Nella Jugoslavia il Kossovo sceglie la via della resistenza pacifica

Kossovo: la nonviolenza risvegli le coscienze

Come ai tempi di Gandhi un popola lotta senza le armi per la propria liberta'. Il 10 ottobre manifestazione a Roma in Piazza Montecitorio. Modem, stampanti, fax e fotocopiatrici: le nostre armi nonviolente per diffondere la lotta nonviolenta del Kossovo.
6 ottobre 1997

Nei Balcani c'e' un popolo che lotta per la sua indipendenza e che ha scelto la strada della non-violenza di Gandhi.

Chiede di non subire la violenza della polizia, di poter parlare la propria lingua, di eleggere il proprio presidente.

E' il popolo del Kossovo

Poiche' ha scelto di non ricorrere alla lotta armata conta sulla solidarieta' internazionale e sul riconoscimento dell'alto valore morale e politico di tale opzione non-violenta. Mentre gli altri movimenti indipendentistici nei Balcani hanno imboccato strade nazionalistiche e hanno usato la guerra per richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica e della comunita' internazionale, il Kossovo ha tentato una strada originale e che va appoggiata: l'uso di una pacifica disobbedienza civile al potere serbo.
Di fronte alla repressione violenta risponde organizzando un potere parallelo e ricorrendo alle tecniche di resistenza non-violenta.

Ma perche' la comunita' internazionale intervenga per il rispetto dei diritti umani in Kossovo occorre che il conflitto si espasperi e degeneri in guerra?

Come mai la non-violenza sembra non attirare l'attenzione della comunita' internazionale? E' proprio vero cio' che pensano i nazionalisti, ossia che solo con la guerra si puo' contare nelle trattative internazionale?

Gia' ora alcuni settori della protesta studentesca in Kossovo rischiano di sfuggire alla direzione della resistenza non-violenta. E la polizia non perde l'occasione per intervenire brutalmente e acuire lo stato di tensione puntando sulla degenerazione violenta del conflitto.

Cosa possiamo fare noi?

Il 10 ottobre le associazioni della CAMPAGNA KOSSOVO manifesteranno con i kossovari in Piazza Montecitorio, dalle 9 alle 14.

Noi possiamo fare una cosa importantissima: diffondere questo appuntamento.

La CAMPAGNA KOSSOVO, nell'ultimo suo comunicato, ha ritenuto di ringraziare PeaceLink per aver messo a disposizione il proprio sito Internet. Le informazioni sulla CAMPAGNA KOSSOVO sono infatti reperibili alla pagina web

http://www.peacelink.it/peacelink/kossovo/kosstart.html

ed e' possibile contattare per posta elettronica la CAMPAGNA KOSSOVO ai seguenti indirizzi di posta elettronica:

davac@mbox.vol.it
eccetera@mbox.vol.it

Per i contatti telefonici:
tel/fax 099/5662252 (Etta Ragusa)
tel.0471/972240 (Thomas Benedikter)

Chiunque possa stampare o fotocopiare questo messaggio, lo faccia circolare, lo mandi ai giornalisti, spedisca fax o lettere ai quotidiani locali, diffonda la voce che un popolo lotta per la propria liberta' con le armi della non-violenza. Come ai tempi di Gandhi. La catena della solidarieta' - se non parte dai "potenti della terra" - parta almeno da noi cittadini.

"Il mondo di oggi ha bisogno di persone
che abbiano amore e lottino per la vita
almeno con la stessa intensita' con cui altri
si battono per la distruzione e la morte."

Gandhi

Articoli correlati

  • Le "armi" di Massimo D'Alema
    Editoriale
    In passato gli avevamo scritto perché chiedesse scusa per le vittime innocenti dei bombardamenti

    Le "armi" di Massimo D'Alema

    Interrogatori e perquisizioni. I pm configurano il reato di corruzione internazionale. Al centro dell'inchiesta una compravendita di navi e aerei militari. D'Alema è stato il presidente del consiglio italiano che autorizzò l'intervento italiano in Kosovo nel 1999
    22 agosto 2023 - Alessandro Marescotti
  • Paesaggi Kosovari, 1998-2018
    Cultura
    Il patrimonio culturale come risorsa di progresso e opportunità per la pace

    Paesaggi Kosovari, 1998-2018

    Progetto PRO.ME.T.E.O.
    Libro di Gianmarco Pisa. Recensione di Laura Tussi. Edizioni Multimage
    20 settembre 2019 - Laura Tussi
  • Guerra umanitaria in Kosovo? Hanno espiantato organi e trafficato droga
    Conflitti
    La verità nascosta

    Guerra umanitaria in Kosovo? Hanno espiantato organi e trafficato droga

    Una guerra voluta dalla Nato e che D'Alema difese perfino in un libro titotalo "Gli italiani e la guerra"
    15 dicembre 2010 - Alessandro Marescotti
  • Migranti

    I Rom: dal Kosovo al Casilino 900

    Storia incredibile di alcune famiglie rom, imparentate tra loro, che dagli anni novanta in poi, quando il clima sociale e politico in Kosovo cominciava a farsi pesante, lasciarono le loro case per raggiungere l'Italia. Pensavano di essersi lasciati alle spalle l'inferno. Arrivarono, invece, al CASILINO 900.
    10 settembre 2009 - Raffaele Coniglio
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)