C'erano rapporti, perizie e le nanoparticelle di uranio nei suoi organi, ma a un militare ammalato era sempre stato negato un risarcimento. Il Tar sta ai fatti e smentisce i Ministeri
A colloquio con don Domenico Arioli, missionario in Niger. Il prezzo dei nostri interessi per l’uranio e il petrolio è la guerra, la povertà e le malattie per la popolazione locale.
Detesto essere definito un reporter di guerra. Prima di tutto perché ha l'amaro sapore d'averci fatto il callo. E in secondo luogo perché non si può raccontare una guerra senza conoscere le politiche che le soggiacciono.
La probabilità che in Libia sia stato utilizzato uranio impoverito sta crescendo in seguito allo spiegamento e all’uso di velivoli A-10 e Harrier AV-8B. L’ICBUW (Coalizione Internazionale per la Messa al Bando delle Armi all’Uranio) chiede che venga fatta pressione sugli Stati Uniti affinché chiariscano la situazione, e mettano fuori uso le munizioni all’uranio impoverito.
1 aprile 2011 - International Coalition to Ban Uranium Weapons
Al momento in cui scriviamo non ci sono prove definitive che siano state utilizzate munizioni all'uranio impoverito da parte della coalizione statunitense, britannica, francese e italiana nel conflitto libico. Tuttavia esiste la possibilità che vengano utilizzate e ICBUW ricorda ai belligeranti gli obblighi imposti dal diritto internazionale umanitario.
22 marzo 2011 - International Coalition to Ban Uranium Weapons
É emerso che gli Stati Uniti stanno cercando alternative all’uranio impoverito per il futuro sviluppo e produzione di proiettili di medio calibro per le loro forze armate, sebbene le fonti del governo statunitense si siano rifiutate di confermare le ragioni che stanno dietro questa decisone.
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato, a grande maggioranza, una risoluzione che richiede alle sue agenzie di ridefinire le proprie posizioni riguardo gli effetti ambientali e sulla salute umana delle armi all’uranio.
Dialogo di una scrittrice preoccupata con un amico esperto di Monaco di Baviera. Gli esperti: alle prossime generazioni lasciamo bombe nel sottosuolo. «Perché secondo te la Cina si incaponisce su un piccolo Paese povero arrampicato sulle montagne? «Il Tibet possiede miniere di uranio».
Dopo l'inchiesta KHIAM SUD DEL LIBANO - ANATOMIA DI UNA BOMBA (vedi www.peacelink.org/conflitti/a/19390.html), Rai News24 propone un altro servizio, con ulteriori prove...
Università e istituti di ricerca italiani lavorano, senza saperlo, alla costruzione dei nuovi ordigni israeliani. Lo prevede l'accordo di cooperazione militare Italia-Israele
Gli Usa hanno fornito a Israele almeno 100 bombe Gbu-28 all'uranio impoverito. «Provocheranno una contaminazione tossica» dice Doug Rokke, l'ex capo del team militare americano sull'uranio Colpita la centrale elettrica di Jiyyeh, nei serbatoi in fiamme 15mila tonnellate di nafta: tutte sulla spiaggia
La morte di Valery Melis ripropone l'interrogativo aperto da Cernobyl e dalle "guerre umanitarie": fino a che punto e' lecito dare il nome di "sindrome" agli effetti della pazzia criminale e dell'incoscienza dell'uomo?
Breve inquadramento storico, politico e socio-economico del conflitto in Kosovo. Un sintetico excursus dall' ante - guerram ai tentativi di ricostruzione.
Ricordiamo il 25 aprile con le parole di Piero Calamandrei: "Se volete andare in pellegrinaggio dove è nata la nostra Costituzione, andate sulle montagne, nelle carceri, nei campi, dovunque è morto un italiano per riscattare la nostra libertà, perché è lì che è nata questa nostra Costituzione".
I pacifisti per tutta la durata della guerra sono stati considerati da alcuni giornali come utili idioti al servizio di Putin, se non addirittura suoi complici. Oggi si scopre che i veri filoputiniani sono stati coloro che hanno puntato tutto sulla guerra che Zelensky e la Nato stanno perdendo.
Questo libro parla di donne coraggiose che da anni hanno creato una rete di solidarietà e di cittadinanza attiva per difendere i loro figli. Il libro racconta le loro esemplari iniziative contro l'inquinamento dei territori e la difesa della salute dei loro figli e di tutti noi.
Il raduno è previsto alle 16.30 nel piazzale Bestat. La manifestazione è organizzata dalle associazioni riunite di Taranto, a cui aderiscono i principali movimenti ambientalisti del territorio, ordini professionali e studenti
Sociale.network