Appello per una Europa senza frontiere
Dopo la richiesta dei governi francese ed italiano di rivedere il trattato di Schengen, che garantisce la libera circolazione delle persone all'interno dell'Ue, il governo danese ha reintrodotto, in violazione del trattato, i controlli alla frontiera mettendo in discussione una delle maggiori conquiste dell'Europa.
20 maggio 2011
Il diritto alla libertà di movimento e il diritto a spostarsi attraverso l'area Schengen senza controlli alle frontiere sono due principi fondamentali della cittadinanza europea. Sono tra le realizzazioni europee più popolari e più ampiamente riconosciute. Rifiutiamo che questi diritti vengano messi in discussione da alcuni governi nazionali.
La decisione unilaterale della Danimarca di reintrodurre i controlli doganali, così come i recenti tentativi di bloccare al confine fra Italia e Francia i migranti provenienti dalla Tunisia, hanno fatto cadere l’Europa a un livello mai così basso dalle espulsioni dei Rom da Francia e Italia la scorsa estate.
Non è più accettabile che il diritto alla libera circolazione sia minacciato dall'incapacità degli stati che hanno ratificato il Trattato di Schengen di arrivare a una comune politica estera, di sicurezza e sociale. E non è più accettabile che questa incapacità si traduca in una pericolosa retorica populista e xenofoba che cerca di scaricare sui più deboli le cause della crisi.
La primavera araba non deve trasformarsi nella fine del sogno europeo. La reazione europea agli storici eventi dei Paesi del Nord Africa è stata quella di alzare nuovi muri e di chiudere le frontiere anche per gli stessi cittadini europei. L'Unione Europea dovrebbe invece essere un esempio di solidarietà e di cooperazione tra i popoli e lavorare per promuovere la pace, la democrazia e la libertà.
L’ideale di un’Europa libera, unita e aperta al resto del mondo non deve essere lasciato cadere. Facciamo appello alle istituzioni nazionali ed europee, ai cittadini, ai movimenti della società civile e ai politici di tutto il continente affinché l’Europa rilanci il processo di unione politica e non torni ad essere un continente tragico e diviso.
Note: L'appello è stato lanciato dal Movimento federalista europeo e da European Alternatives il 19 maggio 2011. Le prime adesioni vanno inviate a schengen at euroalter dot com
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