Ecologia

Lista Ecologia

Archivio pubblico

Nello stato dell'Indiana prese misure precauzionali a tutela della salute pubblica.

ArcelorMittal inquina con cianuro e ammoniaca un fiume americano, moria di pesci

Perdite dall'altoforno, ammesse dalla multinazionale. Lo stabilimento è stato già al centro di attenzioni per le emissioni di piombo e cadmio. ArcelorMittal ha dichiarato di avere "programmi robusti" per conformarsi agli standard di sicurezza e che sta lavorando per risolvere i problemi
27 agosto 2019

Avviso di inquinamento del lago Michigan, viene fatto esplicitamente il nome di ArcelorMittal

Ad agosto nello stato dell'Indiana (USA) sono state prese delle misure precauzionali a tutela della salute pubblica per via dell'inquinamento causato da ArcelorMittal (vedere questo cartello affisso dalle autorità competenti).

ArcelorMittal ha poi ammesso uno sversamento di cianuro e ammoniaca.

Sono morti circa tremila pesci.

Ne dà informazione la CNN che indica in ArcelorMittal la sorgente dell'inquinamento: "The company responsible is ArcelorMittal, a steel and mining company headquartered in Luxembourg. In a statement released Friday, the company said the incident was due to a failure in a blast furnace water recirculation system at its steelmaking plant in nearby Burns Harbor".

"ArcelorMittal si è scusata e ha accettato la responsabilità per i rilasci chimici. La società ha dichiarato che un guasto al sistema di ricircolo dell'acqua dell'altoforno ha portato al rilascio di acque reflue contenenti elevati livelli di ammoniaca e cianuro", si legge sul sito Indiana Environmental Reporter. Il lago Michigan e sullo sfondo lo stabilimento di ArcelorMittal nell'area Indiana Dunes

Lo stabilimento è stato già al centro di attenzioni per le emissioni inquinanti: "L'acciaieria dell'Indiana emette 18.000 libbre di piombo all'anno", si legge sul Chicago Tribune del 23 luglio 2018. Una libbra corrisponde a 0,45 chili. L'agenzia Associated Press il 20 giugno di quest'anno è ritornata sulla questione dell'inquinamento da piombo e anche da cadmio. 

I funzionari della sicurezza dello stato dell'Indiana hanno ordinato all'azienda dell'Indiana nordoccidentale di ridurre il contatto dei dipendenti con sostanze pericolose dopo che alcuni lavoratori sono stati esposti al piombo e al cadmio.

L'amministrazione dell'Indiana per la sicurezza e la salute sul lavoro ha emesso l'ordine alla acciaieria ArcelorMittal Indiana Harbor a East Chicago, dicendo che un lavoratore è stato esposto alla polvere di piombo a 20 volte il limite di esposizione consentito e alla polvere di cadmio a 14 volte il limite per otto ore. Pesce morto

L'azienda è stata multata per diecimila dollari per le violazioni.

Mary Beth Holdford, portavoce di ArcelorMittal, ha dichiarato che la società ha "programmi robusti" per conformarsi agli standard di sicurezza e sta lavorando con l'agenzia dell'Indiana per risolvere i problemi.


Qui si possono leggere le scuse di ArcelorMittal riportate il 18 agosto di quest'anno dalla stampa americana.

Note: EAST CHICAGO, Ind. (AP) — State safety officials have ordered a northwestern Indiana steel mill to lessen employee contact with hazardous substances after finding some workers were exposed to lead and cadmium.

Indiana’s Occupational Safety and Health Administration issued the order to the ArcelorMittal Indiana Harbor steel mill in East Chicago, saying a worker was exposed to lead dust at 20 times the permissible exposure limit and cadmium dust at 14 times the limit for eight hours. The mill is being fined $10,000 for the violations.

ArcelorMittal spokeswoman Mary Beth Holdford tells The (Northwest Indiana) Times that the company has “robust programs” to comply with safety standards and is working with the Indiana agency to resolve the issues.

___

Information from: The Times, http://www.nwitimes.com

Articoli correlati

  • Vince la cittadinanza attiva
    Editoriale
    La batteria 12 della cokeria dell'ILVA di Taranto va fermata

    Vince la cittadinanza attiva

    Vince contro le pretese dell'azienda di continuare a produrre nonostante tutto, nonostante la grave situazione sanitaria dovuta all'inquinamento. Impianti fuori norma, come la cokeria 12, non possono continuare a produrre.
    21 luglio 2021 - Associazione PeaceLink
  • Ordinanza del TAR Lazio sulla batteria 12 della cokeria ILVA: occorre fermarla entro il 30 agosto
    Ecologia
    Il TAR Lazio scrive che occorre "operare per la messa fuori produzione della batteria 12"

    Ordinanza del TAR Lazio sulla batteria 12 della cokeria ILVA: occorre fermarla entro il 30 agosto

    Rigettate le motivazioni anti-covid alla base dei ritardi della messa norma della più grande batteria della cokeria ILVA. PeaceLink si era costituita "ad opponendum" rispetto all'istanza di Acciaierie d'Italia che richiedeva lo slittamento al gennaio 2022 dell'adempimento ambientale.
    21 luglio 2021 - Redazione PeaceLink
  • Diffida sul campionamento continuo della diossina ILVA
    Ecologia
    Inviata dal Ministero della Transizione Ecologica al gestore dello stabilimento ILVA di Taranto

    Diffida sul campionamento continuo della diossina ILVA

    Il Gestore dell'ILVA non ha eseguito il controllo mensile del camino E-312. La legge prevede il fermo dell'impianto se accadesse una seconda volta in 12 mesi. PeaceLink evidenzia che dai controlli emerge una concentrazione di diossina superiore al limite prescritto per gli inceneritori.
    9 luglio 2021 - Associazione PeaceLink
  • Chi è oggi il proprietario dell'ILVA?
    Editoriale
    Una vicenda sempre più ingarbugliata dopo la condanna per disastro ambientale

    Chi è oggi il proprietario dell'ILVA?

    C'è chi ritiene che gli impianti dell'ILVA siano dello Stato e chi invece sostiene che non sia affatto così; lo Stato gestirebbe solo la loro conservazione, mediante la prosecuzione o la riconversione delle attività imprenditoriali. E vi è un limite temporale, oltre il quale c'è il fallimento.
    8 luglio 2021 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)