Con lo zaino del viandante in spalla e consapevoli dei rischi della strada, accogliamo l’invito incessante di don Tonino a vivere pienamente l’impegno per la pace.
Il Concilio ha aperto le finestre della chiesa al mondo. Perché quella consapevolezza dell’azione dello Spirito Santo sembra sia andata persa nella chiesa dei nostri giorni?
Oltre l’idea di guerra giusta, è tempo che la Chiesa proclami in modo chiaro la propria vocazione alla pace e rigetti l’idea di ogni violenza bellica. Le riflessioni di un convegno promosso da Pax Christi Bologna.
Si conclude il 40° anniversario del Concilio Vaticano II. La cui attuazione è ancora embrionale. Incerta. E la Chiesa troppo asfittica. Arroccata a baluardi moralistici. Diffidente verso la storia.
Un nuovo Compendio di Catechismo. Verità in tasca. Anzi al supermercato. Dalle modalità di diffusione ai contenuti in tema di diritti umani. A colloquio con Vitali e Vigil.
Il grembiule e lo scettro è il titolo del libro di Rocco D’Ambrosio che riflette su cristianesimo e politica senza dimenticare alcuni importanti testimoni.
La pace come un comandamento concreto. Non come esortazione. Dinanzi alla minaccia nazista occorreva di più. Il percorso di una fede che s’incarna nella nonviolenza e sceglie il martirio della congiura.
Alberto Conci
Cristiani nella società italiana (conferenza 7-9-04)
Gli apparenti paradossi del Discorso della montagna, di Gesù, ritenuti ingenuità per chi ama farsi vittima, sono in realtà, nell'analisi di Wink, proposte che danno potere e indipendenza agli oppressi, al modo della nonviolenza attiva.
Si è parlato di 18 mila lavoratori, un numero inventato che stride con le fonti ufficiali. I dati veri sono ben diversi. Acciaierie d’Italia gestisce lo stabilimento e ha dichiarato 8.178 occupati a Taranto nel 2022. Ma se non si conoscono gli occupati come si possono stimare gli esuberi?
Nel primo turno del 17 agosto scorso, i due candidati di sinistra raccolgono briciole a causa di un vero e proprio suicidio politico del Mas, frammentato a causa di una sempre più inspiegabile guerra senza quartiere tra evismo e arcismo
Lubna mi scrive per la prima volta il 21 settembre 2024. Le sue parole fanno male: «Soffriamo da tanti anni, soprattutto nella Striscia di Gaza, ma quello che accade ora è più di quanto qualsiasi essere umano possa sopportare».
Intervista allo storico dirigente mapuche, in esilio in Belgio dal 1976 al 2007 dopo aver subìto le torture della dittatura pinochettista e, successivamente, in prima fila per proteggere il lago Neltume (nel sud del Cile) dalla voracità di Enel
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