
Sessualità e Africa: questioni aperte e luoghi comuni
Due giorni di riflessione e dibattito attorno a temi complessi e di attualità: dalle modificazioni genitali femminili all’accesso alla contraccezione, dal turismo sessuale alle prevaricazioni del periodo coloniale, dalla poligamia ai diritti legati all’orientamento sessuale e all’identità di genere. Temi che meritano di essere affrontati in una prospettiva storica, antropologica e politica. A guidarci saranno accademici, esperti e attivisti.
Programma e iscrizioni: https://www.africarivista.it/sessualita/
Sabato 27 febbraio
9.00-10.00 Sessualità e culture, modificazioni genitali e costruzione sociale del corpo (caso studio: la pratica del Gukuna in Rwanda). Intervengono: Michela Fusaschi e Valentina Acava.
Michela Fusaschi insegna Antropologia culturale e politica presso il dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Roma Tre. La sua ricerca è focalizzata, da oltre vent’anni, sul tema delle modificazioni culturali del corpo e si è concentrata, in particolare, su Rwanda, Mali e Italia. Oggi è una delle autrici di riferimento per l’antropologia delle cosiddette pratiche di FGM/C, Il suo approccio è fondato sui concetti di biopolitica, economia morale e antropologia critica ai diritti umani. Ha ricevuto numerosi premi e pubblicato volumi di grande interesse. Qui ricordiamo I segni sul corpo. Per un’antropologia delle modificazioni dei genitali femminili (Bollati Boringhieri).
Valentina Acava è scrittrice, educatrice e attivista e fa base in Kenya. Ha scritto e pubblicato storie per bambini, romanzi, testi teatrali, poesie e saggi. Si è occupata di immigrazione e di mutilazioni genitali femminili, fe su questo tema, dacendo ricerca sul campo e raccogliendo un grande numero di testimonianze, ha scritto il saggio The Cut (Kabiliana Press) e, successivamente, in collaborazione con un collettivo di donne sudafricane, il testo teatrale The Cut/ Lo srappo. La performance teatrale, patrocinata da Amnesty, ha girato l’Italia nel 2012 con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica su una tematica tutto sommato poco affrontata.
10.00-10.30 Domande/dibattito
10.30-11.00 Pausa
11.00-12.00 Le modificazioni genitali dal punto di vista medico e sanitario. Intervengono Omar Hussein Abdulcadir e Jasmine Abdulcadir.
Omar Hussein Abdulcadir, ginecologo di origine somala, direttore del Centro di Riferimento Regionale per la Prevenzione e la Cura di Complicanze MGF all’ospedale Careggi, da molti anni si occupa di queste problematiche. Con Lucrezia Catania ha pubblicato nel 2005 il volume Ferite per sempre, in cui si trattava delle MGF e della possibilità di contrastarle attraverso l’introduzione di un rito alternativo. Collabora con diverse realtà scientifiche italiane e internazionali, impegnandosi attivamente nella prevenzione delle MGF e nel trattamento delle problematiche che da queste possono sortire, a livello fisico e psicologico.
Jasmine Abdulcadir è ginecologa formata in medicina sessuale ed è la responsabile del Pronto Soccorso Ginecologico e Ostetrico e dell’ambulatorio per donne e bambine con mutilazioni genitali femminili (MGF) dell’Ospedale Universitario di Ginevra. È autrice di numerosi articoli e capitoli scientifici sulla salute riproduttiva e sessuale delle donne con MGF. Insegna presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Ginevra, la Scuola di Ostetricia di Vaud, Losanna e in corsi di formazione nazionali e internazionali. È consulente della Rete Svizzera contro le MGF e della Segretaria di stato svizzero delle migrazioni.
12.00-12.30 Domande/dibattito
12:30 – 14:30 Pausa pranzo
14.30-15.30
La poligamia reale e quella immaginata. Intervengono: Chiara Barison e Valentina Acava.
