Il prossimo 9 luglio continuano le azioni per richiamare l’attenzione sul divieto, sancito dalla legge 185/1990, di esportazioni di armamenti a Paesi in conflitto e responsabili di gravi violazioni dei diritti umani. Conferenza stampa dei missionari saveriani.
8 luglio 2021 - Redazione PeaceLink
Presa di posizione sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)
Per il coordinatore nazionale dei Verdi Angelo Bonelli "sarebbe incomprensibile, oltre che eticamente inaccettabile, che i fondi europei non siano utilizzati per la sanità, l’istruzione, il sociale, il trasporto pubblico e la transizione ecologica per essere invece distratti in spese militari”.
8 aprile 2021
Il 18 per cento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) andrà in spese militari
Nelle commissioni di Camera e Senato è intervenuta qualche manina che vorrebbe dirottare una parte dei fondi europei, in arrivo con il Recovery plan, verso la filiera militare delle armi. Al comparto industriale militare quasi 27 miliardi di euro per investimenti dal 2017 al 2034.
2 aprile 2021 - Mao Valpiana
Per il Senato occorre promuovere la filiera industriale con i fondi europei
Nel testo licenziato dalla Camera si raccomanda di “incrementare, considerata la centralità del quadrante mediterraneo, la capacità militare dando piena attuazione ai programmi di specifico interesse volti a sostenere l’ammodernamento e il rinnovamento dello strumento militare".
Oggi si scopre che i soldi per chiudere l'ILVA e dare un lavoro sano e pulito ai lavoratori ILVA c'erano. Ma il vecchio governo li ha regalati alla lobby delle armi acquistando in gran segreto 8 aerei d'attacco F35 in più rispetto a quanto preventivato. E' successo pochi giorni fa.
L'olocausto nucleare definitivo potrebbe essere scatenato da calcoli politici folli, ma persino per errore o per caso, sapendo che circa 2000 di queste bombe sono in stato permanente di massima allerta, montate su dei missili pronti a essere lanciati nel giro di 15 minuti, e tenuto anche conto dei fallibili software di comando, controllo e comunicazione.
Greenpeace punta a 5 milioni di firme contro trivellazioni e altri rischi legati al petrolio rivelati da Wikileaks. E l'"Ice Ride" del 15 settembre coinvolge 75 città nel mondo
Con meno controlli aumenterebbero le "triangolazioni" e le armi dirette a paesi in guerra e che agiscono in violazione dei diritti umani. Cosa è accaduto da quando, nel 1990, si decise di impegnare i Governi sulla riconversione dell’industria di armi? Siamo sicuri che il nostro mandato sia così cambiato?
La festa delle Forze Armate è una vetrina del modello di guerra e del complesso militare-industriale nazionale. Ma dopo la guerra in Libia, i bombardamenti dei caccia dell'Aeronautica, le numerose basi utilizzate dagli alleati e l'espansione delle spese per l'acquisto di nuovi e sofisticati sistemi di morte, deve diventare un momento per riflettere sul senso delle guerre moderne e rilanciare le campagne per la smilitarizzazione del territorio e il disarmo globale.
Nuovi affari in Egitto per i piazzisti d’armi mentre le forze armate continuano a reprimere brutalmente le manifestazioni per il pane, la libertà e la democrazia.
L’Unione Europea è oggi il principale esportatore mondiale di armamenti. Lo rivela uno studio dello Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI), ripreso dal sito Unimondo.org.
DRS Technologies si aggiudica un contratto milionario per i servizi informatici della base aerea USA di Bagram, Afghanistan. L'infrastruttura è all'indice per violazione dei diritti umani e torture dei prigionieri del centro detenzione ivi ospitato.
Il governo libico acquisisce il 2% di Finmeccanica la holding del complesso militare-industriale italiano. Grandi affari per le industrie belliche pronte ad affermarsi nell'inesauribile mercato africano.
Gli aerei da guerra F 35 in questo momento sono un costo troppo alto per il contribuente italiano. Questi aerei, una volta in funzione, avrebbero come scopo colpire gli obiettivi e ridurli come le case che abbiamo visto a Onna e L’Aquila. Un cumulo di macerie.
La Corte dei conti dell'Aja in autunno aveva detto no al progetto Joint Strike Fighter: costi incerti, rischi finanziari, scarso accesso alle informazioni, procedure nebulose. A marzo scorso anche l'organo di revisione americano aveva espresso dubbi. La Rete disarmo: per l'Italia una spesa di 13 miliardi
"Una società che spende centinaia di miliardi in armamenti e consente che ogni anno muoiano di fame cinque milioni di bambini è una società malata di egoismo e di indifferenza".
In questo videomessaggio l'autore della puntata "La polvere negli occhi" su Raitre ha dichiarato: "Voglio manifestare la mia vicinanza ai cittadini che soffrono. Sono qui a dare il mio pieno appoggio alla manifestazione che si terrà il 22 maggio a Taranto alle ore 17 in piazza Garibaldi"
Reduce dal grande successo della serata “Pace Proibita” (2/5/2022) – vista in streaming, da oltre 400.000 spettatori – Michele Santoro ha rilanciato ieri la sua sfida al Pensiero Unico che, in Italia, regna incontrastato nei mass media quando si parla del conflitto in Ucraina.
Alla vigilia della firma della Ministra dell’interno del governo inglese, Priti Patel, noi torniamo in piazza. Se l’ordine di estradizione verrà siglato, con quest’ultima firma diventerà esecutivo. Per Julian Assange sarà la fine. Verrà portato e rinchiuso a vita in un carcere statunitense
16 maggio 2022 - Free Assange Reggio Emilia (reggioemxassange@gmail.com)
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