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Ilva, bufera sulle nomine degli altri membri della commissione

Rimosso Lamacchia, l'ex deputato Udeur ha una serie di condanne penali, dal falso alla bancarotta. Il futuro dei grandi insediamenti industriali italiani e in particolare dell´Ilva passa per la Sicilia e soprattutto per i siciliani.
10 novembre 2008
Giuliano Foschini
Fonte: Repubblica

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Il ministero dell´Ambiente ha sospeso Bonaventura Lamacchia, l´ingegnere membro della commissione Aia che avrebbe dovuto decidere il futuro dell´Ilva di Taranto. Ad annunciarlo ieri è stata il ministro Stefania Prestigiacomo, la stessa che nemmeno due mesi fa lo aveva nominato.

La decisione arriva dopo un´inchiesta di Repubblica e de L´Espresso che hanno raccontato i guai giudiziari dell´ex deputato calabrese dell´Udeur che aveva in curriculum condanne per falso, ricettazione, evasione fiscale, bancarotta fraudolenta, tentata estorsione e turbativa d´asta.

Gli attuali tecnici sono stati appena nominati dalla Prestigiacomo, scatenando le ire del presidente della Regione, che aveva parlato di una «decapitazione del sapere tecnico-scientifico». «Chi c´era prima aveva svolto male il proprio lavoro» ha spiegato il ministro. Che per questo ha nominato persone a lei vicine. Politicamente e soprattutto geograficamente. Molti dei membri sono della commissione Aia sono siciliani. Possibilmente siracusani, stessa città del ministro.

Siciliano è il presidente della commissione, Dario Ticali: ingegnere palermitano, 32 anni, si è laureato sei anni fa. Attualmente è ricercatore all´università Kore di Enna, l´ateneo privato finanziato dalla regione. Tra le sue pubblicazioni più significative spicca quella sulla "Potenzialità del ravaneto nella tecnica delle costruzioni stradali" oltre a una sulla gestione dei rifiuti urbani in Sicilia.

Nella commissione non è difficile rintracciare i nomi di noti professionisti siciliani, oltre a Ticali. Tutti con parentele di peso e simpatie per il Pdl. La gran parte siracusani, ovviamente. C´è il commercialista Massimo Conigliaro, docente della scuola superiore dell´economia e delle finanze ma anche figlio della compagna dell´ex presidente della commissione antimafia Roberto Centaro.

Ci sono, fra i giuristi, stretti congiunti di due magistrati siracusani: Valeria Polto è figlia di Salvatore Polto, presidente della sezione penale del tribunale. Elena Tamburini è figlia di Giuseppe Tamburini, da settembre a capo del tribunale di Modica. E dell´organismo fa parte anche l´avvocato ragusano Mariagrazia Gerratana, che ha uno studio legale a Pozzallo. C´è poi l´ingegnere Antonio Voza, figlio dello storico, ex soprintendente ai beni culturali di Siracusa, Giuseppe Voza. Insomma, il futuro dei grandi insediamenti industriali italiani e in particolare dell´Ilva passa per la Sicilia e soprattutto per i siciliani.

La passione del ministro per la sua terra e per i suoi amici di partito si manifesta anche in altre scelte. Come ha denunciato in un´interrogazione parlamentare il deputato del Partito democratico, Roberto Della Seta, la Prestigiacomo ha nominato come presidente della Sogesid, ente ministeriale, Vincenzo Assenza.

Si tratta di un avvocato concittadino del ministro, mastelliano di ferro, passato a Forza Italia qualche mese prima delle amministrative del 2008. Il suo nome è circolato insistentemente per la poltrona di sindaco proprio a Siracusa. Alla fine non se n´è fatto più nulla. Ma Assenza è rimasto comunque nel cuore del ministro

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