Protagonista affascinante e assoluta della storia è una studentessa diciottenne, e donna è la regista algerina Mounia Meddour. Siamo ad Algeri e sta per scoppiare la guerra civile
L’Hirak, un movimento popolare unico nella storia del paese, occupa ogni venerdì le piazze in vari centri dell’Algeria. Chiede la fine del “sistema” che governa.
Foreste e deserti, rondini ed orsi, bogumilli e tagil, racconti e canti, tramonti e piogge e cielo e terra e montagne e valli e colori. Giallo, ocra, azzurro, oltremare, carminio. Rosa, terra bruciata, viola, nero.
Il tutto e il nulla. Il vissuto e il fantasticato. La guerra e la pace. Il popolo "buono", la Perfetta e il bisogno di essere ascoltati...
Una comunità di volontari per la pace, i diritti e l’ambiente ha messo in campo una vasta serie di iniziative per promuovere il cambiamento e la giustizia sociale tramite la comunicazione, la controinformazione e la cittadinanza attiva.
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