Quartiere Tamburi
3 aprile 2017
Lo sapete come sono cambiate le coscienze nel quartiere Tamburi? Nell'estate del 2012 cominciarono ad arrivare tanti giornalisti giornalisti e descrivere il quartiere e i suoi abitanti. Ne accompagnai nel quartiere veramente tanti, provenivano dalle più svariate nazioni del mondo. Mi ricordo in particolare un giornalista tedesco, con un gran microfono giallo, che con voce alta e stentorea descriveva in tedesco il quartiere, sembrava dovesse fucilare tutti con il suo tono di voce. La gente si affacciava dai balconi. Cominciava a capire che erano diventati oggetto di studio e di stupore.
Dal quel momento in poi si accorsero un po' tutti di aver accettato in vivere un quartiere anomalo in un quartiere che i giornalisti decsrivevano come inaccettabile, si accorsero di essere osservati come esemplari per uno studio antropologico. Cominciarono a chiedersi come mai la politica li avesse trattati come bestie.
La corazza di abitudine e di assuefazione venne lesionata dal senso di vergogna, come quando arriva un giornalista e ti trova lercio e in mutande.
Fu in quel torrido agosto del 2012 che qualcosa si modificò nelle coscienze, e se in passato eravamo noi ad essere presi in giro ("gli ambientalisti", come se fosse un titolo dispregiativo), da quel momento anche i più sbruffoni e abbrutiti furono colti da un senso di ripensamento: forse avevano accettato per troppo tempo di vivere nella sporcizia e nei veleni.
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