La maledizione del petrolio si abbatte sulla Basilicata. Dopo la bufera sulle tangenti lucane ciò che resta è il danno ambientale. Chi paga le conseguenze?
Come è finita la richiesta del pm di sospensione delle attività della Total che doveva essere discussa il 7 gennaio? Sparita la notizia. Scomparso il fatto?.
Parco barattato con le royalties del petrolio? La gestione rischia di essere "congelata" a tutto vantaggio del cosiddetto "parco dell'energia", propagandato dalla Fondazione Mattei con il sostegno della stessa Regione.
3 novembre 2008 - OLA | Organizzazione Lucana Ambientalista
In Val D'Agri si estrae l'80% della produzione italiana. Nei 47 pozzi 500 milioni di barili. La Basilicata e l'«oro nero»: aumenta l'inquinamento, ma per l'intero territorio, da anni, si aspettano ancora i benefici
Con questi ritmi di estrazione in Val d'Agri (oltre 100mila barili di greggio al giorno), domani la "festa potrebbe essere finita" ed i vantaggi accaparrati solo dalle multinazionali del petrolio
Intervista allo storico dirigente mapuche, in esilio in Belgio dal 1976 al 2007 dopo aver subìto le torture della dittatura pinochettista e, successivamente, in prima fila per proteggere il lago Neltume (nel sud del Cile) dalla voracità di Enel
L’iniziativa, a partire dalle ore 20, vedrà fra i vari contributi quelli di Gianni Svaldi e Marinella Marescotti, che porteranno al pubblico testimonianze da Gaza e dintorni, racconti capaci di dare voce a chi vive sotto le bombe e resiste ogni giorno a condizioni di vita disumane.
In Alaska Putin ha camminato sul tappeto rosso ed è stato accolto con tutti gli onori da Trump, persino con un applauso. Quali insegnamenti possiamo trarre da questo clamoroso cambio di scena? Quali opportunità per il movimento pacifista?
Domenica prossima, 17 agosto, alle ore 10:00, al campo di arruolamento di Haifa, Yona Roseman, una ragazza di 19 anni di Haifa, rifiuterà di arruolarsi per protestare contro il genocidio a Gaza e probabilmente sarà processata e mandata in prigione.
Quest'articolo nasce da una conversazione con Giovanna Gagliardi, attivista/militante di “Un ponte per… “, Ong nata durante la prima guerra in Iraq per dare solidarietà umana e materiale alla martoriata popolazione civile, vittima dei bombardamenti su Baghdad degli USA e dei suoi Stati vassalli.
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