“Per la prima volta nella sua storia la Regione dispone del Piano Regionale delle Attività Estrattive, un atto di programmazione che, con alcuni limiti, indica certezze per chi esercita questa attività imprenditoriale e per il territorio…”
Dal 2007 c´è la legge regionale ma non prevede tariffe di concessione. Bucano e non pagano. Scavano senza mettere mani al portafoglio. La Puglia è l´Emmenthal d´Italia, la regione con il maggior numero di cave attive. Ragioni morfologiche, certamente. Ecco cosa ne pensa Legambiente
Tra le tante emergenze ambientali il nostro Paese ne annovera una che ci rende quasi unici nel panorama europeo: lo sfruttamento delle cave segue un regio decreto del 1927. La Basilicata non ha un piano legislativo, mentre la Puglia le da in concessione praticamente gratuita. Un panorama che, stando ai dati da Legambiente, riflette un preoccupante stato di caos e degrado del territorio
Il recupero degli inerti da demolizione e costruzione è una chimera nel nostro paese e per produrre il cemento richiesto dalle imprese edili, si continuano ad aprire cave e l'attività è in costante aumento. Le aziende faranno in modo di diminuire il disagio degli scoppi.
18 aprile 2008
Seimila tonnellate custodite in un deposito di Caramia. Sotto sequestro 6mila tonnellate per la violazione delle norme che tutelano l’ambiente.
Stoccato a Statte un carico di pet-coke proveniente dal Sud America. Il pet-coke è un prodotto pericoloso che si ottiene dal processo di condensazione per piroscissione di residui petroliferi
Mentre la battaglia infuria e i soldati ucraini vengono spinti dal loro governo a una resistenza sempre più disperata, una domanda morale si impone: su Pokrovsk possiamo rimanere in silenzio come pacifisti o dobbiamo prendere posizione per la invocare la salvezza dei soldati ucraini?
Era contenuto nel programma “Aeromobili a Pilotaggio Remoto per l’Aeronautica Militare”. Un programma da 2,4 miliardi di euro che ha attirato l'attenzione degli analisti militari. Poi vi è stato un "errata corrige" del Ministero e la cifra è crollata di 31 volte. Ma i conti non tornano.
La sciagurata voglia di guerra delle classi dirigenti politiche italiane ed europee non corrisponde alla volontà di pace dei propri popoli. Crediamo che i ragazzi e le ragazze abbiano il diritto di pensare ad un mondo senza guerre esenza armi
Oggi soffia un nuovo vento di guerra. Sempre più spesso vengono amplificate iniziative di riarmo e di sostegno ad una mentalità bellicista e di allarme internazionale. Molti governi europei premono per un servizio militare generalizzato come obiettivo di adeguamento numerico delle forze armate.
1 novembre 2025 - Centro di ricerca per la pace di Viterbo, Movimento Nonviolento, PeaceLink
Néné Bintu Iragi, Présidente de la Société Civile du Sud-Kivu, à l’Est de la République Démocratique du Congo. Intervention à la «Conférence pour la Paix et la Prospérité dans la Région des Grands Lacs », à Paris, le 30 octobre 2025.
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