Abbiamo perso l'abitudine ad informarci, abbiamo perso la nostra abitudine a scegliere tra le cose che vediamo con i nostri occhi e ormai non controlliamo più nemmeno quello che ci viene detto. Ci crediamo.
È come se, mentre siamo immersi nella lettura di un libro che ci ha portato lontani dalla realtà, improvvisamente, ci rendessimo conto di essere nel letto di un torrente le cui acque ci stanno già travolgendo.
Un angolo di paradiso, dove il turista oltre alla bellezza della natura ritrova il colore del vero folklore colombiano.
Ma non tutti vedono i colori del paradiso.
18 aprile 2014 - Ernesto Celestini
Ci sono delle immagini radicate nella nostra mente come
Il modo in cui ci raggiunge l'informazione limita la nostra fantasia, ci mostra un mondo più piccolo e ci nasconde le soluzioni che non sono in riga con la visione del mondo per cui la mente è stata allenata, educata, amaramente "programmata”.
Mentre il Governo uscente sceglie quali sono gli impegni che non deve assolutamente mancare, l'informazione sceglie quello che conviene dire, o non dire
2 marzo 2013 - Ernesto Celestini
Volevamo parlare di democrazia, di rappresentatività e di partecipazione.
Si è cercato solo di usare la spontaneità e l’immagine pulita di chi la politica la fa ogni giorno, senza scorte o auto blu, senza stipendi indecenti, ma dividendosi le spese per pagare il locale dove ci si incontra.
30 dicembre 2012 - Ernesto Celestini
Comprando titoli di debito che le banche svendono a finanziarie senza scrupoli ricomprano
Quando un tribunale brasiliano li condanna ad abbandonare anche le "sacre” terre degli antenati, scelgono di morire piuttosto che abbassare di nuovo la testa dinanzi a un potere che riconosce solo la legge del più forte.
Troppi interessi economici hanno portato altra gente armata, è tornata la guerriglia ad Antioquia, la FARC, i paramilitari e una crescente militarizzazione di tutta la zona intorno al bacino idrografico del progetto idroelettrico di Hidroituango ..... e quelli che non sono ancora scappati
oltre ad una dissimulata derisione con cui certi rispettati-delinquenti si permettono di spiegare "come gira il mondo" a chi vive con quattro soldi ma nel rispetto delle leggi, del prossimo e di se stesso.
15 agosto 2012 - Ernesto Celestini
Pur consapevoli di essere le vittime continuano a commettere
Sono tutti quei popoli che consentono a pochi potenti lestofanti di opprimerli con la mistificazione dell'informazione, con falsi legislativi, amministrativi e sociali
21 luglio 2012 - Ernesto Celestini
Enrique Peña Nieto è un tipico prodotto del marketing che obbedisce agli ordini dei suoi procuratori e della sua agenzia di pubblicità.
Cambiano gli uomini, i nomi dei partiti, i paesi ma ormai la globalizzazione ha reso uguali i vizi che si agitano in tutti gli stati “democratici” e sempre più rari sono gli uomini che emergono senza un aiutino .....
13 luglio 2012 - Ernesto Celestini
La grande truffa è l'illusione di libertà e potenza che si prova navigando in rete, ma siamo solo attori che recitano una parte dentro
È semplicemente folle pensare di uscire dall'enorme truffa in cui siamo piombati, senza condannare a pene vigorose chi le ha provocate, ma diventa un insulto presentare il conto di questo olocausto mediatico e finanziario alle vittime e non agli imputati.
23 giugno 2012 - Ernesto Celestini
Al Forum "Proposte di pace- Giustizia e pace al tempo delle crisi" del 8-9-10 Giugno a Roma
a pensarci bene per i ragazzi degli anni 50, i “baby-boomers” come li chiamano in America, la vita non è andata poi così male, visto che hanno evitato di andare in guerra, quella che hanno tanto combattuto con le loro idee. Idee predicate e soprattutto cantate durante la "Rivoluzione dei fiori nei cannoni", quando parlavano di pace, di libertà, di uguaglianza, di parità tra i sessi .…. E poi sono stati una generazione che ha lottato poco per difendere un onesto lavoro.