Chiara Barison è sociologa con un dottorato di ricerca in trasborder policies, presentatrice tv e giornalista. Ha scelto di vivere e lavorare in Senegal e nella capitale senegalese conduce, dal 2012, una rubrica dal sull’emittente televisiva nazionale TFM di proprietà del celebre cantante Youssou’N’Dour. La rubrica si intitola Parmi Nous e tratta di società, cultura e migrazione. Barison si occupa inoltre di consulenza nell’ambito della comunicazione istituzionale e in passato ha insegnato Sociologia Visuale in un’universtà privata di Dakar.
Valentina Acava è scrittrice, educatrice e attivista e fa base in Kenya. Ha scritto e pubblicato storie per bambini, romanzi, testi teatrali, poesie e saggi. Si è occupata di immigrazione e di mutilazioni genitali femminili, fe su questo tema, dacendo ricerca sul campo e raccogliendo un grande numero di testimonianze, ha scritto il saggio The Cut (Kabiliana Press) e, successivamente, in collaborazione con un collettivo di donne sudafricane, il testo teatrale The Cut/ Lo srappo. La performance teatrale, patrocinata da Amnesty, ha girato l’Italia nel 2012 con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica su una tematica tutto sommato poco affrontata.
15.30-16.00 Domande/dibattito
16.00-16.30 Pausa
16.30-17.30 L’accesso alla contraccezione: una questione di cultura e di diritto. Intervengono Monique Madamba Diarra, Kindi Taila e Khiara Thiam.
Monique Madamba Diarra si è laureata in Ostetricia in Niger, suo paese d’origine, e si è specializzata in Mediazione Interculturale a Torino. Qui ha acquisito anche il titolo d Doula. Collabora con il Comitato di Collaborazione Medica del Piemonte in diversi progetti destinati a donne migranti sul tema salute riproduttiva e salute materno Infantile. Collabora con l’Associazione Camminare Insieme e in particolare fornisce consulenze su questioni inerenti salute, sessualità forme di violenza e sfruttamento.
Kindi Taila è nata nella Repubblica Democratica del Congo e vive in Italia dal 1989. Ha studiato medicina, specializzandosi in ginecologia e ostetricia. Ha conseguito un master in Etnopsichiatria e Psicologia della Migrazione e un diploma di 2° livello in Tropical medicine and international health. Dipendente dell’AUSL di Modena, è responsabile dei consultori del distretto di Sassuolo e responabile scientifica del Progetto Europeo ICARE dedicato alla salute di rifugiati/richiedenti asilo. È stata consulente del Ministero per l’integrazione e lavorato come volontaria in diversi ospedali missionari africani.
Khaira Thiam è psicologa e psicoterapeuta, specializzata in psicologia clinica, psicopatologia, patologie psichiatriche e criminologia clinica. Dsl suo rientro a Dakar, nel 2017, si è impegnata per contrastare la violenza sessuale e domestica a cui sono esposte molte donne senegalesi. Si è mobilitata con associazioni e gruppi della società civile nella battaglia che ha portato il Senegal a riconoscere lo stupro come crimine e non più come delitto. Il suo obiettivo attuale è ottenere che le vittime di violenza e incesto si vedano riconosciute il diritto di abortire in caso di gravidanza.
Il medico che ricuce le donne in Congo: video-intervista a Denis Mukwege, Premio Nobel per la Pace
17.30-18.00 Domande/dibattito
18.00 Conclusione
Domenica 28 febbraio
9.00-10.00 Sesso e “razza” in epoca coloniale: il caso della Libia e quello dell’Eritrea. Intervengono Laura Schettinini e Barbara Sorgoni.
Laura Schettini, ricercatrice (Storia contemporanea) presso l’Università di Padova. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia delle donne e dell’identità di genere all’Università di Napoli L’Orientale (2005), dove è stata anche assegnista di ricerca e docente del corso Gender History. Redattrice del semestrale “Genesis”, è stata membro del direttivo della Società italiana delle storiche e ha collaborato con l’Istituto dell’Enciclopedia italiana Treccani. La sua ultima pubbblicazione è il libro Turpi traffici. Prostituzione e migrazioni globali (1890-1940) (Biblink).
