I dieci minuti di faccia a faccia a Taranto fra Matteo Renzi e la pediatra Annamaria Moschetti
Quattro riflessioni su Renzi e l'ILVA
Dopo l'incontro del Presidente del Consiglio con la pediatra impegnata a difendere i bambini di Taranto, vorrei dire quattro semplici cose. Eccole.
2 agosto 2016
Ho letto il resoconto della Moschetti del suo incontro con Renzi a Taranto, e la cosa mi ha suscitato le seguenti quattro riflessioni in ordine sparso.
1 - Renzi dice che non e' accertato il nesso tra aumento di mortalita'
ed emissioni Ilva, ma forse ignora che questo nesso e'
scientificamente provato, e le prove sono agli atti del processo Ilva per disastro ambientale.
2 - Renzi domanda se i tarantini vogliono chiudere lo stabilimento, ma
forse ignora che in un regime di economia di mercato la chiusura di
una azienda e' un atto dovuto quando questa azienda perde milioni di euro al giorno.
3 - Renzi teorizza che l'azienda puo' essere ambientalizzata, ma forse
ignora che l'azienda non puo' essere resa eco-compatibile perche' i
costi sarebbero insostenibili e perche' lo stabilimento e' stato
progettato con la parte piu' inquinante piu' vicina al centro abitato.
4 - Renzi chiede quali alternative ci sono alla chiusura, ma forse
ignora che da anni i cittadini di Taranto chiedono una riconversione
industriale simile a quella che ha rilanciato l'economia di Pittsburgh
e del bacino della Ruhr, riconversioni che non sono sogni nel cassetto
o fantasie ambientaliste, ma prove storiche tangibili della
possibilita' concreta di passare da un modello economico centrato
sull'industria siderurgica ad un modello economico centrato sul
turismo, la green economy, le bonifiche e l'archeologia
industriale, a cui si possono aggiungere le opportunita' offerte
dall'industria dei farmaci cannabinoidi gia' fiorente in Olanda dove
il clima e il terreno sono molto meno favorevoli che in Puglia, le
opportunita' offerte da un contesto agroalimentare ricco di
eccellenze, dall'olio al vino (nel 2016 il miglior vino rosso d'Italia
e' un primitivo di manduria), le opportunita' offerte da una costa che
non ha nulla da invidiare alle mete piu' ambite delle crociere, da un
porto con una collocazione strategica degna dei piu' frequentati scali
commerciali, da una cittadinanza pronta a qualunque impegno civile,
sociale e professionale pur di liberarsi una volta per tutte dal
fardello di un'economia industriale preistorica non piu' adatta a
sostenere le sfide del nuovo millennio.
Articoli correlati
- La replica del governo ad Angelo Bonelli
Il ministro Urso evita il confronto sui debiti di Acciaierie d'Italia
Nella seduta odierna è stata discussa l'interpellanza urgente sui debiti ILVA presentata da Angelo Bonelli al ministro Adolfo Urso.24 gennaio 2025 - Fulvia Gravame - Interpellanza urgente di Angelo Bonelli
Vogliamo sapere quanti debiti ha Acciaierie d'Italia?
Se i debiti di ADI a dicembre 2022 erano pari a 4,7 miliardi di euro, a quanto saranno arrivati in due anni? Domani, 24/1/25, il ministro Urso risponderà all'interpellanza. Oggi il governo Meloni ha svuotato definitivamente il fondo per le bonifiche per garantire la continuità produttiva.23 gennaio 2025 - Fulvia Gravame - Esperimento con ChatGPT
Vendola, Riva e Dio
E' stato chiesto a un modello linguistico di Intelligenza Artificiale generativa di sviluppare un articolo in chiave ecologista partendo una dichiarazione di Nichi Vendola del 2011, in cui esprimeva stima verso Emilio Riva. Ecco cosa è venuto fuori.17 gennaio 2025 - Alessandro Marescotti - Ilva di Taranto:
Memoria, lotta e resistenza sociale nella narrazione di Piero Mottolese
La tesi di Monia Torre, basata su un’approfondita ricerca antropologica, analizza la percezione del rischio legate all’Ilva di Taranto. Attraverso le testimonianze di operai come Piero Mottolese, attivista di PeaceLink, emergono le dinamiche tra fabbrica, ambiente e comunità.14 gennaio 2025 - Redazione PeaceLink
Sociale.network