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E' stato l’avvocato di PeaceLink, parte civile nel processo ILVA

Un ricordo dell’avvocato Sergio Torsella

Ho perso un amico, ma conservo di lui tutta l'esperienza e la passione che ha saputo trasmettermi in questi dodici anni passati assieme. Voglio che non vadano dimenticati il suo esempio, la sua dirittura morale, la sua dedizione a ciò che è giusto.

Sergio Torsella

Ho conosciuto l'avvocato Sergio Torsella nel 2007, dodici anni fa. L’occasione fu una conferenza stampa. Avevamo raccolto i dati sulle emissioni di mercurio dell'ILVA e quelle informazioni furono presentate pubblicamente. Erano presenti Franco Sorrentino, allora segretario della UIL, e Giulio Farella, fresco di studi universitari di biologia. A me spettò il compito di descrivere i dati e la loro fonte. Nonostante tutti i dati fossero stati tratti dal sito del Ministero dell’Ambiente, fummo denunciati tutti e tre da Emilio Riva per diffusione di notizie false e tendenziose e di procurato allarme. A quella conferenza stampa aveva presenziato anche lui, l'avvocato Sergio Torsella. Era il 31 maggio 2007.

E così quella denuncia per il mercurio - che fu l’occasione per conoscerci - venne archiviata, e fu una vittoria.

Da quel giorno lui, Sergio Torsella, fu il mio avvocato, il mio consulente.

Alcuni mesi dopo insieme passammo dal mercurio alla diossina e da lì è cominciato “Ambiente Svenduto”. Tutte cose che conosciamo. Ma non tutti conoscono l’impegno che Sergio Torsella ha profuso come avvocato e il ruolo strategico che ha svolto nel coordinare le diverse attività di accertamento della verità che ci hanno visto in contatto costante. Mi rivolgevo a lui con fiducia assoluta per chiedergli un consiglio o una spiegazione nel complicato campo del diritto ambientale. Un campo che conosceva particolarmente bene. Aveva infatti seguito i principali processi di inquinamento ambientale per conto delle parti civili. Sul diritto ambientale interveniva come esperto anche nei convegni di livello universitario. Sergio Torsella aveva un’esperienza e un bagaglio di competenze che lo rendevano particolarmente apprezzato fra i colleghi. “Lo ha detto l’avvocato Torsella”, era una frase che serviva a dissipare un dubbio nelle discussioni che facevamo. E soprattutto non aveva conflitti di interesse. Era dotato di una calma e di una pazienza assoluta. Andava a fondo nei problemi con uno spirito geometrico, cartesiano, con un rigore che faceva della prudenza e del dubbio la via maestra per una intransigenza assoluta.

Da quel maggio del 2007 è stato lui a proteggermi, a guidarmi, a farmi da angelo custode. Non ho mai fatto un passo importante senza prima consultarlo. Mi ha insegnato la precisione, il puntiglio, la cura dei minimi dettagli. Mi invitava ad approfondire sempre di più. La sua severità nell’approfondire ogni problema, fin negli aspetti più tecnici, è diventata una scuola di vita per me.

La filosofia ubuntu, in Africa, ci insegna che la nostra anima è frutto degli incontri che facciamo. E che noi siamo ciò che ci hanno donato gli altri. Nella filosofia ubuntu l’anima degli altri entra nella nostra e può albergare per sempre in forma di esempio, di insegnamento, di monito morale. Sento che tutto ciò ha una base di verità perché gli incontri trasformano la nostra vita. E il mio incontro con Sergio è stato fra quelli destinati a trasformare. Non solo perché mi ha salvato in momenti difficili dal panico, dalla rassegnazione o dal disorientamento, ma anche perché mi ha dato gli strumenti per discernere, per orientarmi e per crescere. Quell’avvocato che per tanti era una brava persona e un serio professionista divenne per me un maestro. Un po’ alla volta, man mano che ci conoscevamo, siamo diventati amici. Io nutrivo verso di lui una particolare riconoscenza, parlare con lui era ragione di serenità. La stima andava oltre ciò che facevamo.

Ricordo le sere in cui chiudevamo lo studio insieme e lo accompagnavo a casa. Le passeggiate, i caffé, gli appuntamenti, il garbo di una persona che mi riservava il privilegio della sua amicizia. Con il tempo ha capito il segreto della sua umanità, perché ho conosciuto la mamma, una signora dedita al volontariato, sempre sorridente e positiva.

Il ricordo più tenero che conservo di lui è stata l’ultima udienza insieme. Lui è stato l’avvocato di PeaceLink, parte civile nel processo ILVA. Era sulla sedia a rotelle e mi aveva chiesto di prendergli dei biscotti al cioccolato. Ha voluto condividerli con me, uno per uno, e mi sorrideva. Alla fine ho sentito che quel momento andava oltre l’occasione per cui eravamo insieme, oltre il processo, oltre ogni ragione per cui si sta usualmente insieme. Quello era un momento speciale e quei biscotti al cioccolato erano il pretesto per guardarsi negli occhi e gustare un momento di sacra amicizia.

Ho perso un amico, ma conservo di lui tutta l'esperienza e la passione che ha saputo trasmettermi in questi dodici anni passati assieme. Voglio che non vadano dimenticati il suo esempio, la sua dirittura morale, la sua dedizione a ciò che è giusto. Desidero che questa nostra città lo ricordi come una delle persone a cui si deve riconoscenza, gratitudine, affetto.

Note: Qui gli interventi dell'avv. Sergio Torsella nel processo ILVA
https://www.radioradicale.it/soggetti/184282/sergio-torsella

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