Perché votare NO al referendum sulla modifica della Costituzione?
Sia chiaro: il governo in carica in Italia non e' una dittatura fascista; ma la sua riforma costituzionale (e la sua legge elettorale che con essa e' coerente) costituisce un colpo di stato.
Un colpo di stato, si': perche' riducendo il senato a una misera e ridicola e ignobile cosa, e cosi' mutilando il parlamento e facendone un corpo dimezzato e delegittimato, asservisce il parlamento alle sue voglie, di fatto si appropria abusivamente del potere legislativo e rompe la separazione e l'equilibrio dei poteri; con la qual cosa uccide nei suoi medesimi fondamenti la democrazia rappresentativa e lo stato di diritto.
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E' un golpe: che non nasce oggi ma e' il punto di arrivo di un lungo processo di deriva antidemocratica, una deriva antidemocratica progettata nel piano eversivo della P2, giunta al governo col ventennio berlusconiano e contrastata a fatica in quegli anni dal fronte antifascista (e con non pochi cedimenti gravi e obbrobriosi), e che oggi e' egemone in tutte le forze politiche che dominano il parlamento, tutte caratterizzate come organizzazioni autoritarie (e con non pochi tratti ideologici, linguistici e comportamentali di tipo totalitario) al seguito di leader carismatici di weberiana memoria, quindi il contrario dei partiti democratici, repubblicani, antifascisti.
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La Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza antifascista e' un ostacolo per le forze che vogliono restaurare una violenta dominazione di classe, una politica di guerra globale, la barbarie che nel Novecento abbiamo gia' conosciuto ed e' costata all'umanita' milioni e milioni di vittime.
Che la maggioranza dei parlamentari sia stata corriva alla volonta' golpista di un governo di apprendisti stregoni in cui l'improntitudine e l'arroganza la fanno da padroni conferma la gravita' dell'ora.
Ma io credo che il golpe possa essere fermato.
Con un pronunciamento popolare che difenda la Costituzione repubblicana, che non deluda e non irrida il senso e il fine della lotta dei martiri della Resistenza.
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