Taranto Sociale

Sicurezza sul lavoro e morti bianche

L’associazione «12 giugno» si rivolge a Casson

Alcune proposte consegnate al senatore, già pm al processo sul Petrolchimico di Marghera, dopo l’incontro in TV. Anno tragico il 2007 con due vittime all’Ilva. Ma nasce il nucleo di vigilanza.
2 gennaio 2008
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno

Morti Bianche: industria e servizi i settori più a rischio, Bari e Taranto le province più colpite Una sponda parlamentare per le proposte in materia di sicurezza sul lavoro. Le richieste dell’associazione «12 giugno» sono finite nelle mani del senatore Felice Casson, già impegnato, come magistrato, sul fronte della lotta all’inquinamento (fu pubblico ministero nel processo per le morti al Petrolchimico di Marghera). L’occasione è stata offerta, qualche settimana fa, dalla trasmissione Rai «annozero» alla quale ha partecipato, insieme allo stesso Casson, Angelo Franco uno dei leader dell’associazione che riunisce i familiari delle vittime di incidenti sul lavoro.

Proprio Franco ha consegnato al senatore Casson il documento contenente i «suggerimenti» già resi noti dall’associazione nei mesi scorsi, durante alcuni incontri pubblici. La speranza è che possano finire sotto la lente d’ingrandimento del legislatore e costituire la spina dorsale di un testo normativo destinato a rendere più stringenti i controlli in materia di sicurezza.

Le proposte sono racchiuse in quattro punti. Il primo prevede la differenziazione degli interventi di prevenzione e protezione per i lavoratori che operano nella piccola impresa rispetto a quelli da realizzare in favore dei dipendenti impiegati nelle aziende medie e grandi; il secondo punto prevede la necessità di affermare l’obbligatorietà dell’informazione e della formazione di tutti i lavoratori. L’associazione «12 giugno» guarda con particolare attenzione al ruolo dei rls, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e alla necessità che questi ultimi partecipino attivamente all’attuazione delle procedure di sicurezza e alla verifica delle stesse.

C’è, poi, il capitolo della vigilanza: l’associazione che riunisce i familiari delle vittime di incidenti sul lavoro insiste: bisogna stabilire una vigilanza adeguata da parte del Servizio sanitario nazionale sulle malattie professionali. Infine, proprio sulla vigilanza, va attuata una gestione integrata degli organi preposti, ritenendo ciò prioritario nell’ottica delle iniziative per migliorare la sicurezza dei lavoratori in fabbrica.

L’associazione «12 giugno» ha più volte insistito sull’attuazione della buona pratica delle «cassette di sicurezza» in ogni azienda: una bacheca contenente un avviso con i recapiti dei sindacati o delle associazioni disposti a ricevere segnalazioni riguardanti la sicurezza per prevenire incidenti e infortuni sul lavoro.

UN BILANCIO TRAGICO

Anche perché l’eredità del 2007 è, comunque, pesante. Due gli infortuni mortali. E’ il 2 giugno quando Andrea D’Alessano, 19 anni, di Oria, dipendente della ditta Modomec di Massafra, viene colpito alla testa da un grosso martello caduto dall’alto. L’incidente avviene nell’edificio «Pca». D’Alessano muore dopo una settimana di agonia.

L’1 agosto è Domenico Occhinegro, 26 anni, nato a Mottola e residente a Palagiano, a perdere la vita in un incidente sul lavoro nel reparto Tubificio 2. Il giovane rimane schiacciato tra un tubo d’acciaio e la sella di una trave facente parte del sistema di movimentazione.

Riesplode, quindi, la questione sicurezza nel Siderurgico. Un passo avanti viene compiuto con l’attivazione del Nucleo integrato di prevenzione e vigilanza sugli infortuni, composto anche da rappresentanti dei ministeri della Salute e del Lavoro.

Note: Guarda la puntata di ANNO ZERO nella quale si è parlato dell' ILVA di Taranto: "Basta con le lacrime, fine della commozione, adesso è il tempo della rabbia”, dicono i compagni degli operai morti nel rogo di Torino. La politica risponde che le leggi ci sono e bisogna farle rispettare ma la strage silenziosa continua. E a chi spetta far rispettare le leggi?

Copia e incolla questo indirizzo per seguire la puntata di Annozero:

http://www.rai.tv/mppopupvideo/0,,RaiDue-Annozero-Puntate%5E0 5E46780,0.html

Articoli correlati

  • Tutti i dubbi sulla "decarbonizzazione" dell'ILVA
    Ecologia
    Resoconto della conferenza stampa del 21 agosto 2025

    Tutti i dubbi sulla "decarbonizzazione" dell'ILVA

    Incontro a Taranto presso il Convento San Pasquale. Qui vengono condivisi i materiali di informazione per i giornalisti.
    21 agosto 2025 - Redazione PeaceLink
  • Dal "forno a freddo" alla "piena decarbonizzazione" dell'ILVA
    Ecologia
    Le parole sbagliate del ministro delle imprese Adolfo Urso

    Dal "forno a freddo" alla "piena decarbonizzazione" dell'ILVA

    Il ministro Urso, dopo aver parlato del "forno a freddo" per l'ILVA, ha poi annunciato erroneamente la "piena decarbonizzazione": gas al posto del carbone. Però per la scienza la "decarbonizzazione" non è l'eliminazione del "carbone" ma del "carbonio", elemento presente anche nel metano.
    21 agosto 2025 - Redazione PeaceLink
  • I lavoratori dell'ILVA di Taranto sono ottomila e non diciottomila
    Editoriale
    I numeri lanciati a casaccio sono indice di una trattativa fumosa

    I lavoratori dell'ILVA di Taranto sono ottomila e non diciottomila

    Si è parlato di 18 mila lavoratori, un numero inventato che stride con le fonti ufficiali. I dati veri sono ben diversi. Acciaierie d’Italia gestisce lo stabilimento e ha dichiarato 8.178 occupati a Taranto nel 2022. Ma se non si conoscono gli occupati come si possono stimare gli esuberi?
    19 agosto 2025 - Alessandro Marescotti
  • "Il verbale d'intesa sull'ILVA? Sono 876 parole che non cambiano nulla"
    Taranto Sociale
    Le dichiarazioni di Alessandro Marescotti, presidente di PeaceLink

    "Il verbale d'intesa sull'ILVA? Sono 876 parole che non cambiano nulla"

    “Quella firmata ieri è stata una sapiente operazione pubblicitaria confezionata da esperti di comunicazione, ma che non avvita neanche un bullone del nuovo stabilimento decarbonizzato. È una bolla di convinzioni, una sorta di atto di fede in attesa di un Salvatore che forse non arriverà mai”.
    13 agosto 2025 - Giovanni Pugliese
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.8.17 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)