Nazionalizzare l’Ilva è il solo modo per fermare la macchina assassina?
"Nazionalizzare l’Ilva è il solo modo per fermare la macchina assassina". Questo è il titolo con cui appare oggi sul Manifesto un articolo di Marco Revelli (vedere file allegato a questa pagina web).
E' un articolo molto bello all'inizio. Cita dati e si schiera dalla parte giusta, ossia dalla parte delle vittime dell'inquinamento.
Ma arriva a conclusioni prive di ogni cognizione tecnologica ed economica, auspicando una "nazionalizzazione" che non fermerebbe la "macchina assassina" ma che le consentirebbe anzi di proseguire nella produzione. Revelli non fa alcun riferimento alla valutazione preventiva del danno sanitario, senza la quale si consentirebbe la prosecuzione di una produzione pericolosa, anche se nazionalizzata. E il titolo è brutto: non esiste un solo modo e una sola soluzione nel problem solving.
Revelli vuole "nazionalizzare"? Ma dica chiaramente due cose:
1) quali impianti fermare subito prima di provocare altre vittime;
2) quale piano industriale consentirebbe - in queste condizioni di mercato - di produrre gli utili?
La "nazionalizzazione" avrebbe senso se producesse utili. Ma senza il raddoppio dell'attuale produzione non vi sono gli utili per un loro uso sociale. Il mercato oggi non consente questo. E' strutturalmente caratterizzato da un eccesso di capacità produttiva. E ILVA arriva al punto di pareggio costi/ricavi solo a 7 milioni di tonnellate/anno, un livello che impossibile da raggiungere oggi.
Allegati
Articolo 17/11/2019 sul Manifesto
Marco Revelli
Fonte: Il Manifesto240 Kb - Formato pdf"Nazionalizzare l’Ilva è il solo modo per fermare la macchina assassina"Taranto non vuole morire
Venusia Vanni65 Kb - Formato jpg
Articoli correlati
- Il caso dell'acciaieria della città inglese di Scunthorpe
Sulla decarbonizzazione del ciclo siderurgico
A Taranto sembra prevalere la tattica di rinviare il passaggio all’acciaio “verde” ad un lontano futuro, magari responsabilità di altri affidando alla vigente autorizzazione integrata ambientale dello stabilimento ILVA il proseguimento di un’attività siderurgica svantaggiosa, inquinante e funesta.12 settembre 2025 - Roberto Giua - Al Sindaco di Taranto Piero Bitetti
Richiesta di riattivazione ed estensione dell’Osservatorio Ambientale del Comune di Taranto
L’Osservatorio era nato con l’obiettivo di rendere pubblici e facilmente accessibili tutti i dati, le relazioni, i documenti e i provvedimenti inerenti le questioni ambientali e sanitarie di competenza o nella disponibilità del Comune di Taranto.Alessandro Marescotti - Assemblea dei movimenti per la giustizia ambientale e sociale verso la Cop30 di Belém
Lottiamo assieme contro il Carbon Mortality Cost
Questa è la relazione letta a nome di PeaceLink all'incontro "Le armi o la vita" che si svolto a Roma. Al centro della relazione c'è il Carbon Mortality Cost della produzione siderurgica.8 settembre 2025 - Alessandro Marescotti - Glossario dell'Autorizzazione Integrata Ambientale
Guida all'AIA 2025 per lo stabilimento siderurgico ILVA di Taranto
Si riporta il Parere Istruttorio Conclusivo con le 472 prescrizioni, il Piano di Monitoraggio e Controllo, il Decreto Ministeriale AIA e la proposta di Valutazione di Impatto Sanitario presentata da Acciaierie d'Italia. L’Autorizzazione Integrata Ambientale vale 12 anni a partire dal 12 luglio 2025.7 settembre 2025 - Alessandro Marescotti
Sociale.network