Non siamo più vivi e non ce ne siamo accorti.
Oggi una persona su OTTO muore di fame. Secondo l'ONU lo scorso anno è morta di fame qualche persona in meno dell'anno prima.
Forse è morta mentre provava a scappare dalla fame o dalla guerra, mentre cercava un posto per sopravvivere e per lavorare o mentre provava a salvare un figlio o un compagno e poi, potrebbero anche essere morti insieme. Ma queste altre persone non sono morte per fame.
Oggi ci emozioniamo ogni volta che vediamo i corpi di centinaia di disgraziati che galleggiano sul mare, o che vengono ammazzati da nuvole di gas tossici o bombardati da aerei telecomandati che possono ammazzare ovunque, senza rischi per gli assassini.
Ci indignamo, ma ci basta solo la "VERGOGNA" che grida il Papa, per sentirci già rasserenati e per ricominciare a pensare a dove andare a fare benzina, all'aumento dell'IVA, a non tardare all'appuntamento, al solito traffico, alla noia …..
Oggi, in tutti i paesi, eleggiamo democraticamente e paghiamo per governarci "omuncoli" che perdono tempo per litigare sulla sorte di un delinquente - o per decretare uno "shutdown", che ha sbattuto immediatamente in mezzo alla strada centinaia di migliaia di persone - o per optare per politiche che riducano alla miseria paesi che non sanno fare il compito di ragioneria – o che promettono di tagliare i servizi pubblici per altri 7 anni per ripianare il debito pubblico – o che tengono bassi i salari per il bene del “paese” - e che hanno semplicemente troppi servi-imbecilli o collusi seduti tra di loro.
Ma sono sempre gli stessi amici-protettori che spiegano ai governanti, a tutti i governanti, come far quadrare i loro conti, come dichiarare un centinaio di guerre, come investire nelle armi, come rubare usando le banche, come sperperare miliardi che non sono mai esistititi, come ingannare e nascondere tutto questo alla gente che li ha eletti.
Oggi però il mondo è più civile di una volta, siamo tutti informati. Conosciamo tutto quello che per mezzo dei media è stato deciso di farci conoscere, tanto che non potremmo mai nemmeno immaginare che sarebbe equo "lasciar morire di fame" quelli che, con i loro errori hanno provocato le stragi delle guerre inventate, dell’incuria ambientale, dello sperpero inutile delle risorse naturali, delle nuove malattie provocate da farmaci, venduti solo per fare soldi.
Oggi preferiamo sentir parlare di strategie e di giochi politici mentre ammiriamo l'eloquenza del politico, senza obiettivi sociali e senza contenuti, che ha imparato ad abbassare il tono della voce e mostra di saper vincere qualche schermaglia verbale.
Oggi ci basta farci abbindolare dalla forma e non ci vergogniamo della mancanza di memoria o di un minimo di educazione civica ... andiamo troppo di fretta per avere il tempo di pensare e poi non vale la pena insistere sul significato di "parole fuori tempo" come Felicità, Diritto, Libertà di pensiero.
Pare che sorridere ci costi sempre un pò di più e ci piace abbandonarci nel dormiveglia, quando ci sembra di entrare in un altro mondo, dove tutto diventa sfumato e lontano, dove si sente meno la fame, si sente meno il freddo e il dolore e dove non si sente nemmeno il bisogno di tirare fuori tutta quella rabbia che abbiamo accumulata dentro di noi.
Non siamo più vivi e forse non ce ne siamo ancora accorti.
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