Taranto Sociale

Lista Taranto

Archivio pubblico

Il Presidente della Provincia di Taranto è stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta su presunti favori all’Ilva denominata ‘Ambiente svenduto’.

Arresto Florido, Bonelli: “Smascherato sistema che ha nascosto verità”

“L’arresto del presidente della provincia di Taranto dimostra, drammaticamente per i tarantini, che un sistema politico ha lavorato per anni per nascondere la verità perché era colluso con chi inquinava e con chi, come dice la procura, ha provocato ‘inquinamento, malattie e morte’’.
17 maggio 2013
Fulvia Gravame
Fonte: Il Qutoidiano italiano - 16 maggio 2013

Lo dichiara il Presidente dei Verdi Angelo Bonelli in seguito all’arresto del presidente della Provincia di Taranto Gianni Florido nell’ambito dell’inchiesta Ilva (leggi http://taranto.ilquotidianoitaliano.it/2013/inchiesta-ilva-arrestato-gianni-florido/).

“Per anni – ha aggiunto il leader ecologista – le istituzioni hanno detto ai tarantini che tutto andava bene, che la situazione era migliorata, addirittura che la mortalità era diminuita. Ma le indagini della procura hanno smascherato le bugie e chi le ha dette.

Le istituzioni non hanno voluto fare le indagini epidemiologiche che avrebbe dimostrato scientificamente la relazione tra morte e inquinamento: quello che doveva fare la politica lo ha fatto la magistratura.                                                                                                     Angelo Bonelli

C’è un’intera classe politica che, indipendentemente dal coinvolgimento nelle inchieste dovrebbe dimettersi immediatamente perché o era collusa o è stata in silenzio.

In questa drammatica vicenda, però, esiste un paradosso: chi non è stato in silenzio e ha denunciato con forza, come me, prima è stato denunciato dal ministro dell’Ambiente Clini per aver reso pubblici i dati sulla mortalità e poi, addirittura, citato per danni da Riva che chiede un risarcimento di 500 mila euro”.                                                                               

A Taranto si muore di inquinamento ma nessuno in questi anni si è preoccupato di costruire un’alternativa all’economia alla diossina. Di certo non se n’è preoccupato il governo Monti, che disinteressandosi dell’emergenza sanitaria e ambientale, si è occupato solo di costruire deroghe e scappatoie per l’azienda.

Ora dopo un dettagliato esposto di Taranto si sta occupando il Tribunale dei diritti dell’uomo ma è necessario che l’Aia venga rimessa immediatamente in discussione. Ma Taranto non è un caso isolato.

Dalla Sicilia alla Lombardia quante sono le industrie che continuano ad inquinare grazie alla copertura e alla corruzione? Ecco perché chiedo immediatamente una commissione d’inchiesta: in Italia ci sono 6 milioni di cittadini che vivono in siti fortemente inquinati e da bonificare. Quali sono le loro condizioni di salute? Ci sono state o ci sono omissioni nei controlli?”.

 

Note: http://taranto.ilquotidianoitaliano.it/2013/arresto-florido-bonelli-smascherato-sistema-che-ha-nascosto-verita/

Articoli correlati

  • Si fa presto a dire
    Laboratorio di scrittura
    Cronaca della presentazione di un esposto sulle emissioni dell'ILVA

    Si fa presto a dire

    Il maresciallo comincia a scrivere. Sembriamo a buon punto. La felicità dura poco. Blackout elettrico. Il computer dei Carabinieri perde tutti i dati. Si ricomincia da capo. Così per tre volte mentre fuori si superano i quaranta gradi. L'esposto è proprio sulle vittime delle future ondate di calore.
    18 luglio 2024 - Alessandro Marescotti
  • La valutazione di impatto sanitario sulle emissioni di CO2 dell'Ilva
    Ecologia
    Comunicato stampa con allegati

    La valutazione di impatto sanitario sulle emissioni di CO2 dell'Ilva

    Sono di particolare importanza i dati dello studio “Il “mortality cost” delle emissioni di C02 di uno stabilimento siderurgico del Sud Italia: una valutazione degli impatti sanitari derivanti dal cambiamento climatico”. Al centro c'è la questione dell'impatto transfrontaliero e transgenerazionale.
    18 luglio 2024 - Redazione PeaceLink
  • Ex Ilva: diffida a ministro dopo sentenza Corte Ue, stop Taranto
    Ecologia
    Dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea su Acciaierie d’Italia

    Ex Ilva: diffida a ministro dopo sentenza Corte Ue, stop Taranto

    Le associazioni ambientaliste Genitori Tarantini e Peacelink hanno inviato una diffida al ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, e alla direzione Valutazioni ambientali del ministero, chiedendo di “volere immediatamente sospendere l’attività produttiva” della fabbrica di Taranto.
    11 luglio 2024 - AGI
  • Spiegazione della sentenza della Corte di giustizia dell'UE sull'ILVA
    Ecologia
    Piccolo Bignami per chi si fosse perso

    Spiegazione della sentenza della Corte di giustizia dell'UE sull'ILVA

    La Corte di Giustizia dell'UE ha stabilito che le autorità nazionali devono effettuare una valutazione degli impatti sulla salute umana prima di autorizzare l'ILVA. In presenza di gravi rischi per l'ambiente e la salute, devono sospendere le operazioni piuttosto che concedere proroghe.
    25 giugno 2024 - Redazione di PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)