Barbara Sorgoni è professore associato di Antropologia culturale e di Antropologia delle migrazioni all’Università di Torino. Si è occupata di antropologia coloniale e delle relazioni sociali nelle colonie italiane del Corno d’Africa (Parole e corpi. Antropologia, discorso giuridico e politiche sessuali interrazziali nella colonia Eritrea, Liguori, 1998; Etnografia e colonialismo. L’Eritrea e l’Etiopia di Alberto Pollera, Bollati Boringhieri, 2001), e dei processi istituzionali in relazione a richiedenti asilo e rifugiati. Su questo tema ha pubblicato alcuni saggi e curato diverse pubblicazioni.
10.00-10.30 Domande/dibattito
10.30-11.00 Pausa
11.00- 12.00 Diritti e prospettive delle persone LGTBQ, in Africa e nelle diaspore. Intervengono Dany Carnassale e Lyas Lamari.
Dany Carnassale, antropologo di formazione, attualmente è assegnista di ricerca presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Dal 2008 si occupa di storia e antropologia delle sessualità non eteronormative in Africa, dal colonialismo a tempi recenti. Parallelamente, dal 2010 si occupa di migrazioni e richieste di asilo per motivi riguardanti orientamento sessuale e identità di genere, ambito nel quale ha lavorato come ricercatore, attivista e formatore. Ha approfondito entrambi i temi anche nella sua ricerca di dottorato, svolta tra Italia e Senegal.
Lyas Lamari, presidente dell’associazione Il Grande Colibrì che si occupa di informazione online sui diritti delle minoranze sessuali, etniche e religiose. Nato e cresciuto in Algeria, rifugiato in Italia dal 2013. Iscritto al corso di Educatore Sociale e Culturale all’uni di Bologna. Da anni si dedica all’ attivismo politico e sociale per l’inserimento e l’interazione delle persone LGBTQIA richiedenti protezioni internazionali nel contesto bolognese.
12.00-12.30 Domande/dibattito
12:30 – 14:30 Pausa pranzo
14.30-15.30 Turismo sessuale verso l’Africa. Intervengono Alfredo Somoza e Jasmin Abo Loha
Alfredo Luis Somoza antropologo e giornalista, è Presidente dell’Istituto per la Cooperazione Economica Internazionale e di Colomba (Associazione delle ong della Lombardia). Collabora con varie testate e dirige Young Radio e Dialoghi.info. Insegna turismo sostenibile all’ISPI. Presidente-fondatore dell’Associazione Italiana Turismo Responsabile (AITR) è membro del Board di EARTH (European Association Responsible Tourism and Hospitality). Nel 2018 ha pubblicato con Grabriella Saba “Un Continente da favola. Trenta leggendarie storie latinoamericane” (Rosenberg & Sellier).
Jasmin Abo Loha, segretaria generale ECPAT Italia. Specializzata in valutazione ed intervento in situazioni di abuso all’infanzia e pedofilia Dal 2006, in ECPAT si occupa di protezione dei minori da ogni forma di sfruttamento sessuale svolgendo le attività di ricercatrice, progettista e docente. Su questi temi e su quanto attiene alla violazione dei diritti dell’infanzia e dei diritti umani in generale, scrive su riviste scientifiche (giuridiche e psicologiche) e rappresenta la struttura anche all’interno di tavoli istituzionali, reti e coordinamenti di organizzazioni della società civile come AITR, Forum SAD ed AOI.
15.30-16.00 Domande/dibattito
16.00-16.30 Pausa
16.30-17.30 Donne prostituite, tratta sessuale e il “caso” Nigeria. Intervengono Esohe Aghatise e Florence Omorogieva.
Esohe Aghatise è un’avvocata con un dottorato in diritto commerciale e economico internazionale. Da oltre vent’anni è impegnata attivamente a contrastare e prevenire la tratta e a sostenere le donne trafficate. Consulente e docente presso diverse organizzazioni nazionali e internazionali, si è recentemente trasferita a Benin City per occuparsi del programma Sotin (Stamping out Trafficking in Nigeria), finanziato dal governo britannico e finalizzato a contrastare la tratta e le migrazioni non regolari dalla Nigeria. A Torino, dove ha vissuto per molti anni, ha fondato la onlus Iroko, che fornisce servizi alle vittime di tratta in Europa.
