Taranto Sociale

Lista Taranto

Archivio pubblico

Una lettera al Corriere del Giorno indirizzata alla Sen Franca Rame

Gentile Sen. Franca Rame, Qui la situazione è grave

"Il mondo politico si ostina ad imporre scelte dettate da principi assolutamente estranei all’interesse generale e alla salvaguardia della salute pubblica e dell’ambiente in cui viviamo, scelte che paghiamo ogni giorno sulla nostra pelle e su quella dei nostri figli"
25 ottobre 2007
Lea Cifarelli
Fonte: Corriere del Giorno

Gentile direttore,
Le invio la lettera indirizzata alla Senatrice Franca Rame con preghiera di pubblicazione.

La Senatrice Franca Rame Gentile senatrice, sono una cittadina di Taranto, forse si ricorderà di me perchè Le ho scritto pubblicamente ringraziandoLa per l’interrogazione parlamentare sulla diossina a Taranto. Torno a scriverle perchè qui la situazione diviene ogni attimo più grave. Taranto vive un momento particolarmente delicato : il dissesto finanziario è stato per noi tutti un colpo durissimo. La città sta, tuttavia, cercando, a fatica, di riemergere dalle ceneri di un fallimento che non è solo economico ma è, per certi versi, anche sociale e morale.

Taranto è afflitta dalla piaga di un inquinamento selvaggio, incontrollato e insidiosissimo: diossina, pm10, mercurio, solo per citare alcuni degli inquinanti più dannosi per la nostra salute, raggiungono in città percentuali da brivido (si stima che il 90% della diossina prodotta in Italia si concentri a Taranto).

Ogni cittadino, grande, piccolo, anziano, respira quotidianamente veleni che compromettono seriamente la sopravvivenza delle generazioni presenti ma soprattutto di coloro che verranno dopo di noi. La città ospita 9 impianti ad elevato rischio ambientale, trai quali ILVA, AGIP, CEMENTIR. La città è stata dichiarata, per legge, città ad elevato rischio ambientale.

Da questo deriva il preciso obbligo, per le istituzioni, di operare per garantire alla città un progressivo alleggerimento del carico industriale presente sul territorio. E invece, pensi, ci si sta muovendo esattamente nella direzione opposta. Il ministero dello sviluppo economico, infatti, vuole imporre, contro il parere dell’amministrazione comunale e scavalcando il piano regolatore portuale, un impianto di rigassificazione a tutti i costi.

Questo a 700 metri dalle fiaccole sempre accese della raffineria, ad un chilometro dal complesso siderurgico più grande d’Europa e ad un chilometro e mezzo dal centro abitato. I pericoli di un possibile effetto domino sono elevatissimi (senza dimenticare che in questi stessi
giorni anche l’Eni si propone alla città con un progetto di raddoppio della capacità produttiva della raffineria, sempre nella stessa area).

L’amministrazione comunale e l’autorità portuale hanno detto NO al rigassificatore ma questo rischia di non servire a nulla. La prego di aiutarci ad impedire che l’ennesima violenza sia perpetrata ai danni del martoriato territorio jonico.

Il mondo politico si ostina ad imporre scelte dettate da principi assolutamente estranei all’interesse generale e alla salvaguardia della salute pubblica e dell’ambiente in cui viviamo, scelte che paghiamo ogni giorno sulla nostra pelle e su quella dei nostri figli.

La ringrazio infinitamente

Lea Cifarelli
Taranto

Articoli correlati

  • Onore ai 32 mila
    Taranto Sociale
    Sono stati loro a incarnare la forza della coscienza collettiva

    Onore ai 32 mila

    Undici anni fa PeaceLink a Taranto sollecitava la partecipazione al referendum Ilva con un messaggio chiaro: "Prima che l'inquinamento ti fermi, ferma l'inquinamento".
    13 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
  • Inquinamento ILVA, il dossier di PeaceLink inviato alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo
    Taranto Sociale
    Audizione di Alessandro Marescotti

    Inquinamento ILVA, il dossier di PeaceLink inviato alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo

    Nonostante le prescrizioni dell'Autorizzazione Integrata Ambientale sembrino essere state rispettate sulla carta, l'ILVA continua a produrre un'inquietante quantità di inquinamento, con un preoccupante aumento dei livelli di benzene, noto cancerogeno.
    8 aprile 2024 - Associazione PeaceLink
  • Taranto: città laboratorio dell’ambientalismo basato sulla citizen science
    Citizen science
    La democratizzazione dei dati ambientali

    Taranto: città laboratorio dell’ambientalismo basato sulla citizen science

    Grazie alla tecnologia e alla disponibilità di dati ambientali, Taranto è diventata una delle città più monitorate d'Italia, e i cittadini hanno accesso a una vasta gamma di informazioni, tra cui i livelli di benzene, resi noti online ora per ora tramite le centraline di monitoraggio.
    8 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
  • Piattaforma rivendicativa della manifestazione del 23 aprile a Taranto
    Ecologia
    Partenza dal piazzale Bestat alle ore 17

    Piattaforma rivendicativa della manifestazione del 23 aprile a Taranto

    Occorre fermare le emissioni dell'ILVA che sono alla base di gravi danni alla salute e all'ambiente. E al contempo avanziamo la richiesta di un risarcimento alla comunità e di un nuovo sviluppo che parta dalla rigenerazione del territorio.
    19 marzo 2024 - Associazioni Riunite Taranto
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)