«Ambiente, tempi più brevi»
La recente presa di posizione dell’Arpa - che ha ipotizzato una riduzione produttiva della cokeria Ilva - e la lettera di Vendola a Berlusconi, che chiede interventi efficaci sulla questione, hanno inevitabilmente riproposto la “querelle” ambientale in tutta la sua complessità. Situazione complessa e di non facile soluzione, sulla quale interviene anche la Confindustria ionica sottolineando la necessità di «un approccio razionale e soprattutto rispettoso di quanto è stato finora messo a punto, in termini di progetti di risanamento, dalla Regione Puglia e dalla stessa Ilva, che sulla riduzione dell’impatto ambientale ha già programmato – ed ha in itinere - una serie di
interventi».
La Confindustria ha già avuto modo di ribadire che l’ulteriore crescita dell’apparato industriale dovrà rispondere a tutte le regole che contribuiscono a realizzare la piena ecosostenibilità. «L’Ilva - dicono da via Dario Lupo - sta rispondendo alle misure previste nell’accordo con la Regione investendo cospicue risorse, e quindi l’Atto di Intesa continua a rappresentare un modello da mutuare, ma riteniamo
che, sempre in un’ottica di tutela dell’ecosistema, altrettanto importante sia tutelare il grande apparato produttivo di cui il complesso siderurgico dispone. Solo una politica capace di rendere compatibili le due facce della stessa medaglia, pertanto, potrà fornire alla città le risposte che cerca: ben vengano, dunque, a nostro parere, tutti quei correttivi che consentiranno, fermo restando gli accordi già sottoscritti, di imprimere un accelerata ai progetti di risanamento.
E’ infatti sacrosanta la richiesta di veder ridurre i tempi di “recupero” della tanto invocata ecocompatibilità ambientale; altrettanto lo sono, però, torniamo a dirlo, le forti e pressanti istanze che arrivano dal mondo del lavoro. La fabbrica deve continuare a produrre reddito, occupazione e prospettive di sviluppo».
Del caso-Ilva s’è occupato anche l'eurodeputato del Pd, Gianni Pittella, presidente della delegazione italiana del gruppo Pse al Parlamento europeo. Partendo dalle ultime analisi dell’Arpa, che confermano la presenza di alti valori di diossina nell'aria, ed evidenziando anche che il calendario degli interventi programmati dall'Ilva non sembra fissare tappe brevi, l’on. Pittella ha detto: "Alcuni recenti studi dimostrano un allarmante aumento dell'incidenza tumorale nella zona.
Altra questione riguarda la sicurezza sul posto di lavoro e le morti bianche. Solleciterò l'attuale ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, affinché intervenga immediatamente sulla questione, che porterò anche in Commissione europea".
E di Ilva si parlerà questa mattina a Taranto. Il sindaco Ippazio Stefàno e il Presidente dell’Amministrazione provinciale Gianni Florido terranno una conferenza stampa congiunta, alle ore 11 del Salone degli Specchi di Palazzo di Città, per illustrare le linee comuni di approfondimento degli interventi necessari al controllo e alla riduzione delle emissioni di diossina da parte dello stabilimento siderurgico di Taranto.
All’incontro - come riferisce anche una nota stampa della Regione - prenderanno parte l’assessore regionale all’Ambiente Michele Losappio, e il direttore generale dell’Arpa - l’agenzia regionale per la protezione ambientale - Giorgio Assennato. L’occasione servirà a fare il punto sulla cronologia degli interventi di bonifica ambientale
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