Florence Omorogieva, nata e cresciuta in Nigeria, ha 41 anni e vive in Italia, nella regione Campania da più di venti. Attualmente lavora come mediatrice culturale per l’organizzazione non governativa Emergency. In precedenza ha collaborato con Medici Senza Frontiere (MSF) missione Italia con l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM). In particolare si è occupaIn particolare si è occupata di tratta e sfruttamento sessuale, di sfruttamento lavorativo dei migranti nell’agricoltura e orientamento socio sanitario. Negli ultimi anni si è dedicata anche al teatro sociale.
17.30-18.00 Domande/dibattito
18.00 Conclusione
Informazioni pratiche
Quando: Sabato 27 e Domenica 28 febbraio 2021
Chi può partecipare
Il seminario è adatto a tutti: studenti, ricercatori, sociologi, antropologi, giornalisti, cooperanti, blogger, missionari, volontari, imprenditori, viaggiatori… chiunque sia interessato ad approfondire i temi della sessualità in Africa da un punto di vista antropologico, sociale, culturale, sanitario.
Diretta e registrazione streaming
Sarà possibile seguire l’evento in diretta streaming, senza necessità di spostarsi, secondo le modalità che verranno comunicate dall’organizzatore. La partecipazione in remoto consentirà di intervenire e porre domande. Inoltre, al termine dell’evento, i partecipanti riceveranno la videoregistrazione dell’intero seminario, che dunque potrà essere fruito anche in differita.
Quota di partecipazione
130,00 euro per l’intero seminario (IVA compresa)
80,00 euro per un solo giorno di seminario (IVA compresa)
Riduzioni
Le riduzioni seguenti sono cumulabili nel limite di due, usufruendo di uno sconto massimo di 60 € per l’intero seminario.
Chi partecipa a un solo giorno di seminario, può usufruire di una sola riduzione, ovvero di uno sconto massimo di 30 €.
Abbonati Africa Social Club (info e adesioni: www.africarivista.it/club)
Si applica uno sconto di 30,00 € alla quota di partecipazione.
Studenti
Si applica uno sconto di 30,00 € alla quota di partecipazione . Per usufruire della riduzione è necessario allegare alla scheda di iscrizione la fotocopia del proprio libretto universitario.
Sconto fedeltà
Uno sconto di 30,00 € sulle quote di partecipazione è riconosciuto a chi si iscrive – versando gli acconti previsti – e partecipa a più di un seminario, tra quelli organizzati dalla rivista Africa entro giugno 2021. L’elenco è visionabile qui: www.africarivista.it/i-seminari-di-africa/
Modalità di iscrizione
Termine d’iscrizione: giovedì 25 febbraio 2021.
Si accettano le iscrizioni tramite il form online + copia della ricevuta del pagamento della caparra pari a 50 € (per l’intero seminario o per una sola giornata) spedita:
via email all’indirizzo info@africarivista.it
Dopo il versamento della caparra, il saldo potrà essere effettuato con bonifico bancario o PayPal entro la data comunicata dalla segreteria organizzativa.
Modalità di pagamento
Online
PayPal è il metodo rapido e sicuro per pagare e farsi pagare online.
Bonifico bancario
IBAN: IT65 H030 3203 2100 1000 0291 446
Credito Emiliano
Conto intestato a “Internationalia srl”
Causale: “Seminario Sessualità in Africa”
Specificare Nome e Cognome del partecipante.
Condizioni di annullamento e rinuncia
In caso di annullamento le somme versate saranno interamente rimborsate agli iscritti. In caso di rinvio del seminario a data successiva a quella prevista inizialmente, l’acconto versato potrà essere utilizzato come acconto per lo stesso seminario o per altro evento promosso dallo stesso organizzatore. In caso di rinuncia dell’interessato, l’acconto non sarà restituito, ma potrà essere utilizzato per altri seminari in calendario organizzati dalla Rivista Africa.
Variazioni
L’organizzatore si riserva il diritto di apportare al programma le variazioni che si dovessero rendere necessarie per ragioni organizzative o tecniche.
Segreteria organizzativa
Rivista Africa – cell. 334 2440655 – info@africarivista.it
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