Alcuni giornalisti del progetto Hromadske passano due notti in un punto di stabilizzazione in direzione di Bakhmut per mostrare lo sforzo che i dottori ucraini fanno per salvare le vite dei soldati.
Instead of reducing the victims, it has increased them to such an extent that today it is officially forbidden by the authorities to provide data. The rhetoric of the aggressor and the aggressed is falling apart. We are facing the logic of feud, not defensive war.
11 maggio 2023 - Alessandro Marescotti
Servono a chiedere l'estremo sacrificio a migliaia di giovani ucraini riluttanti
Invece di far diminuire le vittime le ha accresciute al punto tale che oggi è ufficialmente vietato dalle autorità fornire i dati. La retorica dell’aggressore e dell’aggredito sta saltando. Siamo di fronte alla logica della faida, non alla guerra di difesa.
The ones dying are young and inexperienced soldiers, sent to their deaths (with our weapons) in the prime of their lives, employed in suicidal operations to demonstrate that Ukraine does not give up. The valid core of the Ukrainian army has already withdrawn.
E' caduta? Resiste ancora? A morire sono ragazzi con poca esperienza, mandati allo sbaraglio (con le nostre armi) nel fiore dei loro anni, impiegati in operazioni suicide per dimostrare che l'Ucraina non cede. Il nucleo valido dell'esercito ucraino si è infatti già ritirato.
Siamo di fronte a un "sacrificio" umano premeditato per difendere un cumulo di rovine. Muoiono ragazzi senza esperienza, impiegati in missioni suicide per dimostrare eroismo insensato in un punto privo di valore strategico dal quale ogni ragionevole generale ritirerebbe le truppe per salvarle.
25 marzo 2023 - Alessandro Marescotti
Dobbiamo chiederci se questa guerra ha ancora una giustificazione umanitaria
Le armi che avete mandato non hanno fermato il massacro ma hanno illuso Zelensky della vittoria. E da questa illusione nasce la mostruosa situazione descritta dal Washington Post. Battaglioni di 500 uomini, con 100 morti e 400 feriti, rimpiazzati da ragazzi di leva che, quando possono, scappano.
Abbiamo potuto seguire di persona La Musica contro il Silenzio a Varese e a Brescia e abbiamo conosciuto gli organizzatori. Così abbiamo proposto loro un’intervista per raccontare meglio questa splendida iniziativa contro l’apartheid e il genocidio in Palestina. Ne è nata un’intervista a più voci.
Riusciranno i posteri a decifrare quanto della nostra civiltà abbiamo scritto - digitato - archiviato nei tanti "formati" di bit, via via sempre diversi e incompatibili?
È il dipendente perfetto per un Paese che investe più in armi che in stipendi. Basta abituarsi al ronzio, che poi anche tanti colleghi umani mica sono poco rumorosi. Non chiede aumenti, non ha figli da mantenere, non si lamenta. Ed è sempre puntuale, non discute e agisce con precisione.
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