Venne aperta un'inchiesta e PeaceLink fu alla base delle denunce
Quando il governo sospese il valore limite del benzo(a)pirene
Era il 13 agosto 2010 e il governo di allora sospese il limite di un potente cancerogeno, il benzo(a)pirene nelle città. Perché? Per via del fatto che a Taranto il limite era stato superato e l'Arpa aveva indicato nelle batterie della cokeria la sorgente preponderante del benzo(a)pirene.
Redazione PeaceLink
Tutto nasce da una cosa incredibile. La gente era in vacanza, era il 13 agosto 2010. Il miglior momento per agire. Così il governo di allora sospese il limite di un potente cancerogeno, il benzo(a)pirene. E nelle città entrò in vigore una sostanziale licenza di inquinare.
Perché avvenne questo? Per via del fatto che a Taranto il limite era stato superato e l'Arpa aveva indicato nelle batterie della cokeria la sorgente preponderante del benzo(a)pirene.
Questo è il servizio di Raitre del 2010 a cura di Pier Damiani d'Agata.
Articoli correlati
- Incidente del 7 maggio all'ILVA
PeaceLink: "Sostegno a magistratura Taranto, ha agito con tempestività e trasparenza"
"La chiarezza e la fermezza con cui la Procura ha risposto alle accuse dell'azienda e del ministro Adolfo Urso dimostrano ancora una volta la professionalità e il senso di responsabilità che animano l'operato dei magistrati"Adnkronos - Coincidenze singolari
Taranto condannata alle malattie dall’AIA del governo. Oggi un altro incidente
Il ministro dell'ambiente Pichetto Fratin è stato in città proprio mentre si verificava l'incidente all'AFO 1 inaugurato il 15 ottobre 2024 dal ministro Urso.7 maggio 2025 - L'ISS ha sollevato puntuali obiezioni sulla metodologia adottata per la VIS
E’ stato sottostimato l’impatto sanitario dell'ILVA
Acciaierie d'Italia aveva commissionato uno studio per valutare l'impatto sanitario in uno scenario di 6 e di 8 milioni di tonnellate di acciaio annue sostenendo che grazie all'adozione delle migliori tecnologie le emissioni "post operam" sarebbero rientrate sotto la soglia di rischio.28 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
Sociale.network