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Gli ambientalisti: «Diteci adesso se volete l'impianto»

British, i candidati sotto esame

Rigassificatore Le associazioni esprimono preoccupazioni sul progetto. La politica deve assumersi tutte le responsabilità di fronte a questa sconcertante vicenda», hanno detto ieri gli esponenti delle associazioni.
«Se il candidato è sulle nostre posizioni, vogliamo conoscere» ha detto Di Schiena, quali iniziative assumerà in Parlamento in caso di elezione»
9 marzo 2008
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

No al Rigassificatore a Brindisi BRINDISI — Il movimento ambientalista brindisino avvierà un censimento sulle intenzioni dei candidati locali alle elezioni politiche di aprile, per sapere chi è a favore e chi contro il progetto del rigassificatore a Capo Bianco. «E se il candidato è sulle nostre posizioni, vogliamo inoltre conoscere - ha detto ieri mattina Michele Di Schiena, magistrato in pensione- quali saranno le iniziative che lo stesso, in caso di elezione, assumerà in Parlamento e nei confronti del vertici del partito di appartenenza».

C'è preoccupazione, nel fronte del «no» brindisino dopo un avvio di campagna elettorale in cui sia il Pd che il Pdl hanno dichiarato di puntare su politiche energetiche che comportano la realizzazione di rigassificatori. Le risposte dei candidati saranno rese pubbliche: «La politica deve assumersi tutte le responsabilità di fronte a questa sconcertante vicenda», hanno detto ieri gli esponenti delle associazioni. Indice puntato contro la Valutazione di impatto ambientale postuma disposta dal governo quando invece sarebbe stato corretto annul-lare, e non sospendere, l'autorizzazione del gennaio 2003 alla Brindisi Lng-British Gas.

La sottovalutazione delle vicende penali è frutto di una impostazione che non regge, ha detto Di Schiena: non c'è bisogno di attendere una sentenza, perché se da un lato vi sono responsabilità soggettive da accertare in giudizio, dall'altro vi sono invece fatti già incontestabili, come la falsità negli atti. «Il trucco, l'equivoco è tutto qui».

Intanto giovedì prossimo, 13 marzo, avrà inizio l'udienza preliminare per una quindicina di indagati nella vicenda del-l'iter autorizzativo del progetto. Le associazioni si costituiranno? «Noi locali non ne abbiamo facoltà, a livello nazionale lo faremo», è stata la risposta. Quindi, Legambiente, Wwf e Italia Nostra.

Gli ambientalisti, che giudicano l'annunciata campagna di informazione sul progetto da parte di Brindisi Lng «provocatoria e di stampo colonialistico», annunciano anche che non accetteranno alcun invito al dialogo, smentiscono che a Brindisi non vi siano mai stati incidenti rilevanti (citando l'esplosione disastrosa del cracking del Petrolchimico e l'incendio della nave gasiera Val Rosandra su tutti), e denunciano che il nulla osta di fattibilità (Nof) ricevuto nel 2002 dalla British Gas e su cui l'azienda fa conto per superare le obiezioni sul rischio industriale - era ed è ancora provvisorio.

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