Elezioni europee 2009

Quattro domande sull'Europa al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi

Lettera aperta al Presidente del Consiglio
4 giugno 2009

Berlusconi e l'Europa

Il 6 e 7 giugno si terranno le elezioni per rinnovare il Parlamento europeo. Dal 1979 è la settima volta che saremo chiamati alle urne per eleggere i nostri rappresentanti per l'unica istituzione dell'UE eletta direttamente dai cittadini europei.

La campagna elettorale è stata quasi inesistente. Non si è parlato d'Europa, come ha fortemente sottolineato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a conclusione della Festa del 2 giugno, e le poche volte che si è fatto campagna i temi di discussione hanno riguardato tutt'altro.

C'è molta disinformazione sull'Europa. A partire dagli spot del governo italiano sul voto europeo del 6-7 giugno trasmessi dalle reti televisive nei quali si dice, erroneamente, che “possono votare i cittadini italiani che hanno compiuto i 18 anni”. In virtù del Trattato di Maastricht tutti i cittadini comunitari hanno diritto di voto, attivo e passivo, nelle elezioni europee (e amministrative) nel paese in cui sono residenti. Questo concetto è spiegato negli spot della campagna ufficiale promossa dal parlamento europeo. Il governo italiano ha rinunciato a servirsi di quegli spot per fare da sé, con questi risultati.

Tutte le forze politiche hanno precise responsabilità ma Lei in qualità di Presidente del Consiglio oltrechè di leader della coalizione di governo ha responsabilità maggiori di cui dar conto ai cittadini italiani ed europei.

Parlamento europeo

Il Presidente francese Nicolas Sarkozy e la Cancelliera tedesca Angela Merkel, leader di due dei paesi fondatori dell'U.E., hanno pubblicato domenica 31 maggio su “Le Journal de Dimanche” la dichiarazione congiunta “Pour une Europe qui protège” (*) sulla loro visione d'Europa spiegando e motivando l'impegno dei rispettivi governi per far avanzare il processo di integrazione europea.

 Sia Merkel che Sarkozy hanno sentito il dovere di dare una indicazione ai propri cittadini a pochi giorni dall'importante appuntamento elettorale europeo che non può essere considerato un mero sondaggio sul gradimento dell'operato del governo da Lei presieduto. L'elezione europea merita ben altra considerazione: è bene sapere che il 70% delle leggi approvate ogni anno dal Parlamento italiano sono conversioni di direttive e norme che provengono direttamente dal Parlamento di Strasburgo.

Sia Merkel che Sarkozy non si sono candidati alle elezioni europee ben sapendo l'incompatibilità del proprio ruolo con l'impegno europeo. Al contrario Lei ha scelto di candidarsi in tutti e cinque collegi invitando i Suoi ministri a fare lo stesso. Tra l'altro ha scelto di candidarsi senza far conoscere la Sua visione sul futuro dell'Europa sia perchè in campagna elettorale non ha affrontato i temi europei, sia perchè la formazione politica da Lei presieduta non si è degnata di elaborare un manifesto né di diffondere una semplice lista di punti programmatici.

bandiera europea E' per questo motivo che la redazione di PeaceLink, a nome di tutti gli italiani, vuole porLe alcune domande sull'Europa consapevole che i mezzi per comunicare il Suo pensiero sul futuro del Vecchio continente non Le manchino.

1) La crisi economica e finanziaria che ha colpito in prima battuta gli Usa e a seguire il mondo intero richiede risposte a livello sovranazionale. Gli stati nazionali non sono in grado di affrontare la crisi e l'Europa diventa la dimensione minima per cercare di fornire risposte concrete. A patto di dotare l'U.E. di risorse sufficienti. Il bilancio dell'Unione, fermo all'1% del PIL dei paesi U.E., è infatti troppo limitato per consentire politiche comuni nel campo del lavoro, del welfare, della difesa dei diritti fondamentali, dell'economia, della politica estera e della difesa. E' favorevole, pertanto, a un aumento considerevole del bilancio dell'U.E.?

2) Anche con la ratifica del Trattato di Lisbona l'Unione europea non risolverà alcune contraddizioni riguardanti la democrazia europea. A tal riguardo intende sostenere una iniziativa (art. 48 del Trattato di Lisbona **) per modificare i Trattati al fine di dare al Parlamento europeo pieni poteri legislativi e all’Unione un vero Governo democratico ed efficace?

3) Se nel 2014, a fine trattative, la Turchia avrà ottemperato a tutte le condizioni per entrare nell’Unione europea, appoggerà il suo ingresso ?

Berlusconi al Parlamento europeo il 2 luglio 2003 4) Per concludere siamo curiosi di sapere se è sempre convinto che i parlamentari europei siano 'turisti della democrazia' come li aveva definiti nel Suo intervento a Strasburgo, il 2 luglio del 2003, durante la presentazione del semestre italiano di Presidenza del Consiglio Europeo?

La ringraziamo anticipatamente per l'attenzione e per le risposte che vorrà far conoscere a tutti gli italiani.

 

 

 

 

 

 

 

Note: *) "Pour une Europe qui protège"

Par Angela MERKEL et Nicolas SARKOZY

http://www.lejdd.fr/cmc/elections-europeennes-2009/200922/pour-une-europe-qui-protege_213259.html

**) Art. 48 : Procedura di revisione ordinaria...

1. ….

2. Il governo di qualsiasi Stato membro, il Parlamento europeo o la Commissione possono sottoporre al Consiglio progetti intesi a modificare i trattati...

3. Qualora il Consiglio europeo .... adotti a maggioranza semplice una decisione favorevole all'esame delle modifiche proposte, il presidente del Consiglio europeo convoca una convenzione ....

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