Ecologia

Lista Ecologia

Archivio pubblico

Ennesimo decreto Salva IILVA

Bocciato l'ordine del giorno di Angelo Bonelli sull'ILVA di Taranto

Il 13 marzo è stato convertito in legge l'ultimo decreto in materia di ILVA con un iter blindato e senza che ci fosse la possibilità di introdurre norme a difesa dell'ambiente e della salute. Nonostante ciò, la battaglia non è finita. Taranto resisti! Taranto non sei sola.
21 marzo 2024
Fulvia Gravame

   La Camera,

   premesso che:

    il disegno di legge in esame, contiene misure in materia di amministrazione straordinaria nonché a sostegno 15 dicembre 2012, Taranto contro il decreto salva-Ilva (salute, ambiente,reddito,lavoro)

all'indotto dello stabilimento siderurgico di Taranto;

    praticamente nulla viene però previsto per le bonifiche e la tutela della salute pubblica, così come nessuna misura volta a garantire l'efficacia dei controlli sugli impianti e aumentare la sicurezza del lavoro e la salute dei lavoratori, i più esposti alle sostanze contaminanti;

    destinare denaro pubblico a imprese in perdita costituisce aiuto di stato e rischia di esporre l'Italia a una procedura di infrazione comunitaria, fermo restando che i debiti Ilva vanno pagati e che vanno adottate misure a sostegno del reddito e del futuro lavorativo dei lavoratori e delle piccole e medie imprese;

    continua a prevalere l'assoluta incertezza sul futuro dell'ex Ilva, anche alla luce della situazione debitoria di Acciaierie d'Italia nei confronti delle aziende dell'indotto e dei fornitori;

    a ciò si aggiunge la totale assenza di investimenti finalizzati alla tutela dell'ambiente della città di Taranto e della salute dei suoi cittadini, proprio in considerazione dei livelli di inquinamento oramai fuori controllo;

    la riduzione della capacità produttiva dell'Ilva di Taranto e l'esposizione debitoria verso i creditori diventano davvero insostenibili se si guardano i parametri sanitari e le matrici ambientali, così come gli stessi livelli di sicurezza dei lavoratori;

    gli impianti continuano a essere il teatro di incidenti gravi che mettono a rischio la vita dei lavoratori;

    le misure finora messe in campo mostrano la sostanziale inadeguatezza nell'affrontare e dare soluzione alla Manifestazione in piazza della Vittoria a Taranto

gravissima situazione e all'emergenza sanitaria e ambientale strettamente collegate al polo siderurgico di Taranto;

    ricordiamo che con il decreto-legge n. 2 del 2023, è stato reintrodotto lo scudo penale per gli amministratori e sono stati ridotti i poteri di intervento del sindaco che è responsabile della salute pubblica, creando normativa speciale e a rischio di incostituzionalità;

    l'Arpa Puglia ha lanciato l'allarme sul costante aumento negli ultimi anni del benzene nell'aria. Una crescita allarmante se si pensa che nel 2019 i picchi di benzene emessi dall'ex Ilva erano stati 2, mentre nel 2023 i picchi di benzene registrati sono stati ben 155,

impegna il Governo:

   a destinare specifiche e congrue risorse per la riqualificazione degli operai per attività a favore degli Enti Locali e/o di bonifica e riqualificazione ambientale;

   a creare una struttura tecnica di costante supporto al Commissario alle bonifiche;

   a prevedere la chiusura delle fonti inquinanti per rispettare gli impegni sul clima e per ridurre la contaminazione delle matrici ambientali e a tutela della salute;

   a prevedere una Relazione al Parlamento almeno semestrale dai principali organi istituzionali quali ISPRA, ARPA Puglia, ASL Taranto, ISPESL, INAIL, e dal Commissario alle bonifiche, sullo stato di salute della popolazione, sulla contaminazione ambientale, la sicurezza dei lavoratori negli impianti ex Ilva di Taranto e sullo stato di avanzamento delle bonifiche;

   a istituire, di concerto con gli enti territoriali, un Osservatorio sulla riconversione ecologica composto dalle Lo stabilimento ILVA di Taranto

associazioni ambientaliste, gli ordini professionali, rappresentanze studentesche, Reti/partenariati, Confcommercio, Confartigianato e Confagricoltura per monitorare il Just Transition Fund, il PNRR e gli altri fondi europei;

   a prevedere che il piano industriale sia subordinato agli esiti della valutazione del danno sanitario.


9/1759/11. Bonelli, Zaratti, Evi, Zanella, Dori, Borrelli.

Ordine del giorno ILVA Taranto

Articoli correlati

  • Ambiente Svenduto, comincia il secondo grado del processo
    Processo Ilva
    ILVA di Taranto

    Ambiente Svenduto, comincia il secondo grado del processo

    PeaceLink partecipa come parte civile per chiedere giustizia e ribadire la dura condanna inflitta in primo grado ai responsabili del disastro ambientale di Taranto. Il processo coinvolge anche alcune figure chiave del mondo politico, fra cui l'ex presidente della Regione Puglia Nichi Vendola.
    19 aprile 2024 - Redazione PeaceLink
  • Perché la Regione Puglia non ha aggiornato lo studio epidemiologico del dottor Forastiere?
    Ecologia
    PeaceLink sollecita il presidente della Regione Michele Emiliano

    Perché la Regione Puglia non ha aggiornato lo studio epidemiologico del dottor Forastiere?

    Si apre l'appello del Processo Ambiente Svenduto con una grave mancanza: il non aggiornamento dello studio fondamentale per comprendere il nesso causa-effetto tra gli inquinanti prodotti dall'ILVA e la salute dei cittadini.
    18 aprile 2024 - Associazione PeaceLink
  • Onore ai 32 mila
    Taranto Sociale
    Sono stati loro a incarnare la forza della coscienza collettiva

    Onore ai 32 mila

    Undici anni fa PeaceLink a Taranto sollecitava la partecipazione al referendum Ilva con un messaggio chiaro: "Prima che l'inquinamento ti fermi, ferma l'inquinamento".
    13 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
  • Inquinamento ILVA, il dossier di PeaceLink inviato alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo
    Taranto Sociale
    Audizione di Alessandro Marescotti

    Inquinamento ILVA, il dossier di PeaceLink inviato alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo

    Nonostante le prescrizioni dell'Autorizzazione Integrata Ambientale sembrino essere state rispettate sulla carta, l'ILVA continua a produrre un'inquietante quantità di inquinamento, con un preoccupante aumento dei livelli di benzene, noto cancerogeno.
    8 aprile 2024 - Associazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)