Taranto Sociale

I versi di Leopardi fra le ciminiere dell'Ilva e le pecore alla diossina

«Oh greggia mia che posi, oh te beata, che la miseria tua, credo, non sai! Quanta invidia ti porto! Non sol perché d'affanno, quasi libera vai; Ch'ogni stento, ogni danno, ogni estremo timor subito scordi».
18 ottobre 2008

Anna Montella mi ha inviato questa sua vignetta, dopo aver visto la pagina web
"Noi ignoranti come le pecore"
http://www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/27415.html

Una rielaborazione grafica sui versi di Leopardi ("Canto notturno di un pastore errante dell'Asia")

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