Nei giorni in cui l'attenzione era rivolta verso la conclusione del processo "Sanitopoli" un nuovo ciclone giudiziario ha investito ACA(l'Azienda che gestisce il servizio idrico pescarese), Ater Chieti e persino un colonello dell'esercito.
Prosegue l’impegno del Forum per l’acqua pubblica: dopo la vittoria referendaria, si rivendica ora la piena applicazione, contro gli interessi di parte e contro chi non vuole restituire ai cittadini ciò che spetta loro.
I fiumi sempre più a rischio “fogna”. Riorganizzare immediatamente il servizio idrico: trasparenza e partecipazione dei cittadini elementi fondamentali.
Preti, missionari, singoli credenti, parrocchie e Ong di ispirazione cristiana sono parte attiva del movimento italiano per l’acqua bene comune.
Quali le caratteristiche di questa militanza?
Emanuele Fantini
La guerra tra fame e lavoro che porta morte continua, ma non serve a fermare
Abbiamo qualche speranza nella politica dei governi del Sud America ma anche lì sembra che la disperazione faccia tornare a lavorare in miniere sempre più profonde per cercare l'oro ..... a qualunque costo sociale, ambientale e politico
Dal giorno della pubblicazione del risultato referendario (21 Luglio 2011) i gestori avrebbero dovuto cancellare dalle bollette dei cittadini la remunerazione del capitale investito. Questo in Abruzzo, non solo non è stato fatto, ma anzi i gestori stanno provvedendo ad aumentare le bollette con pretestuose argomentazioni.
27 febbraio 2012 - Forum Abruzzese dei Movimenti per l'Acqua Pubblica
Tutto nasce dalla straordinaria storia dell'albero di kaki di Nagasaki. Sopravvissuto miracolosamente al bombardamento atomico del 9 agosto 1945, questo albero è diventato, nel mondo, un simbolo vivente di resilienza, memoria e speranza.
Nel 1973 compì un gesto coraggioso e pionieristico: si rifiutò di destinare la propria quota fiscale alle spese militari, devolvendo quella somma a un’associazione pacifista. In seguito si è preso cura della Casa della Pace di Tavarnuzze, sui colli fiorentini, ed è lì che lo abbiamo conosciuto.
All’inizio di marzo, in una fattoria nello stato del Jalisco, sono stati trovati dai Guerreros buscadores, uno dei tanti gruppi auto-organizzati dei familiari dei desaparecidos, centinaia di corpi carbonizzati all’interno di un vero e proprio campo di sterminio
Durante il corteo è risuonata forte la denuncia dei crimini contro l’umanità, più volte, invano, denunciati dalle organizzazioni internazionali, Onu in primis. E' stato lanciato anche un forte messaggio contro la corsa al riarmo.
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