardi l’evento più catastrofico immaginabile per la sopravvivenza dell’umanità. Ossia la simulazione della Nato alla guerra nucleare. Per questo motivo PeaceLink ha inviato un messaggio ufficiale alle Commissioni Difesa.
Un’esponente dell’odio anti-musulmano non può essere accostata a figure come Martin Luther King Jr. e ad altri meritevoli vincitori del Premio Nobel per la Pace. La Machado ha fornito sostegno al Likud di Benjamin Netanyahu.
10 ottobre 2025 - CAIR (Council on American-Islamic Relations)
Mentre tantissimi pacifisti marciano da Perugia ad Assisi, si scaldano i motori di 71 jet che saranno impegnati a simulare scenari di guerra ad "alta intensità", compresi quelli che prevedono l’uso di armi nucleari. Ecco perché la marcia di oggi assume un valore ancora più grande e attuale.
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