Unire il popolo della pace
Dopo sessanta anni dalla prima marcia di Aldo Capitini, la gente ha ripercorso la stessa strada, da Perugia ad Assisi.
E' stato bello vedere alla Marcia per la pace Perugia Assisi la grande, enorme bandiera arcobaleno muoversi sorretta da molte persone. Un lungo serpentone colorato che ha unito l'impegno e le speranze di giovani e meno giovani. Sorretto da tante mani. Da tanti cuori.
PeaceLink ha ampiamente pubblicizzato la marcia. Ma, nel movimento pacifista, non tutti lo hanno fatto quest'anno. In autorevoli siti web non appariva neppure l'annuncio.
Perché?
Purtroppo si è da tempo creata nel movimento pacifista una divaricazione. Una divaricazione che avrà delle ragioni, non lo metto in dubbio. Ragioni che tuttavia il 99% del popolo della pace non conosce e che io stesso fatico a capire fino in fondo, e che per questo non discuterò qui.
Di una cosa però sono sicuro: PeaceLink continuerà a lavorare perché, come trent'anni fa, ogni iniziativa pacifista trovi spazio nella sua rete telematica, nata nel mese di ottobre del 1991.
PeaceLink è stata la prima rete telematica pacifista in Italia.
Oggi abbiamo un calendario su cui tutti possono inserire eventi pacifisti e un network sociale libero costruito da noi e aperto a chiunque voglia promuovere la pace e il disarmo.
Chiunque può collaborare e scrivere.
Il sito di PeaceLink è letto tantissimo da studenti e insegnanti. E non smetterà di essere un punto di riferimento per tutto il movimento pacifista.
In questi trent'anni abbiamo conosciuto tutte le difficoltà che hanno travolto tanti, ma siamo riusciti a sopravvivere e a rilanciarci, innovando le idee, le tecnologie e l'impegno. Oggi ognuno può aderire a PeaceLink per dare un contributo al movimento pacifista.
Lo spirito di apertura della nostra rete è basato sulla parola: collegamento di pace. Peace-Link. Ci orientiamo sullo spirito di Aldo Capitini, di quella omnicrazia che PeaceLink ha declinato sul versante digitale precorrendo i tempi della rivoluzione telematica che ha cambiato il mondo.
Mentre nella società si agitano pulsioni violente e razziste, mentre assistiamo ad azioni eversive di marca neofascista, il movimento per la pace costituisce una risorsa importante da tenere unita, il più possibile, perché recupera e fa rivivere gli ideali di speranza e di genuino impegno civile che hanno animato l'Italia migliore, che ha visto assieme Aldo Capitini, Giorgio La Pira, padre Ernesto Balducci, don Lorenzo Milani, Tiziano Terzani, Gino Strada e tanti altri.
Unire il popolo della pace è più che mai urgente in questo momento in cui la violenza e il fascismo tentano di mettere radici nella società, creando un torbido fanatismo reazionario in cui è cancellata l'idea di solidarietà e di umanità, e in cui è spenta ogni ragione, persino quella dell'evidenza scientifica.
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