Somalia, uccisi due reporter:sono 70 dall'inizio del 2007
L'Unione europea «condanna fermamente» l'assassinio di Mahad Ahmed Elmi e Ali Iman Sharmarke, i due giornalisti somali uccisi in due diversi agguati a Mogadiscio, e invita le autorità somale a porre fine all'impunità. «L'Unione europea ribadisce il suo sostegno a tutti coloro che operano per la libertà d'espressione e lottano per garantire l'esistenza di media imparziali e la diffusione di informazioni esatte», afferma la Presidenza di turno portoghese dell'Ue in un comunicato diffuso a Bruxelles. Mahad Ahmed Elmi, un amato conduttore radiofonico è stato ucciso durante la mattinata di sabato 11 agosto davanti al suo ufficio. Poche ore dopo, il somalo-canadese Ali Iman Sharmarke, co-fondatore e proprietario della stessa stazione radio, è stato fatto saltare in aria nella sua macchina mentre si stava dirigendo al funerale del suo collega. Elmi e Shamarke «erano personalità importanti in Somalia e il loro lavoro era essenziale per promuovere la democrazia e la riconciliazione», afferma ancora la Presidenza sottolineando che «nulla può giustificare le aggressioni o le intimidazioni contro coloro che esprimono le loro opinioni» e che sono «protetti dall'articolo 19 del patto relativo ai diritti civili e politici», in vigore in Somalia dal 1990. L'Ue invita quindi le autorità somale a «porre fine all'impunità» e ad avviare «indagini imparziali su questi omicidi» e su tutti gli altri crimini contro gli operatori dei media nel Paese africano.
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