Lettera aperta agli Europei: una questione di onore
“Che venga fatto tornare alla sua unità o che gli sia concesso un congedo onorario.”
Quanto potete leggere qui sopra è la seconda frase del paragrafo finale di una petizione che sta circolando per il Congresso degli Stati Uniti...a favore dell’adesso tristemente noto Marine che ha recentemente ucciso un indifeso Iracheno ferito.
Dimenticatevi del fatto che questo non è un avvenimento isolato, e che di questi tempi è un avvenimento molto più comune nei campi della Mesopotamia... di quello che ci viene solitamente raccontato dai media mainstream negli Stati Uniti.
Non ho qui intenzione di inerpicarmi per stabilire che questa o quella azione sia sbagliata. Non voglio arguire contro i particolari abomini che sono inflitti dagli Stati Uniti all'Iraq (adesso poi per così tanto tempo). La mera presenza dell’esercito Statunitense in Iraq è un orrore che non deve essere tollerato. Ma la mia critica corre molto più a fondo di questo.
Non c’è onore possibile per quel Marine o per alcuno dei suoi colleghi, co - assassini. Arroganti ‘go-for-it’, mocciosi sovralimentati con pistole in pugno. E adulti che non sanno nulla di meglio. (1)
Congedo onorario? Entrare a far parte della macchina militare degli Stati Uniti nel ruolo di meccanismo funzionante preclude la possibilità che un qualsiasi onore possa essere concesso.
Poiché questa è un'occupazione disonorevole.
Quegli scrittori progressisti Americani - e i loro colleghi d'oltremare - che tracciano la storia del nostro esercito o stabiliscono dove questo o quello sia andato storto per poi metterlo a confronto con il nostro più recente "errore” militare, non stanno andando al cuore della questione. Non penetrano al cuore di quello che è indecente, spaventosamente sbagliato in tutto ciò che sta accadendo.
Gli Stati Uniti sono marci fino alla radice e così sono sempre stati. Il suo potere militare è ovviamente il braccio che implementa il volere di una mente corrotta, e ne sparge la relativa infezione.
Una cara amica, una giornalista Italiana, mi ha scritto questa mattina. La cito lungamente qui di seguito per molti ragioni... nell’elaborazione della mia conclusione:
"Che tu lo creda oppure no, qualcuno sta facendo una petizione a nome del Marine che ha sparato all'uomo Iracheno ferito, un inutile atto criminale che è stato visto dal mondo intero in TV. È questa la ragione per la quale Bush ha vinto ancora una volta le elezioni? Sembra che molti siano affascinati dalla parola 'guerra '. Deve avere per loro un significato del tutto particolare. Nessuno raccoglie mai tante firme se ci sono da salvare un uomo o una donna dalla pena capitale, indifferentemente dalle prove di innocenza presentate o dal fatto che lui o lei fossero dei minorenni, una donna sottoposta ad abusi fisici, ecc. Si raccolgono invece migliaia di firme quando l'assassino indossa una uniforme dei Marine e uccide un uomo a sangue freddo. Per favore, scrivi un articolo su tutto questo. Formulalo in un Inglese piuttosto semplice. Penso veramente che questo fatto dica molte cose sulla 'maggioranza silenziosa ' che vediamo spesso menzionata su giornali e riviste. La maggioranza silenziosa è così assetata di sangue umano e così affascinata dalla guerra da arrivare fino al punto di difendere un assassino soltanto perché porta un uniforme, mentre nessuno difende gli assassini prodotti dai mali sociali? Penso che l'opinione di un Americano potrebbe avere un effetto qui da noi. Sono sicura che al riguardo avrai qualcosa da dire."
Sì, qualcosa da dire al riguardo ce l’ho. Ma non sarà facile da digerire per gli Europei. Prima di tutto perché nel prendere in considerazione l’esercito degli Stati Uniti dalla particolare prospettiva che ho adottato io sto anche dicendo qualcosa sulle macchine militari dell'Unione Europea.
Tuttavia, gli Europei hanno l’obbligo di svegliarsi e di comprendere che gli Stati Uniti non sono loro amici. Le alleanze con gli Stati Uniti non possono portare a nulla di buono in futuro sia rispetto al nostro corrente ecocidio che a futuri genocidi.
Non penso che sia parte del mio lavoro spiegare ai lettori i recessi e le fessure della criminalità Statunitense. Non è mio desiderio ripetere che cosa è facilmente disponibile altrove. Come disse Samuel Beckett in Waiting for Godot, l'abitudine è il grande sonnifero mortale. Con questo in mente, dico che la infinta ridondanza nelle notizie ci sta uccidendo tutti. Poiché si sta discutendo invece di agire.
Dobbiamo fare qualcosa per gli abomini rappresentati dall'atto di quel Marine, l’argomento più popolare per i titoli di oggi.
Nel diciannovesimo secolo in America, John Brown si mise alla testa di un ristretto numero di abolizionisti in un vero e proprio avanzamento radicale per porre fine alla schiavitù. A causa di questo, all'interno dell’Anti-Slavery Movement, Brown era stato etichettato come un "immediatista", ossia come qualcuno che si batte per un cambiamento...immediato. A lui si contrapponeva la molto più ampia e molto più moderata ala fra gli abolizionisti, costituita dai "gradualisti", e che invece parlava a favore di una graduale riforma nel tempo.
Gli Europei hanno esaurito il loro tempo a disposizione. A meno che non riconoscano immediatamente in quale orrore si sono trasformati gli Stati Uniti (anche se ci fosse stato Kerry al timone)... tutto è perso!
E va più in là di questo. Devono riconoscere che le fondamenta per Bush sono state poste non soltanto da Reagan e da Nixon, ma anche da Carter e da Clinton.
Io mi rimetto a tutti gli Europei con una coscienza – a coloro che in un tempo passato sarebbero insorti contro Hitler e Mussolini – affinché guidino il resto del mondo ad obbligare gli Stati Uniti a riconoscere non solo il proprio comportamento "disonorevole", ma anche il loro disonorevole atteggiamento molto Americano nei confronti del mondo.
Questo scoraggiante compito può cominciare anche solo con una manciata di "John Brown" che abbiano il coraggio di asserire sé stessi, facendo attenzione nel passaggio... a non permettere di venir prematuramente trascinati fuori dalle autorità dal ciclo dell’attivismo. I normali canali per ‘sollevarsi’ sono stati chiusi strettamente. Si richiedono nuovi paradigmi... immediatamente.
Ma in primo luogo deve venire l’aggiustamento attitudinale. In nome di tutto ciò che è onorevole.
******
(1) Essendo parte del mondo accademico da più di trent’anni e avendo insegnato a tutti i livelli del sistema scolastico pubblico fino a tempi molto recenti, posso assicurare il lettore che l’educazione formale degli Stati Uniti preclude la possibilità che prevalgano i laureati e i diplomati con una prospettiva sana sulla nostra storia, le nostre attuali intenzioni, ecc. La stessa cosa è vera, naturalmente, anche a causa del crescente numero di abbandoni.
Tradotto da Melektro per www.peacelink.it
Il testo e' liberamente utilizzabile a scopi non commerciali citando le fonti, l'autore e il traduttore.
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