Informazione: ISF, frase Bush su Al-Jazeera non solo scherzo
FIRENZE, 23 NOV - ''Il Presidente Bush ora dice che la sua frase sulla necessita' di bombardare Al Jazeera in Irak fu solo una battuta di spirito. Dovrebbe invece ricordare che un aereo militare Usa mise in pratica quella idea all' alba dell' 8 aprile 2003 a Bagdad'', uccidendo ''il collega Tareq Ayyub che stava seguendo le fasi del violento scontro militare in corso sulla riva del Tigri dal tetto della sede dell' emittente del Qatar''. Lo ricorda in una nota l' associazione Isf (Information Safety and Freedom), rilevando come la direzione di Al Jazeera ''avesse comunicato le coordinate della propria sede alle forze della coalizione una settimana prima dell' occupazione di Bagdad''. ''Poche ore dopo quell' attacco, verso le 12, - prosegue Isf - un carrarmato Abrahams colpi' l' Hotel Palestine abitato dai giornalisti uccidendo il collega Taras Protsyuk della Reuters e il collega Jose' Couso della spagnola Telecinco. Un rapporto investigativo pubblicato dall' associazione americana Cpj (Committee for to Protect Journalists) ha poi dimostrato che gli ufficiali statunitensi che autorizzarono quell' attacco erano a conoscenza che l' albergo ospitava i giornalisti internazionali''. ''Dobbiamo anche aggiungere - si legge nel comunicato di ISF - che in seguito il governo irakeno ha espulso dal Paese l' emittente del Qatar colpevole di diffondere notizie e voci che risultavano critiche rispetto agli interessi della Coalizione e dei suoi alleati interni''. ''La liberta' di stampa resta un miraggio in Irak dove le associazioni dei giornalisti e molti colleghi continuano a denunciare la morsa fra minacce e violenze attuate dai terroristi , ma anche da Governo e forze alleate'' , prosegue il comunicato. ''Dall'inizio della guerra in Irak sono stati 75 i giornalisti caduti e molti in episodi che hanno coinvolto militari della Coalizione. Su ognuno di questi casi le autorita' militari usa hanno applicato l' etichetta 'accident', chiudendo la pratica esattamente come nella vicenda della collega Giuliana Sgrena, dove perse la vita il dirigente del Sismi Nicola Calipari. Forse il Presidente Bush - conclude la nota - invece di fare dello spirito, dovrebbe almeno chiedere scusa ai familiari''.
Articoli correlati
- "Breaking News", una volta tanto in positivo
Il Regno Unito riconosce i crimini dell'ISIS contro gli Yazidi
Cercare giustizia è necessario per coloro che hanno perso la vita e per le vittime sopravvissute. E la storia merita di essere riconosciuta.2 agosto 2023 - Gulala Salih - Un recente studio scientifico ripropone la questione
Problemi di salute mentale dei veterani e militari americani
Dopo due decenni di guerra continua in Afghanistan, una crescente popolazione di veterani si presenta per cure di salute mentale. La depressione rimane una delle principali condizioni di salute mentale nei militari. E ogni anno più di seimila si suicidano. - How to fight against war disinformation? Julian Assange shows a way
"My one and only New Year's Resolution": Letter from an ex-pacifist (now no longer "ex")
January 1st of each year is the time for formulating resolutions to keep or break (usually the latter) during the 365 days ahead. So Martina, an ex-pacifist who now is no longer “ex”, has decided to make only one resolution for 2023. “That way,” she says, “I’m sure to keep it.”8 gennaio 2023 - Patrick Boylan - Come combattere la disinformazione di guerra? Julian Assange ce lo insegna.
Il mio Buon Proposito per il nuovo anno: lettera di una ex-pacifista (ora non più “ex”)
Il 1° gennaio di ogni anno è il momento consueto per formulare i buoni propositi per i 365 giorni a venire. Se ne formulano tanti e di solito se ne mantengono pochi. Una ex-pacifista, ora decisa a non essere più ex, ha invece scelto per quest'anno un solo proposito. Così è più sicura di mantenerlo.2 gennaio 2023 - Patrick Boylan
Sociale.network