Premio Ilaria Alpi: 255 giornalisti per 235 video di cui 48 inediti

Numeri record per la XIII edizione del premio Ilaria Alpi. scelti i finalisti del premio giovane.
30 aprile 2007

Sono le produzioni inedite, segnale di un giornalismo d'inchiesta fatto sempre più da free-lance e liberi professionisti, a fissare il record di partecipanti alla XIII edizione del Premio Giornalistico Televisivo Ilaria Alpi.

In concorso, infatti, ci sono ben 48 nuove produzioni realizzate da 81 giovani autori. L'età media è di 31,9 anni. Numeri quadruplicati rispetto al 2006: un anno fa i reportage per questa sezione furono 12.

Anche in questa edizione il Premio Produzione consiste in 10.000 euro e nella messa in onda da parte di Rai News 24 e Rai Tre.

Il record del Premio, che dal '95 promuove servizi ed inchieste giornalistiche fatti con coraggio, scrupolo investigativo ed onestà intellettuale, si registra anche a livello generale. I giornalisti partecipanti sono 255, 100 in più dello scorso anno. Di questi il 40% è rappresentato da donne (98).

I numeri delle sezioni classiche: la sezione A (servizi da tg) conta 17 video e 19 partecipanti, la B (servizi fra i 4' e i 15') 36 video e 40 autori, la C (inchieste oltre i 15') 69 filmati di 81 autori.

Bene anche la sezione D, riservata alle emittenti televisive locali: 21 emittenti per 29 servizi realizzati da 33 giornalisti. Tra le regioni di provenienza Emilia Romagna, Marche, Veneto, Liguria, Toscana, Sicilia e Sardegna.

Ancora una volta il Premio Ilaria Alpi dimostra la sua forte presenza in Europa. Per questa sezione sono in gara 26 giornalisti con 21 reportage. Fra le emittenti spiccano per la prima volta la presenza di Al Jazeera enghish e Al Jazeera international. Fra le altre TSI Svizzera e SF Svizzera. France 2, More 4 news Inghilterra.

Per quanto riguarda la partecipazione italiana la Rai è sempre la più presente. Seguono Mediaset, La 7, e Sky.

Fra gli argomenti trattati maggiore attenzione è data ai fatti del mondo. 68 reportage raccontano le vicende di paesi come il Brasile, la Romania e la Sierra Leone. Sono invece 55 i video sui temi italiani: la cronaca, le storie di malasanità e la vita carceraria, solo per citarne alcune.

Non manca l'attenzione alla storia raccontata da 9 documentari, di cui 5 sulla Shoa; ai problemi dell'immigrazione: 20 servizi di cui 5 sulle rotte dei migranti, 3 sull'invisibilità degli immigrati nel mercato del lavoro. Un argomento, quest'utlimo, che ha richiamato l'impegno di 24 servizi dedicati alle morti sul lavoro, al precariato e ai nuovi poveri.

Non potevano ovviamente mancare i servizi (19) sulle guerre dimenticate come Congo, Cecenia e Libano. E ancora, 11 reportage su Mafia e Camorra; 18 sul recupero sociale, nello specifico i sistemi carcerari alternativi, gli ospedali psichiatrici la vita dei non vedenti e non udenti; 7 dedicati all'ambiente, dai mutamenti climatici all'emergenza acqua. 9 i servizi costituiti da un'intervista, di cui 3 a superstiti in campi di concentramento.

A valutare i servizi è una giuria composta dal Presidente Italo Moretti, Ettore Mo, Luca Ajroldi, Alessandro Banfi, Gerardo Bombonato, Claudio Brachino, Paolo Petruccioli (delegato Angela Buttiglione), Letizia Leviti (delegata Emilio Carelli), Giovanna Lio, Mauro Mazza, Paolo Meucci, Corradino Mineo, Roberto Morrione, Paola Palombaro, Sandro Provvisionato, Antonello Piroso,

Gianni Riotta, Roberto Scardova, Romano Tamberlich e Andrea Vianello.
Per il Premio produzione la giuria è composta da Italo Moretti, dal direttore di Rai Tre Paolo Ruffini, dal direttore di Rai News 24 Corradino Mineo, dal Presidente dell'Ordine dei Giornalisti dell'Emilia Romagna Gerardo Bombonato e dal Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Paolo Serventi Longhi.

Per il Premio della critica: Alessandra Comazzi (La Stampa), Antonio Dipollina (Repubblica)
Roberto Levi (Il Giornale), Mirella Poggialini (Avvenire), Norma Rangeri (Il Manifesto), Maurizio Turrioni (Famiglia Cristiana), Giovanni Volpi (Tv Sorrisi e Canzoni).

Venerdì 27 aprile, sono stati scelti i video finalisti del Premio Giovane. Fra i 23 totali, inviati da 28 giovani giornalisti per un'età media di 29,34 anni, la giuria composta dagli studenti del Corso di Comunicazione Giornalistica, Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione, Facoltà di Lettere (Università di Bologna), coordinati dal Prof. Mauro Sarti, ha scelto: due Si "Gli Ultimi Dittatori" di Geri Morellini e "Lo schermo nella polvere - I mondiali visti dal Mozambico" di Federica Cellini entrambi andati in onda per "La Storia Siamo Noi" Rai Educational che si contenderanno il Premio Giovani con Barbara Tregnago e Attila Pasi che hanno realizzato il servizio dal titolo"Ombre in Luce sul Caso Dal Molin" andato in onda su Veneto Sat .

La premiazione di tutti i vincitori si terrà sabato 9 giugno, ultima giornata del Premio Ilaria Alpi, in programma dal 3 al 9 giugno al Palazzo del Turismo di Riccione.

Il Premio Ilaria Alpi è organizzato dall'Associazione Ilaria Alpi-Comunità Aperta di Riccione, Regione Emilia Romagna,Provincia di Rimini, Comune di Riccione in collaborazione con Rai, Ordine dei Giornalisti dell'Emilia Romagna, Federazione Nazionale della Stampa, Usigrai, NIDIL CGIL, Articolo 21.

Con il contributo di Unipol Assicurazioni, Unipol Banca, Brussels Airline, Manutencoop, Delta, Coop, Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, Block 60, Hotel Luna, Aeroporto Federico Fellini di Rimini. Media Partner Rai Tre, Rai News 24, Internazionale. Sponsor tecnici: Il Ponte, E'Tv Romagna,News Rimini, Radio Icaro.

Il Premio Ilaria Alpi è organizzato con il patrocinio della Presidenza della Camera dei Deputati, del Ministero delle Comunicazioni,della rappresentanza in Italia della Commissione Europea, dell'Unesco e, del Segretariato Sociale della Rai.

E con l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica.

Premio Giornalistico Televisivo "Ilaria Alpi"
c/o Villa Lodi Fè - Viale delle Magnolie, 2 -
47838 RICCIONE (RN) - ITALY
tel: + 39 0541 691640, fax: + 39 0541 475803
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Ufficio Stampa: Roberta Silverio

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