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Quando si «muore di lavoro»: 4 ustionati all'Ilva di Taranto

Anche il giorno del Primo Maggio non si ferma la lunga lista di morti e feriti sul posto di lavoro. Grida silenziose di un dolore cui almeno oggi offre rilevanza istituzionale il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha deciso di celebrare l'occasione presso la sede Inail
1 maggio 2008
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno

- TARANTO - Quattro lavoratori sono rimasti ustionati stamani mentre operavano nello stabilimento siderurgico Ilva di Taranto. Lo rende noto con un comunicato la Fiom-Cgil di Taranto. L'incidente è accaduto nel reparto Cco1 (Colata continua). Tre lavoratori sono stati medicati nell’infermeria dello stabilimento, mentre il quarto è stato trasportato al Centro grandi ustioni dell’ospedale di Brindisi.

Secondo quanto riferito nella nota dalla Fiom, durante la fase di colata dalla siviera si è staccato un crostone che, cadendo nell’acciaio liquido ad altissima temperatura, ha provocato la fuoriuscita di parte dello stesso liquido che ha investito i quattro lavoratori.

Nessuno di loro è in condizioni critiche. I tre lavoratori medicati nell’infermeria di stabilimento hanno riportato bruciature superficiali agli arti e in altre parti del corpo. Il quarto lavoratore, trasportato al Centro ustioni di Brindisi, è stato investito da una maggiore quantità di liquido bollente ma anche per lui le ustioni sono superficiali e non è stato necessario il ricovero.

«Più volte negli anni passati – sottolinea nella nota la Fiom – le rappresentanze dei lavoratori per la sicurezza della Fiom avevano segnalato, anche alla Ausl, la necessità di una più precisa prescrizione operativa che, attraverso la pulizia delle scorie dalle siviere, dopo le fasi di colaggio, avrebbe potuto evitare l’inconveniente accaduto oggi».

La Fiom invita quindi l’azienda, gli enti preposti alla sicurezza e i lavoratori «al massimo impegno e alla massima attenzione per la salvaguardia della salute e dell’incolumità dei lavoratori in fabbrica».

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