Taranto, giornata dedicata all'ambiente e all'AIA ILVA.
E' una giornata molto densa quella del 28 settembre.
Si apre alle ore 9 con l'audizione a Palazzo Latagliata (Taranto Vecchia) di PeaceLink da parte della Commissione Ambiente del Consiglio Comunale di Taranto. A tale incontro parteciperanno anche rappresentanti del Comitato per Taranto.
La giornata si chiude alle ore 17.30 nella sala del Consiglio Comunale di Taranto (Municipio) con una conferenza cittadina per presentare il corposo documento inviato al Ministro dell'Ambiente con cui un vasto arco di associazioni chiede che vengano posti limiti più severi alle emissioni dell'Ilva e prescritte nuove tecnologie ecocompatibili.
Ci saranno le relazioni di Maria Giovanna Bolognini (Taranto Viva), Lea Cifarelli (semplice cittadina), Paola D'Andria (AIL), Roberto Dammicco (Sviluppo Sostenibile - Bari), Biagio De Marzo (Com.Ta), Angelo Semerano (Medicina Democratica - Brindisi), Francesco Sorrentino (UIL).
Alla Conferenza cittadina sono invitati a partecipare Cittadini, Parlamentari, Consiglieri e Rappresentanti delle Istituzioni regionali, provinciali e comunali, Rappresentanti delle Istituzioni centrali e locali, Ordini e Collegi professionali, ARPA Puglia, Università e Politecnico, Organizzazioni politiche, sociali, imprenditoriali e culturali, Sindaci dei Comuni viciniori.
L'ampio documento sull'Ilva che verrà presentato fa seguito alle "primissime osservazioni" inviate il 10 agosto al Ministero dell'Ambiente nell'ambito della procedura di AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale).
Il documento che verrà presentato nella sala del Consiglio Comunale di Taranto è stato prodotto e sottoscritto dalle organizzazioni territoriali di Ail, Amici di Beppe Grillo, Associazione sinistra critica, Centro giovanile universitario jonico, Circolo culturale Il Corifeo (Massafra), Comitato di quartiere Città vecchia, Comitato per Taranto, Comitato vigiliamo per la discarica (Grottaglie e provincia), Confederazione Cobas, Fgci, Giovani comunisti, Giusta Taranto, Il cormorano, Italia Nostra, Legambiente, Libera, Lipu, Movimento Azione Cittadina, Osservatorio della legalità, Peacelink, Rete jonica per l'ambiente, Tarantoviva, Uil, Wwf e singoli cittadini.
Intanto emerge un "giallo", denunciato dal Comitato per Taranto con un'apposita diffida.
Sarebbero infatti state "secretate" delle informazioni cruciali per conoscere l'inquinamento dell'Ilva.
E' così partita una diffida tramite lettera raccomandata A.R. del "Comitato per Taranto" indirizzata al dr. Giuseppe Lo Presti, RUP (Responsabile Unico del Procedimento) della AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) richiesta da Ilva SpA per lo stabilimento di Taranto nonchè dirigente della VI Divisione della Direzione Generale Salvaguardia Ambientale di Minambiente.
Nella diffida inviata al Ministero il Comitato per Taranto afferma:
"Abbiamo rilevato che il Gestore (Ilva SpA), senza alcuna ragionevole motivazione, ha stabilito che la "Scheda B" è "riservata", per cui il "pubblico" nulla deve sapere in merito a:
- B.1 Consumo di materie prime
- B.2 Consumo di risorse idriche
- B.3 Produzione di energia
- B.4 Consumo di energia
- B.5 Combustibili utilizzati
- B.6 Fonti di emissione in atmosfera di tipo convogliato
- B.7 Emissioni in atmosfera di tipo convogliato
- B.8 Fonti di emissioni in atmosfera di tipo non convogliato
- B.9 Scarichi idrici
- B.10 Emissioni in acqua
- B.11 Produzione di rifiuti
- B.12 Aree di stoccaggio di rifiuti
- B.13 Aree di stoccaggio di materie prime, prodotti ed intermedi
- B.14 Rumore
- B.15 Odori
- B.16 Altre tipologie di inquinamento
- B.17 Linee di impatto ambientale.
Mancano anche i file dei seguenti "Allegati alla scheda B":
- B.19 Planimetria dell'approvvigionamento e distribuzione idrica
- B.20 Planimetria dello stabilimento con individuazione dei punti di emissione e trattamento degli scarichi in atmosfera
- B.21 Planimetria delle reti fognarie, dei sistemi di trattamento, dei punti di emissione degli scarichi liquidi e della rete piezometrica
- B.22 Planimetria dello stabilimento con individuazione delle aree per lo stoccaggio di materie e rifiuti
- B.26_01, B.26_02, B.26_03 e B.26_04, rispettivamente relativi a "Emissioni diffuse e loro stima", "Sedimentatori longitudinali per il trattamento delle acque meteoriche", "Apparecchiature contenenti PCB" e "Rifiuti - MUD 2005".
Manca anche il file C.13.2 "Piano di rimozione materiali contenenti amianto", che, oltretutto, non è dichiarato "riservato" nel foglio "Allegati alla scheda C" che fa parte del file DMN "Domanda".
Manca anche il file D.5 - Relazione tecnica sui dati meteoclimatici.
Alla luce della normativa vigente, riteniamo incoercibile e immodificabile l'acquisito diritto del "pubblico" di conoscere i dati che fotografano la situazione di partenza dal punto di vista ambientale: solo così è possibile esprimere valutazioni sulle "proposte di miglioramento" avanzate dall'Azienda nelle successive schede C e D e poi valutarne gli effettivi risultati".
Nonostante tali pesanti limitazioni, le associazioni di Taranto e provincia hanno redatto un documento di 80 pagine che sarà presentato nella conferenza e distribuito su CD-ROM.
Inoltre verrà distribuita e presentata da Lea Cifarelli (semplice cittadina) la "Rubrica del cittadino attivo", una guida per i cittadini che vogliano partecipare alle mobilitazioni ambientali e far sentire la propria voce a istituzioni e giornali: un elenco di indirizzi email e numeri di telefono per far sentire la voce del "popolo inquinato".
"Alla conferenza è gradita la partecipazione di Organi di stampa e TV", dichiarano gli organizzatori.
Comunicato inviato dal Comitato per Taranto
Alessandro Marescotti (Ufficio Stampa)
http://www.tarantosociale.org
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