Comunicato di un gruppo di lavoratori ILVA in Amministrazione Straordinaria
COMUNICATO/INTERVENTO DI UN GRUPPO DI LAVORATORI IN AS
Il presente documento, redatto da gran parte di noi lavoratori in AS (ad oggi all’incirca di 1775 unità), ha lo scopo di individuare un unico obiettivo condiviso da tutte le parti interessate, che salvaguardi la salute, la sicurezza e la tutela occupazionale. Questa iniziativa è maturata a seguito del totale silenzio e abbandono da parte delle classi istituzionali, sindacali e anche d’informazione.
Oggi, in occasione di questo incontro, teniamo a precisare che la nostra presenza non è sicuramente a sostegno di organizzazioni sindacali firmatari dell'accordo del 06.09.2018. Un accordo che, diversamente da quanto proclamato (con gli slogan zero licenziamenti), ha visto invece circa 2600 unità allontanate dal proprio posto di lavoro, sulla base di criteri sconosciuti, inclusa la società che si sarebbe dovuta interessare alla relativa selezione; inoltre senza alcun controllo da parte delle organizzazioni sindacali come promesso in occasione della presentazione del noto verbale d’accordo, creando un grave disagio sia economico che sociale. Negli ultimi mesi non abbiamo ricevuto risposte nemmeno dall’Amministrazione Straordinaria, nonostante la sede fantasma nella città vecchia, né chiarimenti relativi alla mancata erogazione in busta paga delle famose 80 euro di Renzi, assegni famigliari ridotti o in alcuni casi scomparsi, massimali della cassa integrazione guadagni errati e cedolini scorporati. Inoltre dal mese successivo, se non si presenterà la necessaria documentazione entro il 25 Febbraio 2019 all’azienda e quindi all’Inps, molte famiglie rischiano di restare anche senza la retribuzione mensile. Vi ricordiamo che siamo lavoratori che per circa vent'anni hanno lavorato in condizioni lavorative precarie, su impianti obsoleti, fatiscenti e usuranti per la salute e la sicurezza; esposti per decenni ad agenti cancerogeni come amianto (ancora presente in fabbrica in oltre mille siti) cromo esavalente, diossine, furani, benzene, ipa, benzo pirene e policloro/bifenili e polveri fini inalabili. Non possiamo più accettare che su questi temi non ci sia un serio dialogo ed una presa di posizione concreta, nonostante un gran numero di lavoratori abbia già pagato con malattie e morte. I punti della discussione odierna sono: 1) Integrazione salariale;2) lavori di pubblica utilità; 3) Percorsi di formazione. In merito all'integrazione salariale gradiremmo comprenderne la percentuale, i tempi di attuazione e le modalità di erogazione. Sul secondo punto riguardante i lavori di pubblica utilità, teniamo a precisare che il territorio jonico ha già numerosi lavoratori (non Ilva) che si occupano di questi lavori tramite cooperative socialmente utili e pertanto non vorremmo sottrarre ulteriore lavoro a chi già da anni combatte la precarietà. Infine, per quanto concerne la formazione, riteniamo importante che questi corsi abbiamo un fine ben preciso e rispondenti alle richieste del territorio, che oggi sono in primo luogo, le bonifiche dei siti inquinati e delle aree circostanti. A tal proposito, la nostra proposta si sostanzia nell'individuare le possibilità di crescita e continuità professionali dei lavoratori posti in AS. Nello specifico, la formazione professionale per tutti i lavoratori, per espletare mansioni specifiche inerenti alle bonifiche su tutto il territorio. Pertanto richiediamo alla Regione Puglia per tale adempimento “figure professionali” caratterizzate dalle specificità territoriali in ordine al processo di bonifica e alle esigenze formative e di ricollocazione al fine di reimpiegare il personale. Quindi nel concretizzare le ns richieste visto i tempi oramai ristretti, chiediamo che venga istituito nel più breve tempo possibile un tavolo istituzionale, con la presenza del Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, del Commissario Straordinario delle bonifiche nel territorio di Taranto la Dott.ssa Vera Corbelli, oltre alla collaborazione delle diverse figure istituzionali interessate. Auspichiamo pertanto che la ns richiesta venga accolta in quanto non siamo più disposti ad attendere le solite promesse elettorali di partiti o movimenti di turno e saremo costretti in futuro ad adottare azioni più incisive di lotta, perché siamo tutti giunti allo stremo della ns pazienza.
Taranto li,17/02/2019
Gruppo Lavoratori in AS
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