«Taranto una città da bonificare dal Pcb»
Sarà letta una relazione da Alessandro Marescotti in occasione della conferenza con la quale il magistrato Felice Casson presenterà il libro “La fabbrica dei veleni” . Il presidente di PeaceLink chiederà con quel documento di “indagare” sulla “manina occulta” che ha inserito nel “Testo unico” dell’ambiente del 2006 un innalzamento dei imiti del PCB nel terreno, che ora sono 60 volte superiori a quelli precedenti. «Senza quella “manina occulta” - dichiara Marescotti - oggi non Taranto sarebbe in gran parte da bonificare».
Di seguito l’anticipazione di uno stralcio del documento che sarà letto dal presidente di PeaceLink «A Taranto i policlorobifenili, noti spesso con la sigla PCB, sono presenti nel terreno in quantità preoccupante. I PCB sono cancerogeni e una recente ricerca di laboratorio ha dimostrato che possono contribuire al rischio di cancro al seno danneggiando il DNA, promuovendo la crescita tumorale o aumentando la suscettibilità attraverso l’alterazione dello sviluppo della ghiandola mammaria.
Tre studi recenti su donne con cancro al seno hanno scoperto che l’esposizione a PCB era correlato ad una probabilità maggiore che il cancro al seno fosse recidivo, aggressivo e fatale. “Tali scoperte suggeriscono la possibilità che le esposizioni continuino ad essere rilevanti oggi, sebbene i PCB siano stati messi al bando nel 1978”, afferma uno studio pubblicato nel giugno 2007 dal Chemical Injury Information Network. Ma a Taranto il PCB - nonostante i trasformatori all’apirolio siano andati in pensione - non è mai stato messo al bando perché continua ad essere presente sui terreni e ad essere in circolazione.
E’ passata inosservata infatti una serie di analisi dell’Arpa Puglia che attesta come i terreni prelevati ai Tamburi, al Cisi e a Statte siano rispettivamente 7, 4 e 10 volte sopra i limiti del D.M. 471/99 (limite di 1000 ng/Kg). «Peccato che il precedente governo nel D.M. 152/2006 (il “Testo Unico” sull’ambiente) abbiano elevato tali limiti di 60 volte (ora il limite è di 60000 ng/Kg) per i terreni residenziali e il verde pubblico.
Se quindi fossero oggi in vigore i limiti adottati nel 1999 una parte considerevole dei terreni di Taranto sarebbe da bonificare per la presenza di PCB. I dati che oggi PeaceLink diffonde - alla presenza del giudice Casson - sono stati resi disponibili dall’Arpa Puglia a Brindisi il 20 luglio 2007 nell’ambito della Conferenza sui cambiamenti climatici.
«Al giudice - e ora parlamentare - Felice Casson chiediamo espressamente di “indagare” sulla “manina occulta” che ha inserito nel “Testo unico” dell’ambiente del 2006 un innalzamento di 60 volte per i limiti del PCB nel terreno. Senza quella “manina occulta” oggi Taranto sarebbe in gran parte da bonificare. Quella “manina occulta” è probabilmente la stessa che ha inserito dei limiti per la diossina mille volte più alti rispetto ai limiti europei.
E’ importante che si indaghi su questi “esperti” che giocano con la nostra salute e con le leggi della nostra Repubblica. Questo consulenti che compilano gli allegati alle leggi devono uscire dall’anonimato e vanno individuati per le loro precise responsabilità, che sono altissime»
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