Inquinamento tossicologico industriale: Il caso dell'Ilva di Taranto
Nell’estate 2012 esplode il caso Ilva. Testate giornalistiche e telegiornali iniziano a parlare di quanto sta accadendo a Taranto, in particolare del sequestro dell’area a caldo dello stabilimento produttivo Ilva, ,e delle accuse rivolte ai vertici della società quali disastro ambientale colposo e doloso, getto e sversamento di sostanze pericolose, inquinamento atmosferico, avvelenamento di sostanze alimentari e molte altre.
Prendo allora la decisione di approfondire questi avvenimenti e scrivere la tesi di laurea in campo tossicologico portando il caso Ilva. Inizia un periodo di quasi due mesi di ricerche. Maggiori dettagli, eventi pregressi, sostanze inquinanti, situazione degli abitanti di Taranto e dei lavoratori dell’Ilva, un piccolo mare di informazioni che trovo in rete e sui libri di testo (vedi sitografia e bibliografia).
Il progetto è articolato a partire da un quadro introduttivo della situazione legata all’Ilva e a Taranto: alcune nozioni sul processo produttivo, sui principali agenti inquinanti riscontrati nelle diverse matrici ambientali per poi introdurre lo studio epidemiologico più importante, il progetto SENTIERI del quale parlo in dettaglio nel secondo capitolo.
Il terzo capitolo introduce i concetti di tossicologia ambientale mentre il quarto e ultimo capitolo tratta gli inquinanti ambientali considerandoli uno ad uno. Viene descritta la natura chimica, l’origine e gli effetti tossicologici sull’uomo di ogni inquinante con particolare approfondimento su diossine, PCB e IPA.
Allegati
Tesi - Inquinamento tossicologico industriale: il caso dell'Ilva di Taranto
Stefano Morelli2660 Kb - Formato pdfCopyright © Stefano MorelliLicenza: CC Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0
Articoli correlati
- A Roma un incontro a cui abbiamo partecipato su invito di "Un ponte per"
Laboratorio di dialogo per un’Europa solidale
PeaceLink sta sviluppando strumenti digitali che possano contribuire a rafforzarne l’unità e l’efficacia comunicativa del movimento pacifista. Abbiamo creato ad esempio un database geolocalizzato e aperto che ogni associazione può arricchire.Alessandro Marescotti - Piccola inchiesta sulle piattaforme di Intelligenza Artificiale
"PeaceLink è una fonte filorussa?"
Dalle risposte emerge che tutti i modelli consultati (Grok, ChatGPT, Claude, Perplexity, Gemini, Le Chat, DeepSeek e Copilot) concordano sostanzialmente che PeaceLink non è una fonte filorussa, ma piuttosto un'organizzazione pacifista indipendente.2 aprile 2025 - Redazione PeaceLink - Una scelta etica implementata sul server di PeaceLink
Peace Cloud: un'alternativa digitale per la pace
Peace Cloud è un'infrastruttura digitale sicura progettata per garantire la privacy e il controllo dei propri dati. Gli utenti di PeaceLink possono archiviare e condividere documenti senza il rischio di accessi indesiderati da parte di enti governativi o aziende private.1 aprile 2025 - Alessandro Marescotti - L'ISS ha sollevato puntuali obiezioni sulla metodologia adottata per la VIS
E’ stato sottostimato l’impatto sanitario dell'ILVA
Acciaierie d'Italia aveva commissionato uno studio per valutare l'impatto sanitario in uno scenario di 6 e di 8 milioni di tonnellate di acciaio annue sostenendo che grazie all'adozione delle migliori tecnologie le emissioni "post operam" sarebbero rientrate sotto la soglia di rischio.28 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
Sociale.network