Aerei da guerra israeliani alla Camera: quali deputati diranno di sì all'acquisto?
Albert
Bollettino pacifista settimanale
La voce della ragione in tempo di guerra
G550: martedì il voto alla Camera sull'acquisto di tecnologia militare israeliana
Martedì prossimo la Commissione Difesa della Camera dei Deputati voterà sull’Atto di Governo n. 264, che prevede l’acquisto di sofisticati velivoli Gulfstream G550, allestiti con tecnologia militare israeliana per missioni di guerra elettronica e spionaggio.
Non è solo una questione tecnica. È una scelta politica, e in un momento drammatico: mentre il governo israeliano è accusato di crimini di guerra e contro l’umanità per le operazioni su Gaza, l’Italia sceglie di rafforzare i legami militari proprio con il complesso industriale-militare israeliano.
Anche un semplice messaggio può diventare un gesto di resistenza nonviolenta.
Email a on. Minardo (Presidente Commissione Difesa): MINARDO_ANTONINO@CAMERA.IT
Testo suggerito
Gentile on. Antonino Minardo,
Le scrivo per esprimere la mia forte contrarietà all'acquisto da parte del Governo italiano di velivoli CAEW, prodotti da Elta Systems/Israel Aerospace Industries, destinati a potenziare le capacità di spionaggio e guerra elettronica del nostro Paese.
Mi riferisco all'implementazione di suite operative "Multi-Missione Multi-Sensore" (MMMS) su piattaforma condivisa Gulfstream G550 "Green" base JAMMS, attualmente in esame al Senato nella Commissione Difesa.
In qualità di presidente della Commissione Difesa della Camera Lei ha oggi una responsabilità particolare. Questo non è un semplice programma tecnico: è una scelta politica, che rinsalda rapporti militari con un governo, quello israeliano, attualmente responsabile di orrende stragi sui civili a Gaza per cui è sotto accusa a livello internazionale.
L'Italia deve rompere ogni accordo militare con Israele. Acquistare tecnologie militari da Israele significa oggi finanziare un particolare settore del complesso industriale di un governo che opera con grave disprezzo per il diritto umanitario internazionale.
Le chiedo quindi per ragioni di coscienza e di coerenza con la Costituzione Italiana di esprimere una pubblica opposizione a questo programma.
L’Italia deve uscire da ogni rapporto di affari con l'industria militare di Israele ed essere invece promotrice di pace, dialogo e tutela dei diritti umani.
In attesa di un Suo riscontro, Le porgo cordiali saluti.
[Nome e Cognome]
[Città / Provincia di residenza]
[Email ed eventuale organizzazione o rete]
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Scrivere a
MINARDO_ANTONINO@CAMERA.IT
Approfondimento: https://www.peacelink.it/disarmo/g550-camera-deputati
Alex Zanotelli: "In cinque minuti decidono milioni per la guerra"
Un intervento durissimo di padre Alex Zanotelli denuncia quanto è accaduto in Commissione Bilancio alla Camera: in appena 5 minuti, senza alcun dibattito, è stato approvato il parere positivo sull’acquisto dei G550.
Il suo appello è una scossa alla coscienza.
Leggi l’intervento: https://www.peacelink.it/zanotelli/a/50742.html
La campagna No Riarmo produce effetti (ma non basta)
Grazie all’azione congiunta della Campagna No Riarmo, alcuni senatori hanno espresso dissenso o si sono astenuti, ma il provvedimento è passato.
Serve più partecipazione, più pressione, più voce.
Approfondimento: https://www.peacelink.it/disarmo/acquisto-di-aerei-con-tecnologie-militari-israelia
Memorandum militare Italia-Israele: l’8 giugno scade il termine per annullarlo
Nel 2005 Italia e Israele firmarono a Parigi un Memorandum d’intesa militare che si rinnova automaticamente ogni 5 anni. Il prossimo rinnovo scatterà l’8 giugno 2025.
Collaborare con chi bombarda ospedali e scuole è complicità.
L’ex magistrato Domenico Gallo ricorda che siamo ancora in tempo per fermare il rinnovo.
Intervista su Radio Onda d’Urto:
https://www.radiondadurto.org/2025/05/15/crescono-i-rapporti-militari-italia-israele-approvato-lacquisto-di-forniture-per-16-miliardi/
Campagna: https://www.peacelink.it/conflitti/a/50739.html
No Riarmo: manifestazione a Roma il 21 giugno
Roma ospiterà il 21 giugno una grande manifestazione contro il riarmo europeo, nell’ambito della settimana di mobilitazione Stop Rearm Europe (21–29 giugno).
Nello stesso periodo, a L’Aja, si terrà il vertice della NATO, dove si decideranno i dettagli del nuovo piano di riarmo dell’Unione Europea.
Invitiamo associazioni, reti, gruppi e cittadini/e ad organizzare la partecipazione.
Info evento: https://www.peacelink.it/disarmo/no-riarmo-manifestazione-a-roma-il-21-giugno
Carovana della pace verso Rafah: “Nessuno è al sicuro. Salviamoli”
Un pullman carico di parlamentari europei, attivisti, giornalisti e operatori umanitari si è diretto verso il valico di Rafah, al confine tra Egitto e Gaza.
Le testimonianze raccolte durante il viaggio sono strazianti.
Noha, cooperante palestinese, è stata uccisa con la sua famiglia. Per chi la conosceva non è un “numero”: è un volto, un’amica, una costruttrice di pace.
«Tutto il suo lavoro è stato cancellato – racconta Valentina Venditti (CISS) –. Nessuno è più al sicuro dentro Gaza, nemmeno i cooperanti».
I messaggi continuano ad arrivare.
Yousef Hamdouna, la cui famiglia è rimasta dentro Gaza, racconta: «Mi hanno scritto che non intendono andare via. Sono stanchi di sopravvivere».
Luisa Morgantini, ex vicepresidente del Parlamento europeo, è parte della carovana.
Cecilia Strada, europarlamentare, riceve richieste disperate di aiuto: “Un pacco di farina, dei pannolini, una medicina”.
Leggi tutto: https://lists.peacelink.it/pace/2025/05/msg00006.html
FACCIAMOCI SENTIRE
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Diciamo NO al riarmo, NO alla complicità, NO alla guerra.
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