"L'interesse di molti politici è il loro tornaconto: soldi, soldi, soldi"
Vogliamo ricordare Franca Rame riproponendo la lettera con cui l'allora Senatrice risponde all'appello rivoltole da una cittadina di Taranto a farsi portavoce della sofferenza di una intera comunità mobilitata a difesa della vita e dell'ambiente
Cara Lea,
è poco dire che la (passiamo al tu?) tua lettera m’ha sconvolta! Elenco i problemi che denunci con tanto senso civico e passione.
Taranto:
-dissesto finanziario,
-fallimento sociale e morale,
-inquinamento selvaggio, diossina, (il 90% della diossina prodotta in Italia si concentri a Taranto),
-La città ospita 9 impianti ad elevato rischio ambientale, trai quali ILVA, AGIP, CEMENTIR.
-un impianto di rigassificazione che vuole ministero dello sviluppo economico contro il parere dell'amministrazione comunale.
Eccetera, ecc. ecc.!
Mi dici: “La prego di aiutarci ad impedire che l'ennesima violenza sia perpetrata ai danni del martoriato territorio jonico”.
Con tutto il cuore. Ma vediamo un po’ che posso fare io… (temo pochissimo…)
1) Contattare i giornalisti più sensibili ai problemi del nostro prossimo, sperando in un articolo di denuncia
2) Un intervento in aula sul vostro drammatico problema (per le due prossime settimane non credo sia possibile: c’è LA FINANZIARIA DA VOTARE!). Certamente farò un’interrogazione. Ci sarà risposta?
3) Ho incontrato a Pescare dove mi sono recata per il premio Borsellino, Nichi Vendola presidente della regione, e con Carlotta gli abbiamo parlato della vostra situazione. Farò pressioni anche su di lui.
4) MOBILITAZINE GENERALE
Quello che potreste fare voi: postare su più blog possibili (CONTATTATE E POSTATE ANCHE SU BEPPE GRILLO) le vostre disgrazie con preghiera di diffonderle e inviandole anche a Nichi Vendola
5) Lanciare nella città e paesi limitrofi (respirano anche loro la diossina) una spedizione di cartoline della bella città di Taranto al presidente della Regione (mi auguro che in molti che stanno subendo di tutto e di più aderiscano a questa campagna) con un unico messaggio che riassuma la vergognosa e drammatica situazione tarantina. Potrebbe essere anche: Nichi salva la nostra città! – liberaci dalla morte… (lascio alla vostra creatività trovare la frase giusta) Inviare anche mail.
Non penso certo che quanto ti ho suggerito possa portare grandi frutti, ma tutte le volte che ho organizzato in passato campagne del genere qualche risultato c’è stato (ricordo quelle su condizione carceri, per scarcerazione detenuti, fabbriche in occupazione e altro).
Sto pensando che se volete mi faccio promotrice della campagna, mettendo a disposizione blog, contatti e il mio nome.
Riflettendo sull’ultima tua amara frase: “Il mondo politico si ostina ad imporre scelte dettate da principi assolutamente estranei all'interesse generale e alla salvaguardia della salute pubblica e dell'ambiente in cui viviamo” è fatale chiedersi come mai i politici facciano scelte che nuocciono alla gente e non scelte per il bene della gente. Sono cattivi? No, l’unico interesse, non di tutti ovviamente ma di molti è il loro tornaconto: soldi, soldi, soldi! E’ vergognoso e demoralizzante, ma è così.
Un abbraccio a tutti
franca
http://www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/23784.html
Articoli correlati
- Incidente del 7 maggio all'ILVA
PeaceLink: "Sostegno a magistratura Taranto, ha agito con tempestività e trasparenza"
"La chiarezza e la fermezza con cui la Procura ha risposto alle accuse dell'azienda e del ministro Adolfo Urso dimostrano ancora una volta la professionalità e il senso di responsabilità che animano l'operato dei magistrati"Adnkronos - Coincidenze singolari
Taranto condannata alle malattie dall’AIA del governo. Oggi un altro incidente
Il ministro dell'ambiente Pichetto Fratin è stato in città proprio mentre si verificava l'incidente all'AFO 1 inaugurato il 15 ottobre 2024 dal ministro Urso.7 maggio 2025 - L'ISS ha sollevato puntuali obiezioni sulla metodologia adottata per la VIS
E’ stato sottostimato l’impatto sanitario dell'ILVA
Acciaierie d'Italia aveva commissionato uno studio per valutare l'impatto sanitario in uno scenario di 6 e di 8 milioni di tonnellate di acciaio annue sostenendo che grazie all'adozione delle migliori tecnologie le emissioni "post operam" sarebbero rientrate sotto la soglia di rischio.28 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
Sociale.network