IRAQ: REUTERS ACCUSA, "LE FORZE USA OSTACOLANO I GIORNALISTI"

28 settembre 2005

Roma, 28 set. - L'esercito americano vuole impedire alla stampa di rendere noto cosa accade in Iraq e in quest'ottica rientrano i continui incidenti di cui rimangono vittima i giornalisti e gli arresti arbitrari dei corrispondenti delle testate occidentali. La denuncia e' del direttore generale di una delle piu' importanti agenzie di stampa del mondo, la britannica 'Reuters', che ha preso carta e penna e ha scritto al presidente della Commissione delle forze armate del Senato statunitense. David Schlesinger, direttore della gestione globale Reuters, si e' rivolto al Senatore John Warner (alla vigilia dell'incontro che questi avra' col ministro della Difesa Donald Rumsfeld) chiedendogli di manifestare al capo del Pentagono la "grande e diffusa preoccupazione nel mondo dei media sulla condotta delle truppe Usa in territorio iracheno". "Mi riferisco" ha scritto Schlesinger, "a una lunga lista di incidenti e azioni di disturbo che hanno visto giornalisti professionisti uccisi o arrestati per errore dalle forze americane in Iraq". Schlesinger ha chiesto a Warner di fare pressione su Rumsfeld affinche' risolva questa situazione "per bilanciare i legittimi interessi di sicurezza delle forze Usa e gli altrettanto legittimi interessi dei giornalisti che operano in zone di conflitto, sotto la tutela del diritto internazionale". Sono almeno 66, secondo la Reuters, i giornalisti uccisi in Iraq dall'inizio del conflitto nel marzo 2003: la maggior parte di loro erano iracheni, visto che nel Paese sono rimasti solo pochi giornalisti occidentali. "Il peggioramento della situazione professionale per i giornalisti in Iraq limita direttamente la capacita' dei reporter di fare il loro lavoro e, soprattutto crea un pericoloso effetto a catena su tutto il mondo dell'informazione" si legeg ancora in uan sintesi della missiva pubblicata anche dalla stessa agenzia britannica, "limitando la capacita' dei media di coprire a pieno e in maniera indipendente gli avvenimenti in Iraq, le forze armate Usa stanno impedendo ai cittadini del loro Paese di avere un'informazione corretta minando al contempo le stesse liberta' che gli Usa dicono ogni giorno di voler difendere e alimentare". Schelsinger afferma che i militari Usa si sono piu' volte rifiutati di condurre indagini indipendenti e trasparenti sugli episodi che hanno portato alla morte dei dipendenti della Reuters, affidando invece le inchieste agli ufficiali delle unita' responsabili degli incidenti che hanno sempre esonerato da qualsiasi coinvolgimento i propri uomini. Preoccupante, secondo la Reuters, anche il crescente numero di giornalisti arrestati dalle forze americane. Schlesinger fa notare come in varie occasioni i reporter siano stati arrestati per essere in possesso di foto o video sulla resistenza irachena che, secondo i soldati statunitensi, indicavano chiaramente "la simpatia e la vicinanza dei giornalisti alla guerriglia"

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