Ilva, operaio muore precipitando da gru: terza vittima nel 2008
Taranto - Un operaio di origine polacca ha perso la vita la notte scorsa all’Ilva di Taranto. Jan Zygmunt Paurovicz di 54 anni addetto di una ditta appaltatrice pare stesse lavorando, intorno all’1,30 di stamattina, alla manutenzione di alcuni macchinari quanto è precipitato dall’altezza di una quindicina di metri. Inutili i soccorsi dei compagni ed il trasporto all’Ospedale "Ss. Annunziata" dove l’operaio è arrivato già morto. Subito scattati gli accertamenti di rito da parte della Polizia e dell’Ispettorato del Lavoro.
Terzo infortunio mortale La più grande acciaieria d’Europa, appartenente al Gruppo Riva, è da tempo al centro di scontri e polemiche non solo per il tema della sicurezza sul lavoro ma anche per le emissioni inquinanti e per i livelli elevati di diossine presenti nell’aria.
Solo ieri oltre 1600 capi di ovini sono stati abbattuti perche sospetti di essere tossici. E solo pochi giorni fa oltre 20mila cittadini del capoluogo jonico avevano manifestato per le strade chiedendo attenzione e interventi per i livelli di inquinamento registrati dalle diverse agenzie, prima fra tutte l’ARPA, (agenzia regionale pugliese per l’Ambiente) che ha diffuso dati di tossicità atomosferica superiori a quelli consentiti dalle vigenti
Articoli correlati
- Sono stati loro a incarnare la forza della coscienza collettiva
Onore ai 32 mila
Undici anni fa PeaceLink a Taranto sollecitava la partecipazione al referendum Ilva con un messaggio chiaro: "Prima che l'inquinamento ti fermi, ferma l'inquinamento".13 aprile 2024 - Alessandro Marescotti - Audizione di Alessandro Marescotti
Inquinamento ILVA, il dossier di PeaceLink inviato alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo
Nonostante le prescrizioni dell'Autorizzazione Integrata Ambientale sembrino essere state rispettate sulla carta, l'ILVA continua a produrre un'inquietante quantità di inquinamento, con un preoccupante aumento dei livelli di benzene, noto cancerogeno.8 aprile 2024 - Associazione PeaceLink - La democratizzazione dei dati ambientali
Taranto: città laboratorio dell’ambientalismo basato sulla citizen science
Grazie alla tecnologia e alla disponibilità di dati ambientali, Taranto è diventata una delle città più monitorate d'Italia, e i cittadini hanno accesso a una vasta gamma di informazioni, tra cui i livelli di benzene, resi noti online ora per ora tramite le centraline di monitoraggio.8 aprile 2024 - Alessandro Marescotti - Partenza dal piazzale Bestat alle ore 17
Piattaforma rivendicativa della manifestazione del 23 aprile a Taranto
Occorre fermare le emissioni dell'ILVA che sono alla base di gravi danni alla salute e all'ambiente. E al contempo avanziamo la richiesta di un risarcimento alla comunità e di un nuovo sviluppo che parta dalla rigenerazione del territorio.19 marzo 2024 - Associazioni Riunite Taranto
Sociale.network