Peccato che vivendo sempre in una realtà con i conti perennemente in rosso, non abbiano capito in tempo che, prima o poi, si tirano le somme e qualcuno paga sempre.
Ci voleva il terremoto per farci vedere la vera faccia di questo paese: è l'immagine di quella torre dimezzata dove il quadrante dell'orologio è spezzato in due. E’ una foto che rende bene tutti i pensieri che ci sono passati per la mente in questi ultimi giorni di crisi finanziaria, democratica, sociale, umana e ambientale.
22 maggio 2012 - Ernesto Celestini
È questo il ricordo che ci suscitano oggi i politici che commentano i loro disastrosi risultati alle elezioni amministrative.
Forse i lettori più giovani, come tutti i nostri politici, non si ricordano un delizioso sketch di Totò, che ogni tanto possiamo rivedere anche in televisione.
9 maggio 2012 - Ernesto Celestini
La comunicazione è un'arma micidiale se il pubblico non la capisce, può nascondere mistificazione o incapacità a far circolare le idee
Una "élite maledetta ma illuminata" in quasi quarant'anni di lavoro di persuasione, più o meno velata, ma assidua e persistente, è riuscita ad impossessarsi di una parte enorme delle risorse del pianeta
Per il Bilancio dello Stato bisogna spendere tanti di quei miliardi che è difficile comprendere di quanti soldi stiamo parlando. Proviamo a capirlo con qualche esempio.
Una tolleranza di facciata consente a governi e a comunità locali di proseguire una guerra verbale tra sordi dominata da pregiudizi, arroganza del potere e interessi privati senza badare ai costi sociali che dovrà pagare una società in cui la morale e la dignità delle persone hanno ceduto il passo ai piccoli interessi immediati dell'economia.
6 marzo 2012 - Ernesto Celestini
Tra pochi giorni il Rio Madgalena, nel Sud della Colombia, inonderà 8.500 ettari di terre espropriate ai campesiños che coltivano caffé
I lavori di una multinazionale a partecipazione ENEL sono stati fermati da uno sciopero dei contadini che lottano per non perdere le loro case, ma il 20 febbraio potrebbe arrivare il corpo antisommossa dell’esercito ......
12 febbraio 2012 - Ernesto Celestini
Un gruppo di indios incontattato nel Parco Nazionale del Manu, in Perù, è stato fotografato in una zona turistica.
Survival International di Lima ha pubblicato alcune foto di una famigliola composta da adulti e bambini, seminudi, sulle rive di un fiume. Sono i Mashco Piro una delle ultime 15 tribù che vivono isolate dal resto del mondo, come altre 67 tribù, oltre il confine, nell'Amazzonia brasiliana.
Il lutto nazionale dichiarato dal governo rappresenta un insulto alla memoria e rivendica i delitti come una modalità di agire politico che non riconosce i diritti umani.
In questo 7 ottobre, e in ogni giorno che verrà, la nostra sola ragione per manifestare deve essere la pace. Occorre costruire ponti laddove ora ci sono solo macerie. Occorre opporsi al terrorismo in tutte le sue forme. Significa chiedere a gran voce il "divieto di guerra".
"Dobbiamo creare un ordine mondiale basato sulla nostra comune umanità e sulla compassione, la democrazia, la giustizia, lo stato di diritto e il rispetto della dignità e del diritto alla libertà di ogni uomo, donna e bambino"
La storia della rimozione del comandante Emil Ishkulov, a capo dell’80a brigata d’assalto aviotrasportata ucraina. Avrebbe tentato di opporsi all'ordine di guidare un'incursione nella regione di Kursk, ritenendola un "suicidio". La sua opposizione ha portato alla sua destituzione.
Sabato 5 ottobre si è tenuta a Roma una manifestazione grande e pacifica (perché tale è stato fino all’ultimo il comportamento dei manifestanti o della quasi totalità di essi) per denunciare le complicità italiane con il genocidio in corso a Gaza.
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