La spedizione MOSAiC ha raggiunto il Polo Nord
Alle 12.45 p.m. del 19 agosto la nave rompighiaccio tedesca Polarstern ha raggiunto il Polo Nord. La nave ha seguito una rotta a nord della Groenlandia – attraverso una regione che, in passato, era totalmente coperta di ghiaccio, incluso ghiaccio pluriennale. Il viaggio tra lo Stretto settentrionale di Fram e il Polo, è durato solo sei giorni. A sottolineare questo evento epocale, molti membri della squadra della spedizione si sono riuniti sul ponte, dove i loro occhi erano incollati ai monitor che segnalavano la loro posizione, per festeggiare poi insieme il fatto di aver raggiunto il Polo Nord.
“Sono sorpreso dal vedere quanto sia facile e veloce attraversare il ghiaccio a 88° Nord quest'anno. Qui il ghiaccio si scongelato al punto da essere sottile e poroso,” ha detto il Capitano Thomas Wunderlich. “Anche dopo aver passato l'88° Nord, abbiamo mantenuto una velocità di 5-7 nodi; non avevo mai visto una cosa del genere così a Nord,” ha dichiarato il Capitano del Polarstern. “Per questa regione, la situazione attuale è un evento storico. Normalmente è saggio evitare le regioni a Nord della Groenlandia, perché occupate da ghiaccio vecchio e spesso, e virtualmente impraticabile. Ma ora stiamo trovando tratti estesi di mare libero, che quasi raggiungono il Polo.”
Alle 12.45 del 19 agosto, è finalmente arrivato il momento: gli altoparlanti della nave hanno annunciato a tutto l’equipaggio di portarsi sul ponte per condividere il momento in cui si sarebbe raggiunto il Polo Nord.
La rotta della nave era stata definita sulla base delle carte del ghiaccio marino, ed era stata individuata in modo da garantire il più veloce accesso alla regione di destinazione dell’ultimo segmento della spedizione MOSAiC, al centro della Corrente Oceanica dell’Artico.
Allontanandosi dal Polo, il Polarstern può seguire la Corrente dell’Artico un po’ oltre (cioè dal Polo verso la Siberia), fino a circa 87° Nord. “In base alle condizioni del ghiaccio, comunque, abbiamo anche provato a cercare, nei pressi del Polo, un lastrone di ghiaccio adatto, così da poter iniziare il prima possibile a lavorare sul ghiaccio,” ha spiegato Markus Rex. Le priorità dei ricercatori sono rappresentate dall’inizio del congelamento delle acque e dalla fase iniziale della formazione del ghiaccio.
Idealmente studieranno questi processi su lastre di ghiaccio il più possibile simili a quella del MOSAiC.
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